giovedì 31 gennaio 2019

Review Party: La Governante di Rebecca Quasi




Titolo: La Governante
Autore: Roberta Quasi
Casa editrice: dri editore
Pag.: 197
Costo: 2,99 ebook
















“Mi occuperò di vostra figlia meglio che posso, le insegnerò le buone maniere e tutte quelle sciocchezze che servono per affrontare il vasto mondo. E poiché è una donna le insegnerò anche a non fidarsi degli uomini, soprattutto di quelli che hanno una gran parlantina e baciano come Dio comanda.”



Londra. 1875.


Lord Moncrieff, rimasto vedovo, deve trovare una governante che si occupi di sua figlia. O meglio della figlia di sua moglie, visto che non è certo di essere lui il padre della bambina. Assume la signora Tate, una donna giovane e affascinante, con un passato non proprio cristallino. L'idea di spedire figlia e governante lontano da Londra si rivela, però, poco funzionale all'attrazione che inevitabilmente i due finiscono per provare.

Dopo lo straordinario successo di “Dita come Farfalle”, sia in termini di vendite ma anche e soprattutto di apprezzamento da parte dei lettori, Rebecca Quasi ci regala il suo attesissimo secondo romanzo storico. Non più Regency ma questa volta in epoca vittoriana.
L’autrice riesce come sempre a connotare i suoi personaggi con maestria, sia dal punto di vista psicologico che emozionale, rendendoli vividi e sfaccettati, interessanti fin dal primo sguardo.
Chi come noi ha amato Dita, proverà le stesse sensazioni in questo secondo interessante lavoro.

***ROMANZO AUTOCONCLUSIVO***




Premesso che sono curiosa di leggere Dita come Farfalle, mi preme innanzitutto dirvi che l'autrice non la conoscevo e sono contenta di aver avuto la possibilità di leggere questo suo secondo romanzo, per me il primo. 
Mi piacciono gli storici oramai è risaputo, ecco perché ho dato un'occasione a Rebecca Quasi.
La governante è un romanzo con una trama molto chiara e discorsiva, una storia che vede come protagonisti, Lord Moncrieff, sua figlia (non si sa ancora bene se lo sia oppure no), la signora Tate.
Entrambi vedovi con un passato da parte dei compagni defunti alquanto discutibile, si ritrovano a provare una forte attrazione che il bon ton, le leggi del tempo non permettono per le distinzioni sociali vigenti in quel periodo. 
In una Londra alquanto puritana e bigotta però le cose potrebbero anche cambiare.

Una donna che non poteva avere.
Ma che voleva disperatamente.

Alla morte della moglie, Lord Moncrieff deve trovare una sistemazione per la figlia (illegittima) e soprattutto qualcuno che badi a lei, disposto ad allontanarsi da Londra e vivere in campagna, dove il conte possiede una residenza ideale per il suo intento, e cioè allontanare Penelope.
La signora Tate, sembra essere proprio adatta allo scopo, ma qualcosa in Lord Leonard Lennox, Conte di Moncrieff si incrina sin dal primo incontro, perché se l'apparenza non inganna, Sidonie Tate tutto sembra fuorchè una governante.
La sua bellezza non passa inosservata, nonostante gli abiti leggermente consunti e il suo volto austero e il cipiglio che la porta a guardare fisso davanti a sé, convinta che niente e nessuno possa scalfirla.
Sin dall'inizio però contro ogni aspettativa, tra Sid e Penelope si instaura un rapporto che va ben oltre la governante e la bambina che diligentemente deve ascoltare ed eseguire gli ordini e i compiti imposti. Penelope mostra una spiccata propensione più per le materie, quali il latino, il greco e in particolare verso la matematica, a differenza del cucito, ricamo e della musica, nasce così in entrambe la voglia di proseguire per questa via...
Diciamo che è questo, e forse dico solo forse, che spinge il conte a presentarsi alla residenza per capire quello che sta accadendo, ma Sid è spesso introvabile...

L'armonia aveva fatto entrare l'ironia,
l'ironia aveva invitato la complicità, l'intesa.

Sid e Leonard però non possono nascondere quell'attrazione che inesorabilmente li avvicina e li allontana contemporaneamente, è una battaglia dei sensi, del cuore e della ragione, chi la avrà vinta?
Come detto a inizio recensione, questo romanzo mi ha colpita molto, per la chiarezza e la semplicità della struttura, una coppia, le differenze sociali, una figlia illegittima, l'amore che va contro le dicerie... sono tutte tematiche del periodo storico narrato, ma voglio andare oltre a tutto ciò, per dirvi che ho apprezzato l'ironia tra i due protagonisti, le discussioni e i battibecchi, mi sono piaciute le caratterizzazioni di tutti i personaggi compresi i secondari. Non sono mancati i colpi di scena che hanno reso la lettura ancora più intrigante e rocambolesca in alcune situazioni, quindi non mi resta che consigliarvi la lettura perché merita!!!

Essenso un review party vi lascio qui sotto il banner delle prossime recensioni




Floriana

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