Autore: Sara Barnard
Casa editrice: Piemme Editore
Collana: Freeway
Pag.: 319
Costo: 16,00
Trama
Caddy, sedici anni, è la brava ragazza per definizione: buoni voti a scuola, volontariato, sempre ubbidiente, un po' timida. Lei e Rosie sono amiche inseparabili da sempre e, nonostante non abbiano mai frequentato la stessa scuola e siano molto diverse, nel tempo le differenze tra loro non hanno fatto altro che avvicinarle. Ma cosa può succedere a un incastro tanto perfetto se si tenta di aggiungere un pezzo? Quando compare Suzanne, una nuova compagna incredibilmente bella e spigliata con cui Rosie comincia a passare tutto il suo tempo a scuola, Caddy ne è inevitabilmente gelosa. Suzanne però non è esattamente la ragazza perfetta che lei vede: ci sono cicatrici sul suo corpo, ma soprattutto sul suo cuore, segni indelebili di un passato molto recente che l'hanno resa una ragazza danneggiata...
Il commento di Dolci
Questo libro per me è un ni. La storia, che parla di amicizia e
problemi adolescenziali, non sarebbe neanche male, ma la protagonista, povera
piccola ragazza ricca, è odiosa e in generale non ho veramente compreso a fondo
le sue azioni.
Caddy è il personaggio principale e voce narrante del romanzo. Figlia
di genitori benestanti, frequenta una scuola privata con ottimo rendimento, ma
trova la sua vita noiosa. Eppure frequenta feste in cui ragazzini bevono come
adulti…
Bevevo alle feste con i miei amici
da quando avevo tredici anni.
I miei genitori potevano anche avermi educata
come volevano,
ma ero comunque cresciuta nel mondo reale.
Sono inorridita quando l’ho sentita affermare di invidiare la
sua migliore amica Rosie, per aver perso la sorellina, o trovare molto più
interessante la vita di sua sorella maggiore Tarin, affetta da bipolarismo. Mah…
L’arrivo di Suzanne, una ragazza vittima di abusi che ora vive
con la zia Sarah, mette in crisi l’amicizia secolare tra Caddy e Rosie.
All’inizio Caddy è gelosa del nuovo rapporto della sua amica con Suzanne, poi
arriva quasi a tradire questa amicizia per seguire questa ragazza problematica.
Suzanne è forse il personaggio meglio caratterizzato e più
reale di tutto il libro. Se fosse stata lei la protagonista, se il libro avesse
raccontato principalmente la sua storia sicuramente mi sarebbe piaciuto molto
di più.
Quando avevo sentito la parola
“maltrattamento”,
la prima volta che avevo scoperto la verità sul passato di
Suzanne,
avevo pensato che la violenza fosse una cosa semplice.
Terribile, ma
semplice.
Un uomo violento e un bambino che ne sosteneva il peso.
Non avevo
preso in considerazione il contesto che la alimentava,
che la consentiva, in
primo luogo.
Gli occhi che si giravano dall’altra parte, le scuse, le menzogne
insidiose nell’orecchio di un bambino così affamato d’amore da scambiare un
tono gentile con la verità.
Finalmente uno Young Adult dove l’argomento principale non sia
la solita storiella d’amore e che affronta temi importanti come l’abuso e la
malattia mentale. Nonostante il personaggio di Caddy, il racconto è stato bello
ed intenso. Grazie allo stile scorrevole, ma al tempo stesso incalzante dell’autrice, il romanzo mi ha catturata dalla prima pagina ed è stato difficile
staccarmi dalla lettura. In conclusione una bella lettura di cui ho apprezzato veramente
molto il finale.
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