mercoledì 26 giugno 2019

Rubriche: Tu leggi? Io scelgo! #8


Buongiorno lettori, eccoci di nuovo alle prese con la rubrica mensile del Tu leggi? Io scelgo!, ideata da Chiara del blog, La lettrice sulle nuvole e Rosaria del blog, Niente di personale.
La rubrica che prevede la scelta dopo un sorteggio di un libro dal blog assegnato, per poi leggerlo e recensirlo, mi vede abbinata a quello di Chiara, qui la sua recensione, e ho scelto la Rattato che tanto amo.


Titolo: Andiamo a vedere il giorno
Autore: Sara Rattaro
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 195
Costo: 16,90














Alice è stata una figlia modello e una perfetta sorella maggiore, quella che in famiglia cercava di tenere insieme tutti i pezzi mentre il padre stava per abbandonarli, quella che per prima ha trovato il modo di comunicare con il fratellino, nato privo di udito, e di farlo sentire "normale". Ha pensato agli altri prima che a se stessa, ha seguito le regole prima che il cuore e adesso, di fronte a una passione che ha scardinato tutti i suoi schemi e le sue certezze, si ritrova a mentire, tradire, fuggire.
Ma sua madre, Sandra, non ha alcuna intenzione di lasciarla sola. Su quel volo per Parigi c'è anche lei, e insieme iniziano un viaggio che è un guardarsi negli occhi e affrontare tutti i non detti, a partire da quel vuoto che ha rischiato di inghiottire la loro famiglia tanti anni prima. Alice si illude che, ritrovando la persona che si era insinuata nelle crepe della loro fragilità, possa dare una risposta a tutti i perché che si porta dentro, magari capire ciò che sta accadendo a lei ora, vendicare il passato e punire se stessa.
Le occorreranno chilometri e scoperte inattese, tuttavia, per comprendere che non è da quella ricerca che può trovare conforto. Perché una sola è la verità: la perfezione non esiste, solo l'amore conta, solo l'amore resta. E la sua famiglia, così complicata, così imperfetta, saprà dimostrarle ancora una volta il suo senso più profondo: essere presente, sempre e a ogni costo. Per continuare insieme il cammino, qualunque sia la destinazione.


Ed eccomi ancora una volta alle prese con uno dei romanzi scritti da Sara Rattaro, per chi come me è abituato (è un po' brutta come parola, ma intendo per chi come me legge tutti i suoi romanzi) alla sua scrittura, ai temi che tratta, parte in parte (gioco di parole) preparato o predisposto che una volta cominciato a leggerlo, si staccherà solo a libro terminato, sperando che oltre quella pagina bianca che implica la fine, ci sia invece un altro po' delle sue storie.
E sì, perché vi garantisco che quando entri nel mondo, nelle storie dell'autrice inesorabilmente ne sei catturato e ingoiato in quella trama fatta di contemporaneità, di personaggi che senti quasi vicini, quegli stessi personaggi che voltando il capo potremmo ritrovare alla porta accanto, per la strada, seduti sul tram...
In tutti i libri il tema principale è la quotidianità, è la vita reale vissuta, è quella particella esistenziale che fa di noi ciò che siamo, autori e prestigiatori della nostra vita.

Eravamo una famiglia unita, incollati al nostro nucleo, attratti da una forza centripeta.
Uno sull'altro.
Ma in quel magma fluido avevamo sommerso tutto, anche quello che non ci eravamo mai detti.

Alice è la protagonista del romanzo, Andiamo a vedere il giorno, ma il libro parla della famiglia, nella sua unicità, parla di quella famiglia che si costruisce un proprio mondo, unita ma allo stesso tempo lontana, una famiglia che conosce le precarietà della vita, che vive il senso dell'unità ma che anch'essa cade vittima della vita stessa.
E così le paure di Alice a un certo punto diventano realtà.

Il tradimento è come una formula matematica.
Rappresenta in modo conciso e inequivocabile una relazione quantitativa e si basa sull'assioma inconfutabile che la fedeltà sia un sistema numerico binario.
O c'è o non c'è.


E così quello che più si è temuto, è arrivato, il tradimento, la brutta bestia del quieto vivere, e nel vissuto di Alice, lei stessa si fa portavoce di come si arrivi a tanto, del come ci si è arrivati, del perché lo si è fatto e pensa e torna indietro ai ricordi, di quel padre che per primo ha commesso il tradimento e di come la sua famiglia sia stata capace di andare avanti, ma sarà vero?
Nel lungo viaggio, Alice e Sandra, sua madre, che caparbiamente ha scelto di seguire sua figlia, scopriamo il rapporto genitoriale, quel rapporto congelato nel tempo da paure del dire o no quello che si conosce, o reprimere pur di vivere una labile serenità.
Ma Alice ha bisogno, ne ha bisogno come l'aria che respira di sapere, capire se ciò che ha fatto è una conseguenza, un dolore che si porta dentro o è solo un bizzarro caso del destino?
E alla fine dovrà scegliere, dovrà scendere a compromessi con una realtà che l'ha travolta, trovandosi sola a combattere con un fantasma, il passato, per poter ricucire quelle ferite che solo con l'amore, quello filiare, quello familiare, quello "sanguigno" possono dare.

Non ci sono dubbi al riguardo, sapevo a cosa sarei andata incontro e ancora una volta mi sono ritrovata con il fiato corto perché troppo in fretta l'ho terminato, perché troppo in fretta avrei dovuto mettere in ordine le parole che mi frullavano per la testa, per non perderne neanche una.
Andiamo a vedere il giorno parla della caducità del tempo, di come le cose belle non durano per sempre, che i sorrisi non sempre sono reali ma di una cosa si è certi, l'amore, oltre quello non c'è più nulla, solo l'amore, quello vero, quello vissuto, quello intenso ricuce i buchi del cuore.


Floriana


Questo è il calendario di tutte le recensioni pubblicate e da pubblicare, buona lettura!!!



15 commenti:

  1. Che belle parole, anche io ho amato molto questo libro

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  2. Purtroppo non ho letto ancora nulla di quest'autrice, mi dispiace tantissimo, dovrò assolutamente rimediare.

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    1. Ciao Silvia, cerca di leggerne almeno uno e poi mi dirai

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  3. questo mi manca. però capisco ciò che vuoi dire, la rattaro ha una capacità innata di farti attaccare alle pagine senza riuscire a mettere giù il libro

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    1. Ogni suo libro è un libro a sé ma una volta cominciato non riesci a staccartene e poi lei è brava

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  4. A me invece la scrittura della Rattaro non piace...

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    1. Peccato, ma come spesso scrivo e dico non tutto può piacere a tutti, la lettura è soggettiva e non è detto che ciò che piace a me debba piacere a un altro, è il bello della diversità!!!

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  5. Non ho mai letto nulla di questa autrice, la tua recensione prende molto e fa venir voglia di prendere questo romanzo e leggerlo tutto d’un fiato.

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    1. Se non hai letto nulla, te la consiglio, dalle una possibilità, io finora ho apprezzato tutto della Rattaro

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  6. Mi sa che alla Rattaro un giorno darò una seconda possibilità :)

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  7. Prima o poi leggeró qualcosa di questa scrittrice!

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  8. Adoro la Rattaro, di lei sto cercando di recuperare lentamente tutto. Lentamente perché voglio sempre averne da parte almeno uno, da leggere nei momenti del bisogno!!

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