Autore: Diego Galdino
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 269
Costo: 16,90
Il primo caffè del mattino si conclude con una domanda a cui nessuno risponde. Una dichiarazione d'amore bellissima, che purtroppo non è bastata al povero Massimo, proprietario di un piccolo bar nel cuore di Trastevere, per convincere la ragazza francese di cui si è innamorato a restare Roma con lui. Sono passati due anni da allora e nella vita di Massimo sono cambiate molte cose, così come nel bar Tiberi, dove però, tra adii e nuovi arrivi, l'atmosfera è rimasta quella di sempre, allegra e impertinente. Poi, un giorno, come un déja vu, al bar piomba un'incantevole ragazza dai grandi occhi blu. Si chiama Mina, viene da Verona e lavora in un noto negozio del centro. Tutto questo, però, Massimo ancora non lo sa, sa solo che la giovane è alla ricerca del famoso bar dove si prepara il caffè alla Nutella più buono del mondo. E a lui non resta che arrossire e annuire. Sarà il primo di tanti caffè. E, tra una romantica passeggiata romana e l'altra, l'amicizia tra i due si trasformerà presto in qualcosa di più. Ma, proprio quando le cose iniziano a funzionare, il passato torna a bussare, prepotente, alla porta. Per Massimo si prevedono giorni difficili. E dovrà fare una scelta. Una scelta di cuore, perché lui ne ha soltanto uno da donare.
Per chi come me era rimasto con il fiato sospeso, dopo la fine del Primo caffè del mattino con una semplice domanda...., finalmente abbiamo l'epilogo.
Che fine avrà fatto Genevieve? Certo già dalla trama capiamo che abbiamo nuovi personaggi che entrano nella vita di Massimo, tra cui Mina.
L'ultimo caffè della sera è uno di quei romanzi che leggi con la sensazione e la voglia di andare alla ricerca del bar Tiberi, di cercare tra i vicoli di Trastevere se veramente questo luogo esista, se avrai mai la possibilità di assaggiare il fantomatico caffè con la nutella, che poi che gusto avrà mai? Mistero, forse chiederò un giorno all'autore di prepararmelo!!!
Conosco Diego oramai da un po', ma tutte le volte che leggo un suo romanzo resto affascinata da come lui sia capace di scrivere storie così belle, intense e molto, molto sentimentali. Dai tempi del Primo caffè del mattino è stato paragonato a Nicholas Sparks, definito il Nicholas Sparks italiano, io sinceramente non ho letto nulla di questo scrittore e non metto in dubbio che sia bravissimo, ma il mio giudizio nasce solo dalla lettura dei romanzi di Diego, che credo siano lo specchio dell'anima di uno scrittore che riesce a catturare con le parole i sentimenti degli uomini. L'amore può avere diverse sfaccettature, può avere diversi percorsi, non sono mai identici, come l'amore non è mai uguale a se stesso. Massimo questo lo sa, ecco perché ha paura di mostrare completamente i propri sentimenti, l'amore che ha provato per Genevieve, non è uguale al sentimento che comincia a nascere e a provare per Mina. Sono completamente diversi, come diversa è la storia che leggerete.
In questo romanzo, che in una intervista all'autore l'ho definito molto romano, c'è tanto dello scrittore, quanto dell'uomo barista che ha scritto questo libro. I personaggi che circondano tutta la storia sono personaggi veri, vivi, che palpi ad ogni dialogo, e ci ridi e rifletti, perché c'è tanta contemporaneità in loro, dall'introduzione di personaggi stranieri, che sono ora il fulcro di una nuova generazione che si va stabilendo qui in Italia. Potrei continuare su questa descrizione dei personaggi, ma tra tutti ho amato la Regina Grimilde, più volte declamata dallo stesso autore, l'ho adorata come donna, come sorella ma l'ho vista anche sotto la forma di una madre, perché che se ne voglia dire questo romanzo io l'ho letto con una visione differente, la vita di un barista/scrittore che mette a nudo la propria anima. Potrei dire autobiografico? Mah non saprei!!!
E' inutile continuare con gli elogi perché non servono, potrei sembrare di parte, e vi garantisco che è alquanto difficile scrivere una recensione, quando conosci l'autore, quando hai trascorso molto tempo con lui, lo hai intervistato in tantissime occasioni... è davvero difficile, quanto è difficile essere blogger.
Ora io non devo convincere nessuno, perché credo che se avete letto qualcosa di Diego Galdino, sapete benissimo di cosa sto parlando, prendetevi un po' di tempo per leggere la trama del Primo caffè del mattino e poi dell'Ultimo caffè della sera, e poi ditemi se non sentite già sulle labbra il sapore del caffè o non sentite aleggiare per aria un profumo intenso di chicchi di caffè appena tostati!!!
Buona lettura
Qui trovate la mia recensione del primo romanzo:
Il primo caffè del mattino
L'ultimo caffè della sera è uno di quei romanzi che leggi con la sensazione e la voglia di andare alla ricerca del bar Tiberi, di cercare tra i vicoli di Trastevere se veramente questo luogo esista, se avrai mai la possibilità di assaggiare il fantomatico caffè con la nutella, che poi che gusto avrà mai? Mistero, forse chiederò un giorno all'autore di prepararmelo!!!
Conosco Diego oramai da un po', ma tutte le volte che leggo un suo romanzo resto affascinata da come lui sia capace di scrivere storie così belle, intense e molto, molto sentimentali. Dai tempi del Primo caffè del mattino è stato paragonato a Nicholas Sparks, definito il Nicholas Sparks italiano, io sinceramente non ho letto nulla di questo scrittore e non metto in dubbio che sia bravissimo, ma il mio giudizio nasce solo dalla lettura dei romanzi di Diego, che credo siano lo specchio dell'anima di uno scrittore che riesce a catturare con le parole i sentimenti degli uomini. L'amore può avere diverse sfaccettature, può avere diversi percorsi, non sono mai identici, come l'amore non è mai uguale a se stesso. Massimo questo lo sa, ecco perché ha paura di mostrare completamente i propri sentimenti, l'amore che ha provato per Genevieve, non è uguale al sentimento che comincia a nascere e a provare per Mina. Sono completamente diversi, come diversa è la storia che leggerete.
In questo romanzo, che in una intervista all'autore l'ho definito molto romano, c'è tanto dello scrittore, quanto dell'uomo barista che ha scritto questo libro. I personaggi che circondano tutta la storia sono personaggi veri, vivi, che palpi ad ogni dialogo, e ci ridi e rifletti, perché c'è tanta contemporaneità in loro, dall'introduzione di personaggi stranieri, che sono ora il fulcro di una nuova generazione che si va stabilendo qui in Italia. Potrei continuare su questa descrizione dei personaggi, ma tra tutti ho amato la Regina Grimilde, più volte declamata dallo stesso autore, l'ho adorata come donna, come sorella ma l'ho vista anche sotto la forma di una madre, perché che se ne voglia dire questo romanzo io l'ho letto con una visione differente, la vita di un barista/scrittore che mette a nudo la propria anima. Potrei dire autobiografico? Mah non saprei!!!
E' inutile continuare con gli elogi perché non servono, potrei sembrare di parte, e vi garantisco che è alquanto difficile scrivere una recensione, quando conosci l'autore, quando hai trascorso molto tempo con lui, lo hai intervistato in tantissime occasioni... è davvero difficile, quanto è difficile essere blogger.
Ora io non devo convincere nessuno, perché credo che se avete letto qualcosa di Diego Galdino, sapete benissimo di cosa sto parlando, prendetevi un po' di tempo per leggere la trama del Primo caffè del mattino e poi dell'Ultimo caffè della sera, e poi ditemi se non sentite già sulle labbra il sapore del caffè o non sentite aleggiare per aria un profumo intenso di chicchi di caffè appena tostati!!!
Buona lettura
Qui trovate la mia recensione del primo romanzo:
Il primo caffè del mattino
Floriana
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