Autore: Annie Darling
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 316
Costo: 17,90
Trama
Nel cuore di Londra c'è una piccola libreria chiamata "Bookends". Per quanto vecchia e malandata, è sempre stata un fantastico mondo di storie e di sogni per Posy Morland, sin da quando era bambina. Fino a farle da casa e da famiglia. Ma ora che l'anziana proprietaria, Lavinia, è morta lasciandole in eredità il negozio, Posy si ritrova a fare i conti con la realtà insieme ai colleghi: restano solo pochi mesi per pagare i debiti, rilanciare la libreria e scongiurarne la chiusura. Posy avrebbe già un piano: farne il paradiso dei romanzi d'amore, il punto di riferimento per tutte le lettrici romantiche. Ma il nipote di Lavinia, Sebastian, imprenditore senza scrupoli, è convinto che puntare tutto sui gialli sia la strategia vincente sul mercato. Mentre tra i due la battaglia si fa sempre più accesa, Posy sfoga la propria collera nella scrittura. Pagina dopo pagina, intesse una trama di ambientazione ottocentesca dove tra i protagonisti - identici, guarda caso, a lei e Sebastian - scatta inaspettatamente la passione. E se la fantasia fosse già realtà? Nella vita, come nel romanzo, starà a Posy scegliere il finale.
Il commento di Iaia
La trama mi aveva attirato. Di solito, quando alcuni libri
raccontano vicende in cui la libreria ha un posto di rilievo, leggo con piacere
ciò che succede ai personaggi che sono coinvolti in un ambiente che sembra
quasi fatato. Specialmente se il negozio è un po' vecchio e dove si respira
un'aria molto particolare.
Purtroppo questo libro mi ha deluso. La trama sarebbe stata
molto carina, ma i protagonisti, Posy e Sebastian, mi hanno letteralmente infastidito.
Li ho trovati sciocchi, immaturi, con comportamenti a volte da bambini
dell'asilo. Lui di un'arroganza estrema, un bambino viziato al massimo, lei
completamente disorganizzata, pasticciona, incapace di farsi valere e se riesce
a dire le sue ragioni, lo fa solo urlando. Perché Posy e Sebastian si conoscono
da una vita, all'apparenza si "odiano", ma si capisce che dentro di
loro serpeggia un sentimento diverso. Le loro continue diatribe, senza arrivare
al nocciolo del problema sono continue e alla fine mi hanno sfinito.
Non lo consiglio, ma questo è solo il mio punto di vista. Non do il
punteggio minimo, perché l'idea non è male, ma non mi è piaciuta la stesura di
tutta la vicenda.
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