sabato 2 luglio 2016

Trame e opinioni: Abbi cura di me di Carrie Elks

Titolo: Abbi cura di me
Autore: Carrie Elks
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 300
Costo: 9,90 cartaceo, 4,99 ebook














Trama
Londra, 31 dicembre 1999. Alla festa che saluterà l’inizio del Nuovo Millennio, Hanna incontra Richard. Lui è un affascinante newyorkese con un’ottima posizione sociale. Lei è una londinese sicura di sé e per nulla interessata ai bravi ragazzi americani. Vengono da due mondi diversissimi e non hanno nulla in comune, se non la loro immediata – e reciproca – attrazione. Quando l’orologio batte la mezzanotte, entrambi capiscono che quell’incontro cambierà per sempre le loro esistenze.
New York, 12 maggio 2012. Hanna e Richard non si parlano da quando lei gli ha spezzato il cuore per l’ultima volta, ma Hanna si presenta nel suo ufficio di Wall Street per rivelargli un segreto esplosivo. Richard un tempo era convinto che fosse la sua anima gemella, e invece Hanna ha distrutto il loro amore. Riuscirà a perdonarla e a permetterle di rimettere insieme i pezzi della loro storia?
E se avessi trovato l’uomo giusto ma la vita avesse in serbo per te un altro destino?

e mezzo

Il commento di Chiara

Questo libro è la storia di Hanna e Richard, da quando si sono conosciuti a oggi. Il racconto quindi parte dal 1999 quando, Hanna ha diciotto anni e Richard qualcuno in più e subito li lega una profonda amicizia, nonostante le differenze sociali.
La storia è molto lunga e articolata, passa la fase dell’università e dell’inizio del lavoro per entrambi. Richard è costretto dalle situazioni a prendere in mano le redini dell’impero del patrigno, per colpa dei fatti dell’11 settembre.

Era evidente che la sua vita non gli apparteneva più. 
Fallire avrebbe significato deludere migliaia di persone, dipendenti, 
clienti e azionisti che contavano su di lui per il successo della compagnia.
Non poteva permetterselo.

Gli intrecci che si si sviluppano sono interessanti e nonostante il numero lungo di anni non annoiano mai, è interessante da scoprire. Anche i personaggi secondari sono in questo modo ben trattati e hanno il loro perché. Per tutti questi motivi questo libro non è il classico romanzo d’amore, ma quasi una saga familiare.
Però non mi ha convinta del tutto. L’ho trovato molto molto freddo, non sono riuscita ad entrare in sintonia con i protagonisti praticamente mai, è come se la storia mi fosse scivolata addosso. Secondo me il difetto più grande è stata la scrittura in terza persona (non sono l’unica ad averlo pensato). Ha avuto l’effetto di creare un distacco emotivo che ha penalizzato la mia lettura.
Un’altra cosa che non mi è piaciuta è la facilità con cui le cose andavano a posto. Mi spiego. Questo libro parla di persone che dovrebbero essere normali, ma Richard ha quasi fondato facebook (l’idea ricordava proprio quello) e poi gestisce un impero. L’amico di Hanna che strimpella nei locali diventa una famosa rock star e la stessa Hanna trova più di una volta il lavoro dei suoi sogni. Quando succede così io storco il naso, mi da fastidio.
Anche i motivi di rottura non mi hanno del tutto convinta, li ho trovati esageratamente tirati, come se a tutti i costi si cercasse un pretesto.

Ovunque guardasse trovava qualcosa che le ricordava cosa aveva avuto e cosa aveva perso. Un amore che aveva gettato via come una sciocca.

Poi iniziare il libro con la parte finale è una cosa che mi fa montare la rabbia, mi toglie la curiosità sulla trama.
Per tutti questi motivi non ha ottenuto un punteggio più alto, anche se, secondo me, è una bella storia, ben scritta, che merita. Avrei preferito una forma più coinvolgente ma tutto sommato non mi sento di bocciarlo, anzi lo consiglio a chi ama le storie romantiche lunghe e tormentate.

Gli piaceva averla vicino. 
Era piacevole parlare e scambiarsi idee con lei.
 Era la prima persona che aveva voglia di sentire alla fine di una giornataccia
 – ma anche di una giornata splendida, a dire il vero. 
Era sua amica, forse la sua migliore amica, e la sua presenza lo rendeva felice.

2 commenti:

  1. Chiara io sono d'accordo con te. Anche se si tratta di un romance, un pizzico di realismo in più non guasta ;)

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