giovedì 7 febbraio 2019

Trame e opinioni: Il gatto che regalava il buonumore di Rachel Wells

Titolo: Il gatto che regalava il buonumore
Autore: Rachel Wells
Casa editrice: Garzanti
Pag.: 333
Costo: 16,90
















Da quando si è trasferito in Edgar Road, il gatto Alfie non conosce altro posto che possa chiamare casa. Solo qui si sente a proprio agio: passeggia indisturbato nei giardini delle villette e colleziona coccole dai vicini affettuosi. Ormai è uno di famiglia. Perché Alfie non è un gatto come gli altri. Gli basta un attimo per leggere nel cuore degli uomini e aiutarli a ritrovare la serenità. Adesso poi non è più solo. Al suo fianco c'è George, un cucciolo cui rivolge tutta la sua attenzione. Ma Alfie sa che non bisogna mai abbassare la guardia e non tarda a fiutare che qualcosa non va tra gli abitanti del quartiere. Jonathan non sa se adottare un figlio per paura di fare un torto alla primogenita Summer. La timida Polly si preoccupa troppo per il marito, rimasto all'improvviso senza lavoro e costretto a fare il «mammo». E la bella Tasha ha smesso di sorridere dopo che il fidanzato l'ha lasciata senza spiegazioni. Non c'è un minuto da perdere. Alfie deve intervenire subito se vuole insegnare ai suoi amici come ritrovare la gioia che la vita ci offre ogni giorno. Perché solamente lui sa trasformare un problema in un'opportunità e una ferita del cuore in una nuova occasione d'amore. Perché con la sua sensibilità Alfie può arrivare a toccare le corde giuste e far vibrare la felicità anche quando i problemi sembrano non avere soluzione.



Il gatto che regalava il buonumore è il terzo appuntamento della serie Alfie. Protagonista assoluto del racconto è il gatto Alfie, un gatto un po’ speciale.
Come nei precedenti appuntamenti, tutta la storia è incentrata sulle dinamiche che Alfie instaura con i suoi amici umani; in questo caso il gatto è “condiviso” da ben quattro famiglie. Alfie infatti si definisce un gatto dei portoni, proprio perché stringe legami affettivi con diversi nuclei familiari. Facciamo chiarezza, perché effettivamente non è facile destreggiarsi fra tutti gli intrecci. La prima famiglia di Alfie è composta da Jonathan e Claire, con la loro figlioletta Summer. Ci sono poi Matt e Polly con i loro due figli Henry e Martha, quindi troviamo la famiglia polacca composta da Thomasz e Franceska con i loro figli Alesky e Thomasz piccolo. Tutti loro sono stati protagonisti degli episodi precedenti. In questo si aggiunge anche Tasha con il figlioletto Elijah.
La particolarità di questo racconto è che tutto ruota intorno al gatto ed è osservato dal punto di vista di Alfie, che racconta in prima persona le sue avventure. Ogni volume ha il suo tema centrale: questa volta il filo conduttore di tutto è il “legame familiare”, quel collante speciale che tiene unite le famiglie. Alfie si è dovuto separare dal suo amore Palla di Neve; Claire è preoccupata per la tristezza che il gatto manifesta e decide di prendere un gattino, George. L’iniziale ritrosia di Alfie è subito superata dall’affetto che egli prova per il cucciolo e così Alfie “adotta” il piccolino. Ad aiutarlo c’è prima di tutto la sua amica gatta Tigre e tutta la banda dei gatti del vicinato.
Molti sono i temi che vengono trattati: la separazione, l’adozione, le crisi per il lavoro sia quando ce ne è troppo sia quando non ce n'è. Tutto però si può superare con l’aiuto degli amici…

«Siamo amici e gli amici restano uniti qualsiasi cosa accada.»

Infatti i gatti collaborano e si sostengono, esattamente come le famiglie di Alfie.
Il tema predominante è “il mestiere del genitore”. Alfie si trova all’improvviso responsabile di un cucciolo. Tasha deve fare i conti con la separazione dal compagno e quindi con la riorganizzazione del proprio stile di vita per il bene di Elijah. Franceska deve pensare al benessere dei propri figli, che non vedono quasi mai il loro padre, sempre impegnato con i ristoranti che gestisce, e Matt si ritrova a fare il casalingo dopo aver perso il lavoro. Le vicende delle quattro famiglie sono piccole crisi che il gatto Alfie intende far loro affrontare e superare. Per raggiungere il suo scopo fa di tutto e soprattutto mostra loro quanto sia importante il ruolo di genitore. Alfie cerca di far capire ai suoi umani quanto sia importante l’amore sotto tutte le sue forme.

Non ci sono regole nell’amore, ci si prende cura gli uni degli altri.

La storia è molto carina, scritta benissimo, con uno stile fluido e scorrevole. I capitoli sono brevi e questo invoglia ad andare avanti nella lettura. Purtroppo, però, questa volta la storia è un po’ noiosa, a volte ripetitiva. A me Alfie piace moltissimo e mi piace leggere le storie attraverso i suoi occhi (forse perché amo molto i gatti), ma in questa occasione ho avvertito un po’ di noia. Per quanto i temi siano profondi e ben affrontati, non sono stata totalmente coinvolta dalle vicende.
Sicuramente è un bel libro da leggere, soprattutto se si amano i gatti.

#1 Il gatto che aggiustava i cuori - recensione
#3 Il gatto che regalava il buonumore
#4 Il gatto che donava allegria


Manuela

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