Autore: Elisabetta Gnone
Casa editrice: Salani Editore
Pag.: 261
Costo: 14,90
Trama
Fairy Oak è finalmente giunta la primavera. L'aria profuma di narcisi, di giornate lunghe e di giochi. Ma anche di pioggia. E infatti piove, diluvia, grandina perfino! Per lunghi, interminabili giorni. Menomale che c'è Shirley Poppy a sollevare gli animi dei giovani del villaggio, con un nuovo, intricato mistero. Nascosto nel laboratorio di sua zia, infatti, la giovane e potentissima strega, ha trovato un ricettario molto, molto strano. Non a uova e farina si fa cenno nelle antiche pagine sgualcite, ma a spade di sale, a pezzi di cielo, a cuori di pietra e a un segreto, il Segreto del Bosco. Decisa a scoprire di cosa si tratta, Shirley coinvolge le gemelle Vaniglia e Pervinca e tutta la Banda del Capitano in una serie di mirabolanti avventure. Sarà pericoloso, i ragazzi lo sanno, ma ciò che vedranno e impareranno li ripagherà di ogni ferita e paura. Per sempre. Età di lettura: da 10 anni.
Il commento di Manuela
Ogni tanto mi piace
leggere romanzi per ragazzi, questa volta mi sono immersa in una fiaba moderna
di una scrittrice secondo me favolosa: Elisabetta Gnone.
L’autrice descrive
il mondo magico di Fairy Oak attraverso le avventure di un gruppo di bambini di
dieci anni. Certo sono bambini speciali perché dotati di poteri magici e con
delle fatine come tate. A raccontare questa storia è la fatina tata
Sefeliceleisaràdirvelovorrà detta Felì. Al centro di questa storia c’è Shirley.
Shirley
aveva una tale fantasia! […]
Lei trasformava le favole in realtà, e anche i sogni.
Lei trasformava le favole in realtà, e anche i sogni.
Shirley è capace di
attivare la suprema Magia.
La
legge dei Magici vieta d’interferire con la Natura.
Ma Shirley era oltre la legge, oltre la magia. Shirley ERA la magia!
Ma Shirley era oltre la legge, oltre la magia. Shirley ERA la magia!
L’Infinito Potere
era ciò che assicurava l’equilibrio e la vita, per mantenere l’equilibrio di
questo stato era stato diviso in due: Creare e Distruggere. I Magici della Luce
erano in grado di creare, quelli del Buio avevano il potere di distruggere…
Shirley
Poppy era l’unica creatura al mondo che possedesse entrambi i poteri. Shirley
Poppy racchiudeva in sé l’Infinito Potere.
Tutta l’avventura
inizia perché Pervinca vuole far sì che Vaniglia non pensi a Jim (Jim lo si
incontra nel primo mistero di Fairy Oak, purtroppo io non ho letto questa
avventura, ma all’inizio di questo secondo romanzo c’è un piccolo riassunto e
quindi si riesce bene a seguire la storia). Babù (Vaniglia) soffre la perdita
di Jim, ormai partito da più di due mesi. Vì (Pervinca) vuole scuoterla e
sollevarle il morale, ma i metodi di Pervinca a volte sono “perversi” come si
addice ad un Magio del Buio…
“Sei
tu che ti annoi con me! […] Ti annoiano le onde che s’infrangono contro la
scogliera.”
“Dipende:
se le guardiamo da vicino, aumentando le probabilità che ci travolgano, allora
è molto divertente” specificò Pervinca.
“Appunto”
sospirò Vaniglia. “Vedi, io con te non mi annoio mai, piuttosto mi terrorizzo”.
Attraverso avventure
rocambolesche si arriva alla soluzione del Mistero del Bosco che Shirley vuole
risolvere.
Oltre a raccontare
le avventure di questo allegro gruppo di ragazzini, questa fiaba pone
l’attenzione sull’importanza del rispetto della Legge, qui è il Codice Magico
ma sempre di regole si tratta, pone l’attenzione sul rispetto degli altri e
soprattutto dei propri genitori, sull’aiuto reciproco e sul rispetto della
Natura…
E come ogni favola
che si rispetti il lieto fine è sorprendente … “e vissero sempre felici e
contenti” … e questo lieto fine riguarda ognuno dei componenti della Banda.
Questo romanzo fa
parte dei quattro misteri di Fairy Oak: amore, magia, amicizia e un addio. È
una bella fiaba per bambini di oggi, che come insegnante posso dire sia utile
leggere in classe perché pone tanti spunti importanti in un gruppo classe. I
capitoli sono brevi, senza parole particolarmente difficili e si adatta bene
alle conoscenze di bambini di scuola primaria. È inoltre accattivante anche
nella grafica, ci sono bellissime illustrazioni all’interno dei capitoli, ci
sono anche due gruppi di pagine a colori che richiamano i “diari” di Shirley.
Inoltre la Gnone scrive in modo poetico e affascinante ed è capace di
incantarti. Ho avuto il piacere di partecipare ad un suo “seminario” alla
mostra Tempo di libri ’17 a Milano e leggendo questo racconto sono rimasta
affascinata esattamente come ero rimasta incantata ascoltandola quel giorno.
Amo molto questa autrice e mi è piaciuta l’apologia degli insegnanti che
inserisce nel romanzo…
La
ragazzina […] volle azzardare un’ipotesi in difesa degli
insegnanti. “Mi sono fatta l’idea che sia il peso del sapere e della conoscenza
a rendere i professori così, come dire?”
“Pesanti?”
suggerì Vì.
Scoppiarono
a ridere.
Leggendo questo
brano sorridevo, beh ero chiamata in causa!
Concludendo, questo
è un bellissimo racconto, migliore della Trilogia delle gemelle.
Consigliatissimo per tutti i ragazzi dagli 8 agli 11 anni, ma soprattutto alle
bambine.
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