Autore: Silvia Cossio
Casa editrice: self
Pag.: 60
Costo: 0,00 kindle unlimated, 0,99 ebook, 6,00 cartaceo
Trama
Il 7 novembre 2011 inizia la mia avventura al CUP. Ancora oggi non mi capacito della fortuna avuta. Avevo messo un’inserzione su un sito per la ricerca del lavoro ed ero stata contattata dall’agenzia che all’epoca si occupava delle assunzioni. Contratto di tre mesi, non molto, con poche prospettive dal momento che non era chiaro a chi dovesse andare l’appalto… Ad ogni modo, rinnovo dietro rinnovo, ricorso dopo ricorso, FINALMENTE arriva il tanto desiderato contratto a tempo indeterminato. Il lavoro è di quelli seri, avendo spesso a che fare con la malattia e la sofferenza, MA il mio carattere allegro, poco incline all’accettazione, ha saputo cogliere il lato divertente di ogni situazione. Alcune parti sembreranno barzellette, ma sono vere! Chiaramente nel libro non faccio nomi e non menziono l’ospedale. Ogni riferimento è puramente casuale, tuttavia se qualcuno si “ritrovasse” in qualche descrizione, si faccia un esame di coscienza…
Il commento di Manuela
Prima di tutto
voglio ringraziare l’autrice Silvia Cossio per avermi dato l’opportunità di
recensire questo suo libro.
Detto questo, mi
trovo di fronte ad un compito difficile perché questa raccolta di aneddoti non
è facile da recensire. Proverò comunque a darvi le mie impressioni.
Il libro è la
raccolta di tanti piccoli eventi capitati sul posto di lavoro. Lo stile infatti è
quello di brevi POST di quelli che si pubblicano sul web nel mondo dei social.
Sono brevissime pillole di quello che può capitare in un CUP d’ospedale. Ho
apprezzato molto che non ci siano riferimenti a nomi persone e luoghi, sono
tutti episodi ripostati in forma anonima, ma devo dire che effettivamente sono
cose che capitano. Spesso mi trovo in sala d’attesa e mi accorgo
che ci sono scene divertenti esattamente come quelle descritte qui da Silvia
Cossio. Sullo stile possiamo dire che è giovane e chiaramente molto informale.
Devo dire anche che è divertentissimo. Ti prende talmente tanto che non riesci a
smettere. Inoltre è un libro di poche pagine, quindi tra un post e un altro
trascorri due ore (tanto è il tempo che io ci ho impiegato per leggerlo)
divertenti. In alcuni brani ridevo talmente tanto che avevo paura di svegliare
i figli! È stato come leggere un libro di barzellette.
Ma grazieeeeeee! Proprio un bel modo di iniziare la settimana! :D
RispondiEliminaGrazie per avermi dato l’opportunità di leggere il tuo lavoro
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