Autore: Viviana Leo
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 251
Costo: 5,90 cartaceo
Lucy è una ragazza insicura, cicciottella e piena di complessi.
Una sera, uscita da una discoteca, entra per gioco nello studio di un mago insieme alla sua migliore amica. Ed è così che l'incantesimo ha inizio...
La mattina dopo Lucy si ritrova a letto con Steven Darrin, attore famoso e bellissimo, di cui lei è una grande fan. Lui è spaesato: come è finito lì? E cos'è quel filo rosso che li lega e resiste a qualsiasi tentativo di essere tagliato? Liberarsi è impossibile, anche stando alle parole del mago. E così, intrappolati da quel filo che solo loro vedono, i due partono per New York, dove Steven sta girando un film. Per una star del cinema come lui, portarsi sempre appresso una ragazza è una vera tortura, ma pian piano il bell'attore si accorge che Lucy è diversa dalle donne a cui è abituato: non è attenta al trucco e all'abbigliamento, non è ossessionata dalla linea...
Che ci sia qualcosa in quella ragazza dalle curve morbide, capace di attrarlo?
Ditemi che non vi è mai capitato di desiderare un attore o un cantante, tanto da sperare di trovarvelo, forse non nel vostro letto, ma magari giù al portone o dietro la porta di casa?
A me è successo, come è successo di andare da una cartomante per farmi predire il futuro. Ecco l'ho detto, ora, dirvi che magari non ci credevo è una cavolata, perché altrimenti cosa ci sono andata a fare?
Questo romanzo è il romanzo delle seconde possibilità, quello che dai a un autore quando sei convinto che bisogna dargliela, perché ti piace come scrive e che magari nel precedente romanzo non ti ha completmente convinta.
Infatti, Questo piccolo grande errore a me è piaciuto...
E' stato divertente e paradossale vedere la povera Lucy, sconvolta, svegliarsi per ritrovarsi accanto il suo beniamino, per non parlare del bell'imbusto Steven.
Due personalità sostanzialmente opposte, se pensiamo che uno è un divo del cinema, mentre l'altra non è altro che una commessa in un supermercato, eppure secondo me si compensano a meraviglia, perchè hanno due caratteri completamente diversi, opinioni sempre contrastanti che però sono alla base di un'amicizia prima e una conoscenza più intensa dopo.
Lucy è fantastica, sarà che soffre di un complesso di inferiorità nei confronti della sua amica più magra, più bella con un corpo fantastico, ma porca miseria (lasciatemelo dire) quando si tratta di mangiare non guarda in faccia a nessuno, comprese le stecche da biliardo che la circondano quando è costretta a stare a stretto contatto con Steven.
Quel filo rosso che li lega, non può essere spezzato, il mago l'ha detto, solo loro due potranno farlo, ma come?
Steven, invece, ha mostrato i due caratteri che lo contraddistinguono, quello finto dell'attore, che crede di essere il migliore, no anzi, è il migliore, bello, con un corpo favoloso, e il carattere più introspettivo che nessuno può vedere, solo in pochi e con Lucy scopre che oltre il cinema, oltre i flash dei giornalisti c'è ben altro, una onestà, una freschezza che a lui mancava da troppo tempo e che con quella ragazza che sembrava essere solo una palla al piede rivuole a tutti a costi, senza rendersene pienamente conto finché non comincia a guardarla con occhi diversi.
E' stato uno spasso immaginarli insieme, mi sono divertita a leggere questo romanzo, è stato di una leggerezza ma allo stesso tempo di una verdicità in molti aspetti che mi hanno convinta a terminarlo velocemente.
Ve lo consiglio perché è un libro scorrevole, con discorsi che filano lisci come l'olio, con descrizioni interessanti e bisticci alquanto passionali.
Floriana
Nessun commento:
Posta un commento