martedì 20 novembre 2018

Rubriche: Lo scaffale degli incanti

Buondì lettori, torna oggi la rubrica, Lo scaffale degli incanti, questa volta a leggere per il blog è Manuela che ci propone la sua opinione sul romanzo La compagnia dei celestini, scritto da Stefano Benni e pubblicato da Feltrinelli nel lontano 1992, anche se cercando sui vari store ci sono state diverse riedizioni, tra cui quella proposta da Manu, che risale al 2003. Buona lettura!!!

Titolo: La compagnia dei celestini
Autore: Stefano Benni
Casa editrice: Universale Economica Feltrinelli
Pag.: 288
Costo: ed. 2013 Euro 9,50 















Avete mai sognato di partecipare al Campionato Mondiale di pallastrada, organizzato dal Grande Bastardo, protettore degli orfani di tutto il mondo? Memorino, Lucifero e Alì sì, molte volte, e per realizzare il loro sogno architettano una fuga dall'orfanotrofio dei Celestini. Subito don Biffero, il priore Zopilote, don Bracco e il giornalista Fimicoli, in coppia con il fotografo Rosalino, si lanciano all'inseguimento. Tutto intorno, una folla di personaggi bizzarri, stravaganti e coloratissimi nella tradizione del miglior Benni: il fetente di Gladonia, i pittori pazzi Pelicorti, il professor Eraclitus e persino una coppia di gemelli magici campioni di pallastrada. Ma su questa variegata compagine aleggia un'oscura e crudele profezia, che appare sui muri di un palazzo e che sembra destinata a spazzare via tutto e tutti. È impossibile prevedere cosa succederà. Età di lettura: da 13 anni.


Ho letto questo libro un po’ per obbligo. In realtà l’obbligo era di mio figlio, ma per spronarlo a leggere ho proposto una lettura insieme. Devo dire che è stata una bella esperienza e questo libro si è rivelato una piacevole sorpresa.
Questa, però, non è una lettura facile (anche se è un libro per ragazzi). Sono presenti molti elementi che lasciano disorientati, come parole difficili, a volte parole inventate o storpiate. Il senso del racconto lo si percepisce bene, ma in alcuni momenti devi staccarti dalla lettura. È vero che l'ho letto in un tempo molto breve, ma spesso ho dovuto posare il romanzo dopo solo un paio di capitoli. La voglia di continuare la lettura era data dalla narrazione, divertente e piena di colpi di scena. La storia dei ragazzini protagonisti, quasi tutti orfani e in difficoltà, è costellata di episodi esilaranti, assurdi e inverosimili. Ti trovi a ridere delle “licenze poetiche”, dovute in parte alle parole assurde o agli aggettivi che non c’entrano nulla.

Tutta la vicenda è ambientata in un luogo inventato, Gladonia, che in realtà è la metafora dell’Italia. Infatti molti riferimenti sono riconoscibili, sto pensando a Rigolone Marina, città della Riviera Adrenalinica, che ricorda tanto Riccione sulla Riviera Adriatica.
Cosa mi è piaciuto? Sicuramente il fatto che, ridendo, scherzando, in modo buffo, l’autore abbia messo in luce temi importanti per i ragazzi.

Il valore della verità e dell’onestà: tutti coloro che volevano un tornaconto usando strade facili sono alla fine puniti, quasi secondo la legge del contrappasso.
Ci sono i valori dello sport: la Pallastrada prende in giro il mondo del calcio. A leggerne il regolamento sembra un gioco senza regole, mentre ha una sua precisa entità e le regole devono essere rispettate, pena l’esclusione totale dal gioco. E poi a me ricorda tanto quando da bambini si giocava a calcio per strada: non c’era il campo vero, ma le partite erano un affare serio!

Ci sono poi tanti richiami alla civiltà moderna e anche alle “schifezze” del mondo moderno. Si parla di quella che è la realtà dei fast-food. Si evidenziano i “peccati” del mondo ecclesiastico, che si nasconde dietro un finto misticismo. Si parla di corruzione politica e sociale. Sembra uno spettacolo ben scritto di satira.
Libro sicuramente adatto a un pubblico di adolescenti, scuola secondaria di II grado, ha parole e scene che arridono alla sfera sessuale e alcuni episodi sono chiari richiami alla società moderna. Sicuramente è anche una bella lettura per gli adulti, proprio per la sua caratteristica di essere una “parodia” del nostro mondo





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