mercoledì 23 agosto 2017

Trame e opinioni: Gli incantevoli giorni di Shirley di Elisabetta Gnone

Titolo: Gli incantevoli giorni di Shirley
Autore: Elisabetta Gnone
Casa editrice: Salani Editore
Pag.: 261
Costo: 14,90
















Trama
Fairy Oak è finalmente giunta la primavera. L'aria profuma di narcisi, di giornate lunghe e di giochi. Ma anche di pioggia. E infatti piove, diluvia, grandina perfino! Per lunghi, interminabili giorni. Menomale che c'è Shirley Poppy a sollevare gli animi dei giovani del villaggio, con un nuovo, intricato mistero. Nascosto nel laboratorio di sua zia, infatti, la giovane e potentissima strega, ha trovato un ricettario molto, molto strano. Non a uova e farina si fa cenno nelle antiche pagine sgualcite, ma a spade di sale, a pezzi di cielo, a cuori di pietra e a un segreto, il Segreto del Bosco. Decisa a scoprire di cosa si tratta, Shirley coinvolge le gemelle Vaniglia e Pervinca e tutta la Banda del Capitano in una serie di mirabolanti avventure. Sarà pericoloso, i ragazzi lo sanno, ma ciò che vedranno e impareranno li ripagherà di ogni ferita e paura. Per sempre. Età di lettura: da 10 anni.


Il commento di Manuela

Ogni tanto mi piace leggere romanzi per ragazzi, questa volta mi sono immersa in una fiaba moderna di una scrittrice secondo me favolosa: Elisabetta Gnone.
L’autrice descrive il mondo magico di Fairy Oak attraverso le avventure di un gruppo di bambini di dieci anni. Certo sono bambini speciali perché dotati di poteri magici e con delle fatine come tate. A raccontare questa storia è la fatina tata Sefeliceleisaràdirvelovorrà detta Felì. Al centro di questa storia c’è Shirley.

Shirley aveva una tale fantasia! […] 
Lei trasformava le favole in realtà, e anche i sogni.

Shirley è capace di attivare la suprema Magia.

La legge dei Magici vieta d’interferire con la Natura.
 Ma Shirley era oltre la legge, oltre la magia. Shirley ERA la magia!

L’Infinito Potere era ciò che assicurava l’equilibrio e la vita, per mantenere l’equilibrio di questo stato era stato diviso in due: Creare e Distruggere. I Magici della Luce erano in grado di creare, quelli del Buio avevano il potere di distruggere…

Shirley Poppy era l’unica creatura al mondo che possedesse entrambi i poteri. Shirley Poppy racchiudeva in sé l’Infinito Potere.

Tutta l’avventura inizia perché Pervinca vuole far sì che Vaniglia non pensi a Jim (Jim lo si incontra nel primo mistero di Fairy Oak, purtroppo io non ho letto questa avventura, ma all’inizio di questo secondo romanzo c’è un piccolo riassunto e quindi si riesce bene a seguire la storia). Babù (Vaniglia) soffre la perdita di Jim, ormai partito da più di due mesi. Vì (Pervinca) vuole scuoterla e sollevarle il morale, ma i metodi di Pervinca a volte sono “perversi” come si addice ad un Magio del Buio…

“Sei tu che ti annoi con me! […] Ti annoiano le onde che s’infrangono contro la scogliera.”
“Dipende: se le guardiamo da vicino, aumentando le probabilità che ci travolgano, allora è molto divertente” specificò Pervinca.
“Appunto” sospirò Vaniglia. “Vedi, io con te non mi annoio mai, piuttosto mi terrorizzo”.

Attraverso avventure rocambolesche si arriva alla soluzione del Mistero del Bosco che Shirley vuole risolvere.


Oltre a raccontare le avventure di questo allegro gruppo di ragazzini, questa fiaba pone l’attenzione sull’importanza del rispetto della Legge, qui è il Codice Magico ma sempre di regole si tratta, pone l’attenzione sul rispetto degli altri e soprattutto dei propri genitori, sull’aiuto reciproco e sul rispetto della Natura…



E come ogni favola che si rispetti il lieto fine è sorprendente … “e vissero sempre felici e contenti” … e questo lieto fine riguarda ognuno dei componenti della Banda.
Questo romanzo fa parte dei quattro misteri di Fairy Oak: amore, magia, amicizia e un addio. È una bella fiaba per bambini di oggi, che come insegnante posso dire sia utile leggere in classe perché pone tanti spunti importanti in un gruppo classe. I capitoli sono brevi, senza parole particolarmente difficili e si adatta bene alle conoscenze di bambini di scuola primaria. È inoltre accattivante anche nella grafica, ci sono bellissime illustrazioni all’interno dei capitoli, ci sono anche due gruppi di pagine a colori che richiamano i “diari” di Shirley. Inoltre la Gnone scrive in modo poetico e affascinante ed è capace di incantarti. Ho avuto il piacere di partecipare ad un suo “seminario” alla mostra Tempo di libri ’17 a Milano e leggendo questo racconto sono rimasta affascinata esattamente come ero rimasta incantata ascoltandola quel giorno. Amo molto questa autrice e mi è piaciuta l’apologia degli insegnanti che inserisce nel romanzo…

La ragazzina […] volle azzardare un’ipotesi in difesa degli insegnanti. “Mi sono fatta l’idea che sia il peso del sapere e della conoscenza a rendere i professori così, come dire?”
“Pesanti?” suggerì Vì.
Scoppiarono a ridere.

Leggendo questo brano sorridevo, beh ero chiamata in causa!
Concludendo, questo è un bellissimo racconto, migliore della Trilogia delle gemelle. Consigliatissimo per tutti i ragazzi dagli 8 agli 11 anni, ma soprattutto alle bambine.


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