Autore: Joanna Barnard
Casa editrice: Bookme
Pag.: 283
Costo: 14,90
Trama
Un incontro fugace al supermercato e Fiona Palmer si ritrova di colpo con il cuore in subbuglio. Perché il tipo che le viene incontro con un sorriso, senza traccia di fede al dito e con il cestino mezzo vuoto da single incallito, altri non è che Henry Morgan. Il professor Morgan, l'uomo che quindici anni fa, tra i banchi del liceo, ha fatto di lei una studentessa precoce in ogni senso, regalandole il brivido di una seduzione proibita. E ancora oggi Fiona non può fare a meno di chiedersi se quella antica e bruciante avventura non fosse in realtà il Grande Amore, lo stesso che lei, legata senza troppo entusiasmo all'affidabile Dave, in fondo non ha mai smesso di cercare. Qualche bicchiere di vino e una cena in nome dei vecchi tempi: è quanto basta a riaccendere il fuoco di una passione che, questa volta, non ammette ipocrisie né mezze misure. Ma nel gioco di sovrapposizione e rimandi tra passato e presente, qualcosa non torna. E se le cose tra Fiona e il professore non fossero andate come lei ha sempre creduto?
e mezzo
Il commento di Dolci
Ogni giorno, senza rendercene conto, scegliamo di non sparire.
Scegliamo di andare avanti, di continuare a vivere la stessa vita.
Leggere questo libro ha suscitato in me diverse reazioni e
non so bene se collocarlo in quelli che mi sono piaciuti o no.
La storia, raccontata in prima persona dalla protagonista
Fiona, è una sorta di lettera
indirizzata al suo primo "amore". Difatti, all'età di 15 anni, la ragazza, che
attraversava un momento difficile, inizia una "relazione" con un suo insegnante,
più vecchio di 13 anni.
«Un seduttore, immagino».
Sedurre significa saper dire le parole giusta
al momento giusto,
riuscire a fare stare bene gli
altri.
Henry Morgan, il
professore-seduttore, riesce a darle quelle attenzioni che le mancano in
famiglia conquistando così il suo affetto.
Che cosa significa innamorarsi?
È una cosa diversa dall’amore?
Quand’è che si passa dall’innamoramento all’amore?
Quando si torna con
i piedi per terra?
A distanza di 15 anni, Fiona è sposata con Dave, un uomo
normale, e conduce una vita normale, una vita insoddisfacente, insomma. Ha abbandonato i suoi sogni di diventare scrittrice e si accontenta di
vendere spazi pubblicitari.
Quando due persone vivono insieme, non riescono ad avere i propri
spazi,
condividono ogni angolo, ogni metro quadrato,
ogni nicchia, ogni
ragnatela, ogni parte dell’arredamento.
Respirano la stessa aria: quando uno la
espira, l’altro la inspira.
Un "fortuito" incontro in un supermercato tra
Fiona e il suo Professore le farà mandare all'aria il suo matrimonio comodo e
tranquillo, nella speranza di rivivere "quell'amore" perfetto che
ricorda ancora.
Quando ti convinci che un incontro è «voluto dal destino»,
quando stai
talmente bene che non riesci a viverlo come qualcosa di sbagliato,
ti senti
assolta da ogni peccato.
Vista così, la trama può sembrare un romantico incontro e il
rinascere del vero amore, ma il libro è tutt'altro che una storiella dolce e
romantica. Ero preparata a ciò, visto che avevo già sentito parlare di questo
romanzo. Ma quello che non mi aspettavo era di non riuscire a provare la minima
simpatia per la protagonista. Non riuscivo a vederla come vittima. Sarà una mia
mancanza di empatia verso di lei. Non lo so. E non è riuscita a riscattarsi ai
miei occhi neanche alla fine.
Da qui la mia indecisione su questo libro. Il modo in cui è
raccontato non è riuscito a prendermi, nonostante abbia letto il libro
praticamente in una giornata.
Tuttavia non mi sento di sconsigliarlo del tutto perché la
storia è originale, subdola e intensa. Non si può fare a meno di lasciarsi
coinvolgere.
Perché mi sono ricordata di quanto fosse meraviglioso sentire che tutto
era perfetto,
invece di accontentarmi di sapere che niente andava male.
Per
qualche ragione, non riesco a ripetere questo concetto ad alta voce.
E' sempre difficile quando la protagonista non piace!
RispondiEliminaSono molto d'accordo u.u
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