lunedì 26 aprile 2021

Rubriche: Cosa segnalo oggi? #124

 

COSTO: 18,90   PAG.: 464

LA TRAMA

CON LA CONSUETA FORZA NARRATIVA, LORENA FRANCO CI REGALA UNA NUOVA STORIA DI SUSPENSE, TENSIONE E INGANNO.


E se di là da quel muro ci fosse tutto ciò di cui hai sempre avuto paura?

A volte la porta accanto alla tua è proprio quella a cui è meglio non bussare.


È il 24 marzo del 2015 e, mentre i cieli europei sono sconvolti dalla tragica vicenda del volo 9525 della Germanwings, che si schianta sulle Alpi provenzali uccidendo tutti i passeggeri a bordo, un’altra follia sconvolge la quotidianità di un elegante condominio di Barcellona. Una donna, Elisa Solano, viene trovata morta, apparentemente suicida. Poco dopo, si scoprirà che suo marito, Santiago López, si trovava su quel volo maledetto. Ma López aveva anche altri segreti: nessuno, infatti, sembra averlo mai visto nel condominio e, a parte il suo nome in quella lista di passeggeri sfortunati, non ci sono molte altre tracce della sua esistenza. Quando Isabel Morgado, agente della polizia di Barcellona in congedo per un lutto, si ritrova coinvolta nell’indagine insieme all’inseparabile collega Joel Sanz, capisce immediatamente che l’identità di Santiago è solo uno dei tanti lati di questa storia che non quadrano. A cominciare dalle modalità del “suicidio” di Elisa, ricalcato fin troppo da vicino su quello raccontato in un romanzo di Gustavo de la Cruz. Il quale, neanche a dirlo, abita anche lui nello stesso condominio. Ma è soprattutto l’attuale proprietaria del palazzo ad attirare l’attenzione della poliziotta: la vedova Sara Mendieta. Una donna con troppi segreti, che diventerà una vera e propria ossessione per Isabel. Un’ossessione che la porterà fin troppo vicina alla verità sconvolgente che si cela dietro la morte di Elisa Solano.


COSTO: 15,90  PAG.: 448

LA TRAMA

IN UN IMPERO STERMINATO E TUMULTUOSO, TRA INTRIGHI, SEGRETI E PASSIONI FEROCI, LA STORIA DI CATERINA LA GRANDE, LA DONNA CHE CAMBIÒ PER SEMPRE LE SORTI DELLA RUSSIA.


«Non amava essere chiamata “la Grande”. La definivano così quelli che la ammiravano, la invidiavano, o la temevano. E pur tuttavia... fu l’unica donna fra sette zar a guadagnarsi quell’appellativo.»


È il 1762. Caterina II, a trentatré anni, non è più la giovane straniera che ha lasciato la sua patria per diventare la moglie di Pietro III. Ora è una principessa russa, e della Russia ha sposato non solo l’erede al trono, ma anche le tradizioni, la religione, la lingua. Il suo, però, è tutt’altro che un matrimonio felice. Costretta a subire le umiliazioni di un marito che odia, in una corte ostile, trova conforto tra le braccia del suo grande amore, Grigorij Orlov. E intanto, dentro di lei, si fa strada un sogno: quello di essere lei, una donna, a guidare l’impero verso più alti destini. Finché, in una gelida notte di gennaio, i suoi sogni sembrano sfumare per sempre. La zarina Elisabetta è morta, è Pietro il nuovo zar. Ma la Storia ha in serbo per Caterina un disegno più grande. Pietro si rivela un sovrano incapace, e Caterina è chiamata a gran voce a occupare il suo posto. Dopo un colpo di stato ordito con i suoi alleati, la zarina può realizzare il proprio desiderio: diventa così Caterina la Grande, imperatrice di tutte le Russie. Determinata e instancabile, regnerà per quarant’anni, consegnando la Russia ai nuovi tempi.


COSTO: 17,50 PAG.: 352

LA TRAMA

«ECCO L’INFINITO RITORNO. ECCO UN LUOGO DEL CUORE. UNA STORIA CHE CONOSCIAMO BENE EPPURE SEMPRE CI STUPISCE, E CI APPASSIONA, AMBIENTATA NELLA PICCOLA, E INFINITA, CAPITALE LETTERARIA DELLA SARDEGNA.»

Marcello Fois


“Anne Marie pensò a quanti mutamenti avesse vissuto, e a quanto rapidi fossero stati. Lei, a cui era sempre stato chiesto di essere albero e tenere i piedi per terra come radici, si ritrovava ora foglia al vento, senza una chiara traiettoria ma senza il timore che questo fosse un male, ché se pure la foglia veniva dall’albero allora anche lei ne era parte. Foglia era, e come foglia era volata via; dove, non lo sapeva dire ancora, mentre il terreno spariva alle sue spalle e il treno inseguiva nuovi binari.”


Anne Marie è solo una bambina di quattro anni il giorno in cui, sfuggita alla sorveglianza dei propri cari per pochi istanti, viene aggredita da un cane e salvata da un bambino poco più grande di lei. Da quel momento, la vita di Anne Marie non è più la stessa. L’apprensione negli occhi dei genitori di fronte al più piccolo passo, ogni anelito di libertà sedato sul nascere, nel ricordo di quel giorno infausto. Cresce timorosa Anne Marie, insicura e indecisa, perché è impossibile conoscere sé stessi se la strada che dobbiamo percorrere viene sempre tracciata da qualcun altro. Il giorno in cui incontra nuovamente Elia, però, alla messa della vigilia di Natale del 1933, qualcosa la scuote nel profondo. Quel ragazzo così diverso, il sorriso sghembo a indicarne l’arroganza e una stella sulla mano sinistra per ricordare il giorno in cui l’ha salvata, le entra nel cuore e nella pelle. Ma per lei, figlia di un imprenditore antifascista e di una nobildonna francese, l’amore per quel giovane venuto dal niente, incortecciato nella camicia nera e nel fez e figlio del podestà di Nuoro che col Duce ha fatto la propria fortuna, non è neppure pensabile. La scelta tra il sangue del nome che porta e quello che incendia la sua anima di ragazza è la più difficile della sua vita. Morirà e rinascerà altre due volte Anne Marie, sarà costretta ad andare lontano e a recidere le proprie radici, prima di poter prendere in mano il proprio destino.


COSTO: 15,90   PAG.: 256


LA TRAMA

L’AMORE, LE PAROLE, IL DOLORE, LA PERDITA, LA SPIRITUALITÀ, TANTI SONO I TEMI AFFRONTATI DA DANTE CON PROFONDITÀ ED EFFICACIA RARISSIME. COSÌ COME IL CIELO STELLATO CHE POSSIAMO RIMIRARE FUORI DALLE NOSTRE FINESTRE OGGI CI INCANTA E CI FA ESPRIMERE DESIDERI PUR ESSENDOSI SPENTO CENTINAIA DI ANNI FA, COSÌ QUESTE PAROLE VECCHIE DI 700 ANNI SI RIVOLGONO PROPRIO A NOI CHE OGGI ANDIAMO CERCANDO UNA SCINTILLA DI FELICITÀ.


“Aprite a caso la Divina Commedia e leggete pochi versi. Cercate di capirli con l’aiuto delle note, e rileggeteli finché non siete in grado di recitarli con buona intonazione. Domani mi racconterete cosa avete letto e cosa fantasticato. Parleremo di due cose, quest’anno, con particolare intensità, come Dante e Guido Cavalcanti a Firenze nelle notti stellate. Parleremo quasi solo d’amore. D’amore, e di felicità.”


Il professor Deaglio, insegnante di lettere in un liceo di provincia, ha da sempre una grande passione per Dante. Non si tratta solo del timore reverenziale di un profnei confronti del Vate, né di una fascinazione acquisita col lavoro. Dante gli ha salvato la vita, durante l’adolescenza, gli ha fatto comprendere di non essere l’unico a pietrificarsi di fronte alla donna amata, né di essere poco normale perché considerava la letteratura un rifugio. E, da quel momento, la sua esistenza è stata scandita da letture e riletture per cercare spunti sempre nuovi sul suo modo di concepire il mondo. Ora, quarantenne, autore di un romanzo di successo, ha deciso di provare a condividere ciò che Dante gli ha insegnato, e non si tratta solo delle sublimi parole con cui lo ha strabiliato, ma di veri e propri consigli per raggiungere la felicità, consigli modernissimi ed efficaci. Anche perché è Dante stesso, nella dedica della sua opera più celebre, la Commedia, che Boccaccio eternò come Divina, a dire di voler far dimenticare ai lettori la “miseria della loro condizione” e far raggiungere la beatitudine in hac vita, in questa vita, e non solo in quella eterna di cui narra nelle tre cantiche.


COSTO: 18,90  PAG.: 368


LA TRAMA

«UN ROMANZO SCRITTO MERAVIGLIOSAMENTE, CHE È ALLO STESSO TEMPO UN ATTO DI PROTESTA E UNA DICHIARAZIONE D’AMORE.»

Svenska Dagbladet


«QUESTO ROMANZO RIVELA COSE CHE NESSUN TELEGIORNALE VI DIRÀ MAI SULLA TRAGEDIA IMMANE DELLA SIRIA.»

Landskrona Posten


IN SIRIA ANCHE I GATTI SONO SPARITI. COME LA SPERANZA. MA NON È MAI TROPPO TARDI PER RICOMINCIARE.


«In arabo un gatto ha sette anime. Nella nostra lingua invece ha nove vite. Tu probabilmente hai nove vite e sette anime, perché altrimenti non so come avresti fatto a cavartela finora.»


Una foto scattata per strada, a Homs, in Siria. Le macerie intorno. Due bambini, uno in punta di piedi su una bicicletta scalcinata, l’altra con un gatto randagio stretto al petto. Una ordinaria scena di gioco tra le bombe, in un paese che sta cadendo a pezzi, catturata per caso dall’obiettivo della macchina fotografica. Sami ha sempre avuto la passione della fotografia, e di immagini come queste ne ha fotografate tante. Finché si è reso conto che non era abbastanza. La Siria in cui è cresciuto era un paese come tanti. I bambini andavano a scuola, i gatti giravano furtivi per le strade di campagna, gli amori sbocciavano. Finché la guerra non ha cambiato tutto. È stato allora che Sami ha capito che non voleva avere paura e non voleva accettare quello che stava succedendo in un paese il cui governo trucida i suoi stessi cittadini. Comincia così il suo viaggio di dissidenza, di ribellione, fino all’esilio e alla richiesta di asilo politico in Francia. Ma anche da così lontano Sami porterà sempre nel cuore quel paese in cui un tempo per strada passeggiavano i gatti, come in ogni paese normale.






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