martedì 2 febbraio 2016

Trame e opinioni: La ragazza più fortunata del mondo di Jessica Knoll

Titolo: La ragazza più fortunata del mondo
Autore: Jessica Knoll
Casa editrice: Rizzoli
Pag.: 382
Costo: 19,00














Trama
Quando era una ragazzina e frequentava la prestigiosa Bradley School, Ani FaNelli ha subito davanti a tutta la scuola un'umiliazione scioccante che l'ha sconvolta al punto da spingerla a reinventare se stessa. Oggi, con un lavoro appagante, un guardaroba raffinato e un futuro marito di ottima famiglia, è a un passo dalla vita perfetta che si è impegnata tanto duramente a raggiungere. Ma Ani ha un segreto. Nel suo passato c'è qualcosa di nascosto che continua a perseguitarla, un'esperienza intima e dolorosa che rischia di tornare a galla e rovinare tutto. Con una voce graffiante e attraverso colpi di scena del tutto inaspettati, "La ragazza più fortunata del mondo" mette in luce la spirale tumultuosa che si nasconde dietro l'immagine di una donna realizzata. Al centro di tutto una protagonista dal profilo tagliente, con un'ambizione sfrenata che cerca di seppellire una verità scandalosa, ma che ha un cuore molto più grande di quello che continua a mostrare. Una domanda resta sospesa: rompere il silenzio distruggerà tutto ciò per cui Ani ha combattuto o, finalmente, potrà essere libera?


Il commento di Chiara

“Datele il benvenuto, gente! 
Fatele spazio! 
La ragazza più fortunata del mondo!”

È difficile per me riuscire ad esprimere un’opinione su questo libro cercando di non svelarne la trama. E’ stata una lettura intensa, per tutto il tempo ho avuto un nodo allo stomaco e ansia (proprio come la protagonista). È scritto in prima persona, sembra un resoconto, quasi un diario. Ani ci racconta la sua storia presente e passata, intrecciandola, perché tutto ciò che è e che fa adesso è una diretta conseguenza dei fatti accaduti quando aveva 14 anni. Ed essendo riflessioni personali, di una ragazza con un passato pesante, spesso sono forti. Anche lo stile è diretto, condito di parolacce e pensieri non proprio politicamente corretti. Ammetto che non è stata una lettura facile e che non a tutti può piacere, ma a me ha conquistato, su tutti i fronti.
Ani è l’anti eroina per eccellenza, è molto particolare. Si presenta agli occhi degli altri come loro vorrebbero che fosse mentre in realtà lei pensa ed è tutt’altro. E a te lettore lo dice, ti rende partecipe del suo essere.

Oh, era una storia strappalacrime, ho fatto in modo che lo fosse.

E’ stato inquietante e mi ha portato quasi a vivere le vicende con lei. Quando era ragazzina, il primo anno di liceo, le sono capitate diverse cose tremende, che l’hanno portata ad essere in continuo conflitto con sé stessa e alla ricerca di ciò che le sembra sia la felicità. In realtà però si capisce che lei, un po’ per la famiglia da cui proviene e i valori sbagliati che le sono stati insegnati, un po’ per la scuola tremenda in cui si ritrova, ha inseguito un sogno sbagliato, confezionato dalla nostra società malata.
Così adesso che si ritrova arrivata, non è felice, anzi sta per scoppiare. Crede di avere tutto: 28 anni, un lavoro presso una rinomata rivista di moda a New York, un fidanzato sulla carta perfetto, ricco, molto ricco e dal pedigree perfetto. Vestiti e stile da far invidia a tutti e un corpo di due taglie in meno rispetto a come dovrebbe essere. E soprattutto l’invidia scritta sui volti degli altri. 
Allora perché non è felice? 
Perché non riesce a dormire? 
Perché se vede un coltello, pensa a come sarebbe piantarlo nei reni di Luke, il fidanzato? Perché ha sempre fame e sete? 
Man mano che la storia viene raccontata i quesiti vengono svelati.

Pensavo che, arrivata a ventotto anni, avrei potuto smettere di cercare di dimostrare chi sono e rilassarmi. Ma questa battaglia diventa soltanto più sanguinosa con il trascorrere del tempo.

All’inizio Ani fa paura, sembra psicopatica. Il frutto di una società che dà importanza unicamente all’aspetto e al potere, ai soldi. Sono rimasta turbata dai pensieri di questa ragazza, dal suo essere schiava di come il mondo ti vede. A volte mi stancavo solo a leggere tutte le cose che pensava e faceva per apparire perfetta. Però poi raccontando il suo passato ti ritrovi a giustificarla e a pensare a tutto ciò che ha subito, a credere che non ha avuto l’aiuto necessario, da nessuno. Ha subito veramente troppo.

“La gente ama le vittime”.
 “È un privilegio che non mi toccherà mai”. 
Ho aggrottato la fronte, provando pena per me stessa. 
“Magari sembra che io mi stia piangendo addosso, ma mi dispiace molto non avere mai ricevuto questa compassione”

Lo stile è particolare e non scorrevole, perché ti fa provare tutte le emozioni della protagonista, ma nonostante si passi dal passato al presente e viceversa non ho fatto confusione, è sempre molto chiaro.
Ho letto alcune critiche sul fatto che sia volgare e pieno di scene di sesso. Non è un romanzo d’amore né un erotico, assolutamente. C’è qualche scena di sesso, poche, e non così dettagliate. Si fa riferimento ai gusti particolari di Ani però è solo qualche commento, non ci sono spiegazioni né altro. Io tutto questo sesso non l’ho proprio trovato. Di parolacce invece è pieno, ma è proprio il modo in cui si presenta il libro che porta così, a me non ha infastidito, anzi l’ha reso più reale.
Il punto di forza di questo libro, che definirei un dark psicologico, sono i personaggi. Ani è particolare e non comune, descritta magistralmente, ma anche i secondari sono tutti caratterizzati benissimo. Luke, il fidanzato perfettino e insensibile, Andrew, l’ex professore dai sensi di colpa, Nell, l’amica vera che è tutto ciò a cui Ani ambisce, la madre, Arthur, Dean, Olivia, Hillary, Liam… Riesco a vedermeli tutti nella mente. Hanno tutti una descrizione accurata, rientrano tutti in categorie ben definite. Sono tutti molto reali e il modo in cui l’autrice te li presenta è eccezionale.

Per me la fede non ha più questo significato. Adesso significa che qualcuno vede in te qualcosa che tu non vedi, e non si arrende finché non la vedi anche tu. 
È questo che voglio. È questo che mi manca.

Ancora due parole sui nomi. TifAni, la protagonista è Tif a scuola e Ani nel presente. Alla fine è semplicemente TifAni. Questo è geniale ed è il significato di tutto il libro, l’arrivare a capirsi e ad accettarsi così come si è.

“Io voglio solo essere aggiustata”

5 commenti:

  1. Una storia bella tosta!! Mi ci vorrebbe il periodo giusto per leggerla ;)
    xoxo

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    1. non è adatto a tutti ed è molto impegnativo

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    2. Allora mi sa che passeranno un po' di anni prima che la legga XD

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  2. Un romanzo molto particolare che tratta temi su cui è importante riflettere.

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    1. davvero! E mi dispiace che sia poco conosciuto, secondo me merita tanto!

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