Titolo: In casa d'altri
Autore: Francesco Montonati
Casa editrice: self publishing
Pag.: 298
Costo: 0,00 kindle unlimated,
Data pubblicazione: 20/04/2016
Avete mai provato a fuggire da voi stessi? Adamo sì. E il suo viaggio si trasforma in un avvincente percorso tra i misteri dell'isola di Stromboli, le sue dicerie, le sue leggende, le sue inquietudini. Un percorso che non può prescindere da uno sguardo impietoso nei meandri più profondi di se stesso, alla ricerca di una verità, dentro e fuori, che sistemi le cose. Un romanzo che vi terrà con il fiato sospeso.
Recensione
Ecco un altro ebook acquistato in periodo pandemico, a volte mi domando perché ho pigiato il ditino in modo convulsivo, a parte questo, credo che ad avermi attratta sia stata la trama, risultata enigmatica, perché sembrava dire tutto e nulla.
Un ebook con i suoi ma e i suoi perché, Adamo Laoconte, il professore, come lo chiamano, ma professore di che? E' un insegnante che non riesce a spiegare realmente quale sia il suo lavoro.
Scrittore? Maestro?
Lui si definisce antico, passato, legato a un qualcosa che non sono altro che ricordi, quelli verso suo padre che lo portano a scegliere di cercare l'ispirazione proprio nel luogo che lo ha visto morire, e così Adamo, nome alquanto enigmatico, vuole a tutti costi ritrovare (parole sue) la vena dello scrittore, la scintilla che lo aiuterà a scrivere finalmente il suo bestsellers, ma sarà vero?
No, perché lui i libri se li è auto-pubblicati, anzi pagati (qui sinceramente ho avuto la sensazione che l'autore abbia voluto polemizzare con chi si rivolge alle case editrici che si fanno pagare per pubblicare un tuo scritto).
La Sicilia è il luogo dove poter ritrovare l'ispirazione e per la precisione l'isola di Stromboli, ed è qui che tutto inizia...
Non ho sopportato Adamo, non ho provato simpatia per nessuno dei personaggi che si sono interfacciati con il protagonista, unico forse più per la sua spavalderia e aria di chi ne ha combinate, è il cognato di Laoconte,
Però se la trama nel suo volersi chiudere in una storia dalle sfaccettarture del detto non detto, del vedo non vedo e del sentito poco e male, tipico della cultura sicula, quella chiusa e accentratrice, ho apprezzato molto le descrizioni dei luoghi che il protagonista visita, nella sua ricerca spasmodica della casa giusta, l'odore del mare, il sale tra i capelli, la vegetazione tipica di una Sicilia di mezza estate, avvolta nella calura africana.
Un libro tra il mi piace ma preferisco altro.
Floriana