Buongiorno lettori, anche oggi sono lieta di presentarvi un nuovo review party. A dire il vero il merito non è mio, ma di Manuela che da accanita librofila, in quest'ultimo periodo si è cimentata a più non posso che la lettura e la partecipazione ai review.
Oggi vi presentiamo L'ombra di Ares, quinto e ultimo libro della serie Covenant, firmata Jennifer L. Armentrout e pubblicata da HarperCollins Italia.
Sopra i blog che partecipano oggi...
Titolo: L'ombra di Ares
Autore: Jennifer L. Armentrout
Casa editrice: HarperCollins Italia
Pag.: 446
Costo: 16,00
TRAMA: Mentre il mondo dei mortali scivola nel caos, travolto da una guerra in cui divinità, Puri e Mezzosangue si affrontano senza esclusione di colpi, Alex per la prima volta non sa cosa fare. La scioccante sconfitta che ha lasciato sul suo corpo ferite indelebili ha segnato profondamente anche la sua anima, costringendola a dubitare di se stessa e delle sue reali capacità di mettere fine a quell'insensato conflitto una volta per tutte. Come se non bastasse, gli ostacoli che separano lei e Aiden dalla felicità sembrano moltiplicarsi, e l'idea di doversi fidare di un nemico letale per scendere ancora una volta negli Inferi e liberare uno degli dei più potenti e pericolosi di tutti i tempi è a dir poco destabilizzante. Ma la resa dei conti è ormai imminente, e Alex sa che sarà messa di fronte a una scelta terribile: la distruzione di tutto ciò che ha di più caro... o la propria fine.
Il commento di Manuela
Inizio questa mia
pagina di riflessioni sul quinto ed ultimo appuntamento con la serie Covenant, ringraziando la HarperCollins per avermi dato l’opportunità di leggere questo
romanzo in anteprima, e per avermi dato l’opportunità di partecipare a questo
Review Party.
Jennifer Armentrout è
una delle mie autrici preferite, di lei ho letto molto e spesso ho scritto le
mie opinioni sui suoi romanzi, quindi diventa difficile dire qualcosa in più,
specie se ancora una volta si è dimostrata una scrittrice fantastica, piena si
sentimento, di pathos e un'autrice che sa dosare i tempi, sa lasciarti con il fiato sospeso il tempo giusto per farti apprezzare il proseguimento della scena
e quindi della lettura. Le storie che racconta sono tutte ben costruite,
scritte in modo fluido e passionale. Un linguaggio chiaro, coinvolgente e
musicale. Le descrizioni dei luoghi, dei personaggi e delle sensazioni sono
puntuali, sembrano quadri pennellati con maestria e dovizia di particolari,
senza mai diventare pesanti.
Questa volta voglio
presentarvi la mia personale opinione raccontando la storia (lo ammetto
potrebbero esserci spoiler) attraverso citazioni, a volte abbastanza lunghe.
Questo perché davvero in questo caso ho praticamente sottolineato tutto e ogni
parola è importante. Sullo stile dell’autrice ho già detto tutto e anche questo
romanzo è scritto in prima persona raccontato da Alexandria. Praticamente
viviamo la fine di questa serie insieme alla protagonista, siamo anche noi
parte dell’esercito che si muove contro Ares.
Il
nemico che cercavamo era stato in mezzo a noi per tutto il tempo.
Il romanzo si apre
con Alex che ripensa a tutto ciò che fino ad ora è successo, a cominciare da
quando ha incontrato Seth, fino alla lotta con Ares e alla sua “guarigione”
nell’Olimpo, la cosa che le brucia di più è che Ares era stato sempre con loro,
fin dall’inizio sotto le spoglie di un istruttore del Covenant, l’istruttore
Romvi. Ha ancora al suo fianco Aiden, e il loro amore cresce sempre più forte e
pieno...
“Il
mio cuore è tuo, e così la mia forza. Non sottovalutare le due cose.”
Inoltre Alex può
anche contare sull’aiuto di molti amici, veri amici. Persone che le sono
rimaste accanto sempre, pronte a dare il loro contributo, anche solo per
aiutarla a capire cosa sta succedendo nel mondo, come il Ministro Diana.
“La
passione di Ares per la guerra e per la discordia è ben nota. La sua forza
aumenta se si creano grandi conflitti.” (Diana) spiega come mai nel mondo si
scatenano guerre terribili.
Già in queste prime
pagine si evidenziano i sentimenti e le sensazioni di Alexandria…
Paura
e dolore… quelli sì che li sentivo, erano reali e talmente tangibili che
riuscivo a percepirne il gusto.
E ancora…
Sentivo Aiden… quell’abbraccio mi faceva
sentire il suo amore, e non volevo
assolutamente lasciarmi sfuggire quella percezione.
E poi c’è Aiden… lui
c’è sempre. È paziente, pieno di amore, sempre pronto a incoraggiare Alex, che
a volte si trova a dubitare di se stessa. Alex è molto provata dalla lotta contro
Ares e questo la fa vacillare, la mette in crisi, ha paura di non essere in
grado di affrontare la lotta finale.
“Sei
una persona incredibilmente forte e coraggiosa che ha dovuto affrontare cose
enormi. Troppe persone si aspettano troppo da te. E non è che tu sia debole.
Hai diciotto anni, Alex. Anche se ne avessi ventotto tutto questo sarebbe
comunque troppo.”
Il gruppo quindi si
dedica all’addestramento, ma si rendono conto di essere in svantaggio. È vero
Alex ha già affrontato Ares e benché malconcia, ma lo ha superato, eppure c’è
qualcosa che non va, ci sono frasi dette dagli Dei amici di Apollo che le
mettono tanti dubbi in testa, spesso si è sentita dire che dentro di lei c’è
qualcosa… e questo fa nascere la speranza in Aiden e in lei di essere in attesa
di un piccolo Aiden o una piccola Alex. Eppure quella che potrebbe essere una
bella notizia non fa che aumentare i dubbi, fa crescere le incertezze. E mentre
devono affrontare questo dubbio ecco che invece si chiariscono altre cose, Alex
si rende conto che Seth non ha in mente altro che prendere il potere, lei è
solo una parte di quello che in realtà lui vuole.
“Sono solo… un mezzo per
raggiungere il suo fine.”
Tra tanti dubbi,
tante delusioni, tanto dolore, Alex si rende sempre più conto di avere degli
amici veri, anche tra le persone che non credeva potessero esserle amiche, una
delle sorprese più belle è il legame che nasce e cresce con Olivia…
Venne
verso di me e mi abbracciò. Sul momento mi bloccai. Era strano, ma anche bello.
Ricambiai l’abbraccio, e per qualche motivo mi sembrò un passo enorme.
In tutto questo,
l’aria che si respira al Covenant è pesante. Si avverte la guerra che infuria
intorno e la paura ricopre tutto. In questo clima Alex e il suo gruppo devono
cominciare tutti a collaborare eppure sembra difficile trovare un modo per
andare tutti d’accordo…
Si
tenderebbe a pensare che in tempi di guerra i pregiudizi non vengano
rafforzati, invece quel terribile conflitto pareva soltanto rinvigorire la
convinzione secolare che i Mezzosangue valessero meno dei Puri.
Alex deve però
tentare di unire tutti, nella speranza di sconfiggere Ares e Seth. È proprio
durante una delle riunioni, dove Alex insieme con Aiden e Marcus cercano di
convincere tutti a dare il loro contributo che inizia a prendere forma il
cambiamento...
Il
Ministro si voltò di scatto. “In quanto Pura, dovresti rispettare le leggi
della nostra società!”
“Le
leggi della nostra società?” La ragazza sgranò gli occhi e si mise a ridere.
“E’ impazzito? Ho sentito che i daimon sono quasi riusciti a sfondare le mura
ieri e che erano controllati da un dio. A chi importa delle nostre leggi in
questo momento?”
Alex prova subito un
moto di simpatia per questa Pura, sconosciuta, e proprio l’intervento della
Pura riesce a ispirare le parole di Alex. Alex prende coraggio e parla, pronta
a spronare tutti, chiaramente sprona tutti con il suo solito stile che è quasi
irriverente...
“Sì,
sono una Mezzosangue. Sono una delle tante
persone addestrate a rischiare la vita perché possiate continuare a sedervi
sulle vostre preziosissime sedie.”
E mentre tutto il
Covenant si prepara, la storia tra Aiden e Alex cresce e diventa più solida,
Alex però sente ancora il legame con Seth. Lo sente in modo diverso. Avverte la
cordicella che li lega si tende, è vibrante. Così lei avverte che Seth è lì, ma
avverte anche che c’è qualcosa di diverso in lui. Lo avverte proprio attraverso
quel legame, un legame che nessuno può comprendere.
A
prescindere dal resto, io e Seth eravamo la stessa persona. […] Seth sapeva
cosa avevo passato senza che avessi bisogno di raccontarglielo.
Quando Ares aveva
combattuto contro Alex, Seth aveva percepito tutto, aveva sentito ciò che la
stessa Alex sentiva, persino i suoi pensieri, il suo desiderio di farla finita
perché aveva raggiunto il massimo della sopportazione. Alex non aveva bisogno
di spiegare tutto questo a Seth, lui sapeva. E grazie a questo legame, Alex
sente che Seth è cambiato. Forse proprio per quello che ha sentito mentre lei combatteva, forse proprio le sensazioni di quella lotta lo hanno portato a
tornare al Covenant, forse proprio quel dolore gli ha fatto cambiare
prospettiva. Ecco perché diventa prezioso all’interno del gruppo che si oppone
ad Ares. Seth, durante la lotta di Alex contro Ares, ha realizzato che è stato
usato da Ares e Lucian, questa consapevolezza lo porta a rivedere un po’ di
“cose”, sembra quasi provare empatia, lui era cambiato così come tutta la
situazione era cambiata, come era cambiata anche Alex. Diventa quindi un aiuto,
un supporto in più per Alex stessa.
La
connessione fra noi aveva un enorme effetto calmante su di me. […], non stava
usando la connessione contro di me. La stava usando per aiutarmi.
In tutto questo clima
oltre allo schieramento degli umani, c’è lo schieramento degli Dei. Apollo può
contare sull’aiuto di Artemide e Atena, ma ora ha bisogno di convincere quanti
più Dei può. Primo fra tutti deve convincere Ade. Ade diventa un punto focale
del piano contro Ares, perché la Fighissima Armata (questo il nome
dell’esercito degli umani, nome scelto da Deacon, il fratello di Aiden) ha
bisogno di una strategia vincente e Atena suggerisce di ricorrere a Perse, il
Titano dio della guerra. Chiaramente
come ogni accordo che si rispetti c’è sempre una controparte. Apollo riesce a
convincere Ade a collaborare, ma lui vuole in cambio l’anima di Aiden. La
contrattazione di questo accordo è spettacolare, la Armentrout riesce a far
emergere le personalità di tutti i partecipanti, sembra quasi di partecipare
alla discussione. Naturalmente anche Alex avanza delle pretese, ma le sue sono molto
particolari, lei vuole la libertà per i Mezzosangue, vuole l’abolizione delle
Leggi Interraziali. A differenza di Ade, Alex ha pensato agli altri, non ha
mercanteggiato per avere un tornaconto personale, vuole il meglio per tutti.
Persino Apollo rimane meravigliato dalla richiesta di Alex, spesso infatti le
rinfaccia che avrebbe potuto chiedere di più.
Così il gruppo Alex,
Aiden e Seth si trova a scendere negli Inferi, fino al Tartaro. Io rimango
sempre colpita dalla capacità dell’autrice di descrivere i luoghi del regno dei
morti con così tanto sentimento. Il piccolo gruppo si trova quindi davanti a
Perse risvegliato da Ade. L’incontro con il titano è quasi surreale, però devo
ammettere che Perse mi è stato subito simpatico. Durante l’incontro si
percepiscono ironia e rabbia. Gli Dei sono presentati come litigiosi, ragazzini
“dispettosi”.
“Abbiamo
bisogno che ci aiuti a sconfiggere Ares. Sai, il dio della guerra.”
Perse
sbuffò. “Non è il vero dio della guerra. Il vero dio della guerra sono io.”
“Non
è quello che dice lui” aggiunse Seth.
Con l’arrivo di Perse
tra le fila della Fighissima Armata riprendono gli allenamenti, ci si prepara a
combattere, ci si prepara ad affrontare l’ultima impresa, una strage. Ma tutti
gli allenamenti che si potrebbero prevedere non erano niente se a sostenere
Alex non ci fossero stati anche gli altri Dei, così Alex chiede a Apollo di
cercare di convincere gli altri a dare una mano…
“Questa
è la loro battaglia.”
“E’
la battaglia di tutti noi” mi corresse lui. “Perché riguarda il futuro di
ciascuno.”
Con l’aiuto di Perse
e con tutto l’allenamento fatto, ora possono affrontare Ares. Alex percepisce
quanto siano tutti cambiati, era stato un anno difficile e tutto erano diversi.
Nel fisico dove portavano i segni delle lotte precedenti e anche nei
sentimenti. Anche i rapporti tra loro sono cambiati, primo fra tutti il
rapporto tra Alex e Marcus…
Erano
cambiate tantissime cose […]. Era cambiato lui ed ero cambiata anch’io. A un
certo punto di quell’anno aveva smesso di essere il rettore per diventare mio
zio. […] Onestamente pensavo che non gli interessasse nulla di me, ma adesso
sapevo che gli era sempre importato. […]
“Non
so se te l’ho mai detto, Alexandria, ma sono orgoglioso di te.” […] Mio zio
dava gli abbracci più impacciati della storia, che però in qualche modo erano
ugualmente i migliori.
Tutto questo porta i
protagonisti alla battaglia finale… e quando inizia la battaglia anche tu che
stai leggendo rimani con il fiato sospeso.
La descrizione della
battaglia è viva… senti il divertimento di Perse, che si trova nel suo elemento
vitale…
Perse
però non si gustava solo il combattimento, si eccitava per la violenza e lo
spargimento di sangue. […] Il Titano si nutriva di morte e spargimento di
sangue. Non volevo odiarlo, perché era il suo carattere, ma in lui non c’era
ancora nessun rimorso né dolore per le vite perdute.
Il discorso
motivazionale di Perse all’inizio della battaglia è quasi esilarante…
“I
guerrieri non mostrano nessuna paura, non hanno timore” tuonò il vocione di
Perse, facendomi salire l’adrenalina. “Molti di voi cadranno oggi.”
Sollevai
le sopracciglia. Bella frase per caricare le truppe.
“Ma
cadrete da guerrieri, l’unica morte onorevole.” Continuò a parlare, io però
smisi di ascoltarlo. I discorsi sulla morte onorevole in battaglia non facevano
proprio per me”.
Qui iniziano i
capitoli più emozionanti di tutto il romanzo. Credo siano i capitoli più belli
dell’intera serie. C’è emozione, c’è sentimento, c’è tensione… sei lì che non
puoi allontanarti. Rimani con il fiato sospeso. Personalmente ho letto queste
pagine in trepidante attesa di sapere come andasse a finire… Magistrale!!!
Il
potere mi faceva fremere i muscoli e mi sentivo pronta come non ero mai stata
in vita mia. […] Adesso sì che ero pronta.
E siamo alla fine… e
con Alex mi sento di dire…
Il
karma era uno stronzo al quadrato.
Sapevo come doveva
andare a finire, almeno da tre libri sapevo come si sarebbe conclusa la
battaglia, ma leggere gli ultimi istanti di Alex è stato terribile… pieno di
emozioni forti… e di mie lacrime. Sentire Seth chiedere di non arrendersi,
sentire il dolore di Alex, seppure ormai rassegnata… o sì, lo sapevo eppure io
avevo il cuore in frantumi.
Morire
la seconda volta non fu affatto come la prima.
Ora però mi fermo,
non vado oltre… dopo la battaglia finale ci sono pagine bellissime… c’è la
descrizione dei Campi Elisi, ma soprattutto ci sono parole bellissime
sull’amore, sull’elaborazione del lutto.
“Ti
volevano bene… e te ne vogliono ancora. Il lutto non è mai facile. Ma con il
tempo staranno meglio e continueranno la loro vita.”
Era
proprio quello che volevo, che andassero avanti. Per quanto desiderassi
disperatamente rivederli, non volevo che arrivassero lì. Meritavano di vivere.
Il colpo di scena
finale è geniale. Ho sobbalzato di gioia. E benché avessi notato che tutti i
“cattivi” della Armentrout (vedi Roth) in fondo agivano per il bene, non mi
sarei mai aspettata l’ultimo gesto di Seth. Sì, perché mentre gli altri cattivi
un po’ mi erano simpatici, Seth non l’ho mai sopportato… beh, almeno fino a
quando non ho letto questo libro…
“…è
stata una decisione di Seth e non può essere annullata.”
Libro
consigliatissimo, anzi tutta la serie è consigliatissima. A me è piaciuta
moltissimo, scritta in modo fantastico. Ti fa vibrare, soffri, ridi, ami
esattamente come membro del gruppo.
La serie Covenant è formata da un prequel, due spin off e cinque libri:
#0,5 Daimon - Ritorno al Covenant - recensione
#1 Half-Blood - Tra due mondi - recensione
#2 Pure - Cuore puro - recensione
#3 Deity - Anima divina - recensione
#3,5 Elixir - Elisir - recensione
#4 Apollyon - La vendetta degli dei -recensione
#4,5 One and Only
#5 Sentinel - L'ombra di Ares
Adoro questa tappa *-*
RispondiEliminaGrazie Chiara... io sto ancora soffrendo per la fine di questa serie, mi è piaciuta troppo e questo capitolo conclusivo credo sia il mio preferito in assoluto.
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