Autore: Jenny Han
Casa editrice: Piemme
Pag.: 365
Costo: 16,00
Trama
Lara Jean tiene le sue lettere d'amore in una cappelliera. Non sono le lettere d'amore che qualcuno ha scritto per lei, ma quelle che lei ha scritto una per ogni ragazzo di cui si è innamorata, cinque in tutto. L'ultimo si chiama Josh, che è il suo migliore amico nonché, purtroppo, il ragazzo di sua sorella. Quando scrive, Lara Jean mette tutto il suo cuore sulla carta, raccontando cose che non si sognerebbe mai di dire ad alta voce. Eppure, un giorno, scopre che tutte le sue lettere d'amore sono state spedite. E quel che è peggio, ricevute. Improvvisamente, la sua vita diventa molto complicata, ma anche molto, molto più interessante.
Il commento di Chiara
Se l’amore è una possessione, forse le mie lettere sono un esorcismo.
Le lettere mi liberano.
O quanto meno dovrebbero.
Questo è un libro leggero e scorrevole. Però per ragazzini.
E anche decisamente giovani. L’età della protagonista, Lara Jean, è di 16 anni,
ma secondo me potrebbe tranquillamente averne 12 e l’età consigliata per questa
lettura, secondo me è appunto quella. E’ infantile e ingenua, ma troppo. Fa
piacere a volte leggere e riprovare le sensazioni del primo amore, le emozioni
che caratterizzano l’adolescenza. Ma qui è tutto più superficiale, tutto
trattato ed enfatizzato in maniera decisamente immatura. In più c’è un eccesso
di buonismo che io non sopporto.
Mi spiego meglio. Lara Jean per tutto il libro cerca di
eguagliare la sua troppo perfetta sorella. Crede di essere innamorata del suo ex
ragazzo, e soffre per questo e cerca di farsi passare la cotta. Poi, non avendo
più la madre, cerca di farne le veci all’altra sorellina. Ma una ragazza di 16
anni con tutte queste responsabilità può avere l’ingenuità di una bambina? E,
sempre a quell’età, non è giusto iniziare a divertirsi e a commettere qualche
errore, fare qualcosa di proibito, di divertente? Come può esistere una ragazza
che rispetta sempre le regole e sogna di essere più buona, più perfetta?
Come potevo invidiare a Margot il suo primo amore?
Margot, che si era
sacrificata così tanto per noi.
Lei metteva sempre me e Kitty avanti a sé.
Lasciar perdere Josh era il mio modo per mettere Margot al primo posto.
La trama l’ho trovata particolare, un’idea carina e
originale, solo sviluppata su personaggi troppo fasulli.
Ho avuto l’impressione che tutte le figure fossero
forzate, che dovessero obbligatoriamente rientrare in categorie. La sorella
maggiore Margot, bravissima a scuola e in famiglia, la minore Kitty esuberante
e dispettosa, Josh (l’ex di Margot) solido e presente, Peter (il “ragazzo” di
Lara Jean) bello e popolare… tutti troppo dentro ai loro ruoli e comunque tutti
troppo buoni. Anche la cattiva, alla fine non fa niente di strano, solo
dicerie.
Un’altra cosa che non ho apprezzato, non è stato dato
risalto alla diversità. La protagonista è per metà coreana e l’unica cosa che
comporta questo è qualche ricetta particolare. Avrei gradito qualche
riferimento in più a questa particolarità.
Appartenere a qualcuno… non lo sapevo, ma ora che ci penso è tutto ciò
che ho sempre desiderato. Essere di qualcuno e avere qualcuno che sia tuo.
E per ultimo il finale. Non so se ci sarà un proseguimento
di questo libro, ma comunque non chiude la storia, non c’è una vera conclusione
alla trama. Non l’ho vissuto come un incentivo a leggere un eventuale prossimo
capitolo, ma come una troncatura. Anche questo mi ha delusa.
La serie è composta al momento da due romanzi, e prende il nome, To all the boys i've loved before
#1 To all the boys i've loved before - Tutte le volte che ho scritto ti amo
#2 P.S. I still love you
Mi sa proprio che stavolta passo allora.....
RispondiEliminaè scritto bene ma non ha saputo conquistarmi. I gusti però non sono tutti uguali, per fortuna
EliminaMi piaceva la copertina e la trama, ma il libro è stato deludente. Con questa scrittrice ho chiuso.
RispondiEliminasi, anche io mi aspettavo di più
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