sabato 28 gennaio 2023

Rubriche: Ci provo con... #31

 

Oggi nella rubrica, Ci provo con... vi parlo del libro La restauratrice di libri di Katerina Poladjan

Ci provo con... è una rubrica che dà spazio alle letture di autori che non abbiamo ancora letto, ideata da Chiara, del blog, La lettrice sulle nuvole, con la collaborazione di Dolci, del blog, Le mie ossessioni librose


Titolo: La restauratrice di libri

Autore: Katerina Poladjan
Casa editrice: SEM
Pag.: 224
Costo: 18,00 Cartaceo


Data di pubblicazione: 18 FEBBRAIO 2021










Helene, una giovane restauratrice di libri tedesca, atterra a Erevan per restaurare antichi manoscritti e imparare le tecniche della legatoria armena. Le viene affidato un evangeliario del Diciottesimo secolo, passato di mano in mano fino ad arrivare, nel 1915, a una famiglia sulla costa del Mar Nero. Gli ultimi proprietari sono stati Anahid e Hrant, e quel libro è l’unica cosa che rimane ai due fratelli in fuga dal genocidio armeno. Helene, un secolo dopo, lavora minuziosamente al complicato restauro con bisturi, ago e filo; il processo è completato da procedimenti quasi alchemici di estrazione del colore. Sul bordo di una pagina trova una scritta scarabocchiata: Hrant non vuole svegliarsi. Incuriosita, approfondisce gli enigmi del vecchio libro nell’Armenia di oggi, ritrovandosi immersa ed emotivamente coinvolta in una storia di esilio, perdita e dolore, che si ripercuote tuttora, generazioni più tardi. Così decide di partire per un viaggio verso la costa del Mar Nero, fino all’altra parte dell’Ararat, per arrivare in fondo alla realtà. Un romanzo con due finali, uno tragico e uno positivo, divisi equamente tra realtà e finzione. Katerina Poladjan riflette sull’enorme tragedia del genocidio armeno con un linguaggio poetico e spigoloso, ricordando come ogni libro sia una “patria portatile”, qualcosa da proteggere e difendere.



Spesso mi lascio andare ad acquisti fuori dalla mia confort zone, a volte ci prendo altre volte no. La restauratrice di libri si pone a metà strada, se da una parte ho apprezzato la scrittura dell'autrice, dall'altra la trama è leggermente fuorviante, e questo ha compromesso un po' il mio giudizio finale.

Helene è la figura che predomina in tutto il romanzo, è una restauratrice di libri antichi che decide di andare in Armenia, proprio per restaurare un antico evangelario, giunto in condizioni non ottime. Dietro però questa bizzarra scelta, c'è anche la ricerca delle proprie radici, Helene è in parte armena, ma non sembra importarle più di tanto, è la madre che spesso le parla di parenti, delle loro origini e soprattutto di quanto il popolo armeno abbia sofferto in passato e che ancora oggi riscuote quel fardello così pesante.
E' proprio durante il processo di ripristino di alcune pagine che Helene scopre delle note a margine del libro che la incuriosiscono, sono nomi, Hrant, chi è?
Inizia da qui un percorso alla ricerca della provenienza di quel libro e di chi lo ha posseduto.

Cosa mi aspettavo da questo romanzo, capire intanto cosa si nascondesse dietro la storia degli armeni, ma non c'è traccia di questo, capire cosa realmente cerchi Helene, perché la sua storia è un po' confusionaria, si intreccia con diverse vite e diverse vicende.

C'è una contrapposizione temporale, il presente di Helene, il passato di Anahid e Hrant, due fratelli che fuggono dal genocidio, dalle brutture che la società gli impone di guardare.
Helene non mi ha convinta come personaggio, da un lato legata a un passato che la introduce in un paese dove il presente e passato sono identici, dall'altro cerca di avere una mente moderna, anche nel modo di comportarsi nei confronto di alcuni personaggi che entrano nella storia come meteore, per poi sparire senza aver lasciato concretamente qualcosa durante il loro passaggio.
Come scritto sopra, in tutto questo, quello che mi ha portata a terminare il romanzo è lo stato di inquietudine che ho provato per cercare di capire come la storia sarebbe finita e soprattutto dalla scrittura dell'autrice che è riuscita a portarmi fino alla fine.

Non posso bocciare il libro, perché sicuramente c'è chi più di me, ama questo genere di storie, avrei preferito meno pause e più colpi di scena, più storia, più narrazione.



Floriana



8 commenti:

  1. Potrebbe essere proprio il mio genere in effetti!

    RispondiElimina
  2. Sembra molto interessante ma non so c'è quel tuo non essere troppo convinta che mi frena

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mia poca convinzione è data da ciò che dice la sinossi e ciò che poi scopri nel libro, ma è un buon libro

      Elimina
  3. Anche a me sembra interessante questo libro e poi la cover è stupenda. nonostante il tuo voto non proprio positivo lo segno in wl

    RispondiElimina
  4. La trama è molto intrigante e mi ha incuriosito ma il tuo tentennare minfa desistere.

    RispondiElimina
  5. Come scritto a Sara, è fuorviante la trama dal libro, però è un buon libro

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...