venerdì 12 aprile 2019

Rubriche: Cosa segnalo oggi? #11

Titolo: Dietro lo sportello (Un diavolo per capello)
Autore: Candy Cos
Casa editrice:  Pav Edizioni
Pag.: 154















SINOSSI:
Il 7 novembre 2011 inizia la mia avventura al CUP. Ancora oggi non mi capacito della fortuna avuta. Avevo messo un'inserzione su un sito per la ricerca del lavoro ed ero stata contattata dell'agenzia che all'epoca si occupava delle assunzioni. Contratto di tre mesi, non molto, con poche prospettive dal momento che non era chiaro a chi dovesse andare l'appalto... A ogni modo, rinnovo dietro rinnovo, ricorso dopo ricorso, FINALMENTE arriva il tanto desiderato contratto a tempo indeterminato. Il lavoro è di quelli seri, avendo spesso a che fare con la malattia e la sofferenza, ma il mio carattere allegro, poco incline all'accettazione, ha saputo cogliere il lato divertente di ogni situazione. Alcune parti sembreranno barzellette, ma sono vere! Chiaramente nel libro non faccio nomi e non menziono l'ospedale. Ogni riferimento è puramente casuale, tuttavia se qualcuno si "ritrovasse" in qualche descrizione, si faccia un esame di coscienza...
NOTE AUTORE:
Dietro lo pseudonimo di Candy Cos si cela un’appassionata lettrice di romanzi rosa che, delusa da alcuni libri, si è prefissa la sfida della scrittura, riproponendosi di narrare le storie che le sarebbe piaciuto leggere. Dopo aver rotto il ghiaccio auto-pubblicando il suo primo libro, ha proseguito la carriera di scrittrice portando a termine altri tre romanzi editi da una nota casa editrice.
“Dietro lo sportello (un diavolo per capello)” è una raccolta che si è praticamente scritta da sola. Su consiglio di alcune amiche, divertite dalle sue “avventure” sul posto di lavoro, l’autrice ha messo insieme i tanti post pubblicati nel corso degli anni in un noto social network, realizzando così buona parte dell’opera.

BREVE ESTRATTO:
11 giugno 2018
Ogni tanto capita che arrivi allo sportello qualche bel ragassuolo... Oggi addirittura tre, uno meglio dell'altro... Beh… Più o meno...
Il primo, indubbiamente un bellissimo ragazzo (forse un po’ troppo tatuato per i miei gusti, ma si tratta di parere soggettivo), non faceva altro che grattarsi. Sembrava di osservare uno di quegli scimpanzé che si vedono nei documentari. Mancava solo che arrivasse la sua compagna ad aiutarlo a spulciarsi. Risultato: appena se n'è andato, mi sono assentata per andare a lavarmi le mani...
Il secondo non riusciva a tenere le mani a posto. O meglio, un posto dove metterle lo aveva trovato... in basso... avete capito, vero? Ecco! Ogni due parole sentiva la necessità di darsi una palpata... mah... vabbè... Io, nel dubbio, ho fatto un'altra toccata e fuga in bagno.
Il terzo, dopo avergli fatto la prenotazione per una visita, mi ha chiesto se di solito sono puntuali.
Gli ho risposto di non averne idea, di tenere comunque conto di eventuali ritardi dovuti alle emergenze.
Mi ha messo al corrente di essere tenuto a comunicare gli orari esatti dei suoi spostamenti essendo lui agli arresti domiciliari…
E poi qualcuno si chiede perché molte donne preferiscano restare single…

2 commenti:

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