venerdì 11 ottobre 2019

Trame e opinioni: L'imperatrice del deserto. La leggenda della regina di Saba e di re Salomone di Anna Lise Marstrand-Jorgensen

Titolo: L'imperatrice del deserto. La leggenda della regina di Saba e di re Salomone
Autore: Anna Lise Marstrand-Jorgensen
Casa editrice: Sonzogno
Pag.: 490
Costo: 19,50













Makeba. Il suo nome riecheggia nel Corno d'Africa e colma i deserti a sud della penisola arabica; la sua fama annulla le distanze battute dalle carovane e giunge al regno d'Israele. E' la misteriosa e potente regina di Saba, ma prima di diventarlo Makeba è una ragazzina temeraria, insofferente alle tradizioni del villaggio e incurante dei rischi della caccia solitaria e di un estenuante viaggio alla ricerca del padre. Divenuta donna, la sete di conoscenza e l'ambizione politica la spingeranno fino a Gerusalemme, nella raffinata corte di Salomone e nel suo insidioso gineceo di mogli e concubine. Sovrano giusto e uomo percorso dal dubbio, cresciuto all'ombra del padre Davide e nella protezione della madre Betsabea, il re d'Israele subisce il fascino di Makeba, mentre lei è trattenuta dal timore di perdere la sua indipendenza e le sue origini. Sono entrambi potenti e desiderosi di accrescere la propria autorità, ma hanno personalità opposte, diversi sono i popoli su cui regnano le rispettive religioni. Eppure, la possibilità di un futuro per il regno di Saba si cela proprio nella loro appassionata vicenda.


Quando ho acquistato questo libro ero convinta che sarebbe stato molto lungo e sicuramente anche un po' noioso. In effetti è così, ma davanti alla meraviglia delle descrizioni e del racconto, soprattutto quello rivolto al periodo iniziale di Makeba, ho lasciato perdere, perché con dovizia di parole, con minuziosità di dettagli, l'autrice mi ha fatto conoscere una parte della storia antica di cui serbavo solo un labile ricordo.
Diviso in capitoli alternati, L'imperatrice del deserto è un romanzo che racconta lo scorrere della vita di due persone che diventeranno importanti nei secoli a venire, Makeba è una ragazzina con un forte senso di autonomia, tenta in tutti i modi si prevalere su tutti e scegli di compiere atti che la rendono agli occhi di molti diversa. Quando decide di lasciare la sua terra, lo fa con la consapevolezza che il viaggio intrapreso non sarà facile, dovrà patire il freddo, la fame, gli abusi, perché lei è una donna e non sempre riuscirà a nasconderlo.
Ma perché lasciare il porto sicuro di casa?
Alla morte di sua madre, Makeba decide che è giunto il momento di andare a conoscere suo padre, Mosi...
L'altra parte dei capitoli invece narra la storia di Davide, re d'Israele, della sua corte, degli intrighi, delle sobillazioni, narra del suo popolo e del futuro re, Salomone. 
Questi capitoli raccontano di Betsabea, madre di Salomone e moglie di Davide, di come abbia accudito suo marito e suo figlio, ben conscia che sarà lui il futuro re.
La leggenda della regina di Saba e di re Salomone è un romanzo intenso, un racconto narrato inserendo quello che i libri sacri narrano, la Bibbia, il Corano e il Kebra Nagast, antico testo etiope, ci raccontano di due personaggi, Makeba e Salomone, del loro primo incontro, dei doni e dei frutti che ne vengono fuori dalla loro unione.
Essendo un libro molto lungo la narrazione è molto lenta, ma questo perché i passaggi temporali, lo scorrere del tempo non possono essere messi da parte, ciò di cui sono rimasta affascinata sono le descrizioni dei paesaggi, la vita quotidiana iniziale di Makeba, la sopravvivenza del lungo viaggio intrapreso per andare a conoscere suo padre, dall'altra parte mi è piaciuto anche il racconto del gineceo, di come venivano scelte le mogli, la cultura di quel tempo raccontata in modo dettagliato hanno reso il libro un piccolo pezzo da conservare.
Ammetto di non facile lettura, ma io l'ho apprezzato molto!!!


Floriana

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