domenica 28 aprile 2019

Rubriche: Ci provo con...

Buongiorno cari, allora da dove parto?
Intanto dal nome o titolo di una nuova rubrica, nata dalla mente evolutiva, che non sta mai ferma di due blogger che stimo e conosco molto bene, Chiara e Dolci.
Ma cos'è questa nuova rubrica? Di cosa parla? E a chi è rivolta?
Ci provo con... vuole essere una rubrica dedicata alla lettura e di conseguenza alla recensione di un autore mai letto e quindi mai recensito sul blog.
Io per questa prima volta ho deciso di leggere un romanzo storico, ricevuto dalla CE, Leggereditore, che ringrazio. L'autrice è Giulia Abbate



Titolo: La cospirazione dell'inquisitore
Autore: Giulia Abbate
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: 388
Costo: 0,99 ebook kindle, 16,00 cartaceo














All'alba del XIV secolo, in un feudo isolato tra i boschi della marca papale, la vita della giovane vedova Elisa è sull'orlo del baratro. La sua più cara amica Gisella è stata arrestata con l'accusa di stregoneria, e l'infamia rischia di coinvolgere anche lei. Sopravvissuta a un'infanzia luttuosa, vedova dell'antico signore del feudo e madre di una figlia nata già orfana, secondo il buonsenso Elisa dovrebbe lasciare il mondo per entrare in convento. Invece lei resiste, per sua figlia e per sé stessa, con la speranza battagliera in un futuro migliore. E quando nel feudo arriva un potente inquisitore papale, la sua speranza si fa più concreta. Riccardo appartiene a un nobile casato milanese e prima di diventare frate domenicano è stato un uomo d'armi, esperto del mondo in tutti i suoi aspetti. L'attrazione tra i due scoppia inesorabile, ma l'inquisitore ha un compito difficile da portare a termine: da lui dipendono la vita o la morte di Elisa, e niente e nessuno potrà condizionare le sue decisioni. Riuscirà Elisa a scalfire il cuore indurito di Riccardo e a trovare in lui un alleato contro il destino che sembra tramarle contro? Sullo sfondo di un medioevo burrascoso, una storia d'amore appassionante con due protagonisti indimenticabili.




Lui era il più forte di tutti.
Lui poteva aiutarla.
Lui era la spada, il grimaldello, lo scudo, la chiave di qualsiasi cosa sarebbe venuta.

Ero entusiasta di leggere un romanzo medievale, tornare agli albori dove tutto ha avuto inizio... 
Il Medioevo è uno dei periodi storici che mi hanno sempre affascinata, sono intensi, bui, polemici, carichi di spiritualità, di paure, di sotterfugi, di intrighi. 
Se descritto bene, con le dovute ricerche, il Medioevo ti incanta perché in ogni angolo di quell'Europa che cominciava a formarsi, in quei feudi che combattevano per la sopravvivenza, ci sono storie profonde e ardenti, passionali e violente.
Storie che anche se inventate di sana pianta o prese da piccole menzioni devono essere coerenti con il periodo raccontato, non facile e tanto meno semplice, ed è proprio da qui che voglio partire, dall'analisi storica.
Siamo nell'Alto Medioevo, ci sono i crociati, ci sono gli imperiali, ci sono i ghibellini, i guelfi e ci sono i papali. 
La Chiesa combatte per la propria supremazia, cerca in tutti i modi di vigilare contro soprattutto coloro che diffamano il nome di Dio, contro un sapere e pratiche definite eretiche. Ora non scendo nei particolari perché non sto certo scrivendo un trattato storico, ma all'interno di questo romanzo, così dettagliato, così delineato forse mi è mancato un quadro più ampio, come dire d'insieme.
La storia è scritta secondo il punto di vista di Elisa degli Altoviti, fu Traversi, è solo una bambina quando viene portata nel feudo del suo futuro marito, Alberto. Tutto potrebbe andare per il verso giusto, se non fosse proprio per il fatto che il giovane Alberto, ligio al dovere, decide di partire per una delle tante missioni crociate, rendendo la giovane Elisa vedova e madre di una figlia, Matilde.
Ma chi è Elisa? Tutta la trama gira intorno alla sua figura, una donna che non è propriamente una castellana, defraudata della sua posizione nel momento in cui, suo marito Alberto muore, spodestata da sua cognata Alina e suo marito Umberto, fratello del defunto. Eppure sembra che il feudo senza la sua presenza non vada avanti, dai compiti più umili a quelli rappresentativi, la sua figura è sempre presente.
E cosa succede quando la sua migliore amica Gisella viene arrestata con accuse infamanti di essere una fattucchiera, maga, strega?
Elisa ha paura per sé e per sua figlia, avrà fatto bene i suoi calcoli? 
Le sue scelte di non entrare in convento saranno premiate?
Tutto il romanzo gira intorno a questo, ma sin dall'inizio, dall'arrivo del legato papale, il domenicano Riccardo, molte cose cominciano a non quadrare nella testa di Elisa, anche perché l'inquisitore è restio a far capire le sue vere intenzioni.
Il romanzo poi da metà libro cambia completamente prospettiva, se nella prima parte c'è una minuziosa introspezione della nostra protagonista, affaccendata per ogni dove, in questa seconda parte, scatta quel presentimento iniziale, nato anche dalla conoscenza della sinossi, e cioè la storia tra l'inquisitore Riccardo e la vedova Elisa. Una storia non molto lecita, visti gli abiti che il primo porta, ma si sa ai bisogni della carne non è facile trattenersi...
Direi che per quanto possa sembrare principale da questo momento in poi oltre la storia tra i due, c'è ben altro sotto, che li vedrà coinvolti...
Non vado oltre perché svelerei l'arcano.
E ora passiamo a ciò che ho pensato per tutto il romanzo, provato pagina dopo pagina e il risultato finale.
La cospirazione dell'inqusitore è un romanzo che ci fa conoscere le diverse sfaccettature di un Medioevo che sta cambiando, è minuzioso nel farci sapere come e dove si trova il feudo degli Altoviti, di come funzioni tutto il sistema interno ed esterno, si sofferma sugli intrighi di potere, di ciò che si può dire, di ciò che si deve tacere, è dettagliato nel descrivere armi, cibi, gli interni del palazzo e delle carceri, accurato anche sull'abbigliamento e via di seguito, devo dire che ci sono pagine e pagine che si soffermano proprio su questi particolari che, anche se esaustivi a volte li ho trovati troppi, soprattutto nella prima parte, in effetti il libro è molto più articolato di eventi dalla prima metà in poi, quando naturalmente le situazioni spinose pian piano (molto piano a dire il vero) cominciano a delinearsi e a crearsi quella trama più aperta. Di tutto ciò, che io comunque apprezzo in un buon romanzo storico, quello che mi ha lasciata perplessa è il finale, che non considero chiuso, anzi... ma non mi sembra di percepire un seguito!!!



Floriana

21 commenti:

  1. Non conosco l'autrice. Però non è stata una brutta "prima volta"

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    1. No, per niente, infatti il libro è bello, forse nella prima parte un po' troppo dettagliato e qundi lento e ripetitivo

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  2. La trama non mi ispira ma rispetto ad altri romanzi questo non sembra così terribile.

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    1. Ciao Rosaria, no, perché c'è un bell'intrigo che ti tiene sospeso fino alla fine

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  3. Non amo quando le descrizioni sono troppe, soprattutto se appesantiscono la lettura a discapito di altro. Sono però contenta di averti a bordo

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  4. Non sembra male come trama, peccato per l’inizio lento che farebbe desistere i più!!!

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  5. Anche io come chiara non amo le descrizioni troppo lunghe e dettagliate credo facciano perdere velocità al romanzo. Detto ciò non è un libro che mi ispira forse non è adatto aame

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    1. Non saprei però gli storici hanno di base.questa caratteristica, la descrizione perché sono periodi non contemporanei, non vissuti letteralmente da chi li scrive, quindi c'è uno studio dietro intenso e il più delle volte anche le piccole cose sembrano importanti

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  6. Il libro l'ho già sentito nominare, ma sinceramente non mi ha mai attirata più di tanto e, ammetto, dopo la tua recensione, per me è meglio lasciarlo lì dov'è XD Sebbene ADORI il Medioevo, proprio come te <3

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    1. Ciao, è diverso dai soliti storici prettamente romanzati, la storia tra i protagonisti seppur importante è relativa per gli intrighi che ci sono dietro, e gli eventi che si susseguono come conseguenza

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  7. Ciao a tutte e tutti e grazie mille, Floriana, per la tua recensione al mio romanzo.
    Ti sono grata per la lettura e per il parere circostanziato!
    E prendo atto delle critiche, che sono molto importanti per la crescita di qualsiasi autore o autrice, almeno quanto gli apprezzamenti lo sono alla sua autostima :-D Dato che nella tua recensione, in fondo, sono presenti entrambe le cose, non potrei chiedere di meglio.
    Alle lettrici che hanno commentato mi sento di aggiungere una cosa... un po' di parte ^^ Magari potreste leggere un anteprima(su Amazon ad esempio si possono leggere le prime pagine) prima di passare ad altro... dietro questo romanzo c'è davvero tanto lavoro, ci ho messo due anni della mia vita e mi farebbe molto piacere avere i vostri pareri, sperando che alla fine possa piacervi...
    Ma grazie mille comunque, in ogni caso, per l'attenzione e gli scambi, e a Floriana per il tempo e l'attenzione profusi in questa interessante recensione!
    Un abbraccio
    Giulia Abbate

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  8. Solo una precisazione, di cui mi accorgo adesso: il romanzo si svolge nel Basso Medioevo (l'anno è il 1301), l'Alto Medioevo sarebbe la parte precedente, dal Tardo Impero fino all'anno Mille. Classificazioni convenzionali e molto sommarie, in effetti, d'altronde son mille anni :-) Hanno ragione gli storici medievisti che dicono che, in fondo, "il Medioevo non esiste"!
    Un saluto a tutt*, e grazie di nuovo
    Giulia

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  9. Ciao Giulia intanto grazie per la tua risposta... Mea culpa ho sbagliato io a scrivere Alto Medioevo invece di Basso pur sapendo cosa intendessi. Nel mio caso non avrei dovuto sbagliare. Hai fatto benissimo a farmelo notare. Ancora grazie

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    1. Grazie a te :-) per tutto. Un abbraccio e buone letture!

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  10. La lettura potrebbe non dispiacermi, il Medioevo ha il suo fascino e qui si parla anche di stregoneria. Quindi ci penserò se mi capiterà l'occasione.

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  11. Gli storici mi piacciono molto: alcune cose - il riferimento alla presenza di troppe sequenze descrittive -un po' mi frena, però non è detto che non possa ugualmente piacermi. Prendo, comunque appunti

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    1. C'è una particolarità fondamentale da sottolineare, essendo il Medioevo particolare, le descrizioni servono, sono minuziose, poi sono soggettive nella lettuare del singolo. E' un romanzo cmq. che merita di essere letto

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  12. Medioevo...uno dei periodi storici che più mi affascina. Non conoscevo questo libro e mi segno il titolo

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