Autore: Kerry Lonsdale
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: 265
Costo: 18,00
Trama
Due mesi prima di sposarsi, James Donato scompare in mare, in Messico, impegnato nelle ricerche di suo fratello Phil, invischiato in traffici illettici. Sei anni più tardi, lo stesso uomo dato per disperso riemerge dal suo stato di fuga dissociativa in cui era piombato quel maledetto giorno, per ritrovarsi protagonista di un'altra vita, con un nuovo lavoro e un nuovo nome. Vedovo e padre di due figli, vive a Oaxaca insieme a sua cognata Natalya, un'ex surfista professionista, con cui ha condiviso gli anni più bui. Di colpo le due esistenze parallele collidono e torna vivido il ricordo di Aimee, il suo grande amore, e con esso l'esigenza di ritrovarla. Ma anche Aimee si è rifatta una vita, si è sposata e ha avuto un bambino. A James rimangono i suoi due figli e Natalya, l'unica persona su cui può contare, soprattutto ora che suo fratello Phil, appena uscito di prigione, è disposto a tutto pur di impedire che James riveli quello che ha visto in Messico, quel lontano giorno di sei anni prima...
Il mio commento
Quei sogni stimolavano un mix di emozioni primordiali:
gioia, tristezza, rabbia, paura;
ma solo la paura non scompariva quando mi svegliavo di colpo, ansimante.
La paura mi rimaneva addosso a lungo dopo essermi svegliato madido di sudore,
tra le lenzuola umide aggrovigliate alle caviglie.
Si possono amare contemporaneamente due persone?
Può la mente realmente dissociarsi a tal punto da creare due situazioni familiari così distanti fra loro?
Facendo un passo indietro, perché d'obbligo in questo romanzo, In ogni cosa a cui teniamo, primo romanzo di Kerry Lonsdale, la protagonista è Aimee, una giovane donna pronta al matrimonio, finché non scopre che il suo fidanzato è morto. Qui abbiamo solo i punti di vista di lei, della sofferneza, del viaggio fino in Messico quando scopre che il suo amato James è ancora vivo, e la bruciante realtà che le si pone davanti non è certamente quella che ci si aspetta. Tutto il primo romanzo fa presupporre che prima o poi conosceremo anche il punto di vista di James, lo senti pagina dopo pagina, arrivando alla fine cercando di capire cosa ci sia realmente dietro tutta questa storia.
Quindi l'attesa del secondo romanzo, la voglia di scoprire il POV di James è diventato per me importante, non volendo esagerare anche esistenziale, perché mi aspettavo molto da questo, perché volevo quel finale che però non è arrivato, ma non per questo meno bello, meno intenso.
Scritto su due registri temporali in Le cose da dimenticare, come detto prima, è James/Carlos a parlare, a farsi conoscere, e impariamo a osservare gli aspetti di una mente particolarmente provata, dalle scoperte che sopraggiungono nell'arco di sei anni.
I due scarti temporali ci raccontano il dopo Aimee, quando Carlos deve fare i conti con una nuova realtà, una nuova famiglia, la scelta di lasciarla andare, perché nonostante tutto, lui non è James. E poi l'oggi, quando il Carlos scompare svegliandosi una mattina lasciando il posto a un James disorientato è dire poco. Una realtà che gli sbatte in faccia volti che lui non riconosce, parole che non comprende scoprendo di aver vissuto una vita fatta di bugie e verità che si incastravano a meraviglia.
Ma cosa vorrà il James tornato "dall'aldilà"? Naturalmente la donna che ha lasciato in California, Aimee che nel frattempo si è rifatta una vita con Ian...
Avvertire di nuovo il suo odore è un pugno allo stomaco:
gelsomino e arancio, il profumo tipico di Aimee.
Molto più potente dei ricordi.
Molto più potente dei ricordi.
In questo romanzo ho trovato tutto il dolore di una ricerca spasmodica di James di voler in tutti modi far coincidere il Carlos che oramai non c'è più, inoltre, ci sono vari momenti in cui si inseriscono i ricordi di un James piccolo, adolescente, insieme con i fratelli Thomas e Phil, episodi che collimano con i ricordi di oggi.
La Lonsdale ha scritto un romanzo intrecciando le varie fasi della vita del protagonista, senza lasciar spazio di pensiero, ha incastrato ogni singolo evento creandone altri, collegandoli l'uno all'altro perché alla fine come spesso si dice i nodi prima o poi vengono al pettine ed è ciò che accadrà alla fine.
Una cosa mi ha lasciata con l'amaro in bocca, intanto il finale, ho sperato con tutta me stessa che potesse esserci un seguito nella storia di Aimee e James, per il loro modo di fare, di rifiutarsi ma allo stesso tempo di cercarsi, sicuramente Natalya la ritengo la scelta giusta per lui e per i suoi figli, ma la vedo più come una soluzione in estremo, di ripiego, come se non si potesse fare a meno. Una domanda mi sorge proprio sul finale, che non riesco a capire se sia completamente chiuso...
Bello, intenso, travolgente, una storia che lascia il segno, un cuore spezzato in due, fra i ricordi di un amore perduto e la memoria di gioie che non ritorneranno, James/Carlos giorno dopo giorno costruisce il suo futuro, attraverso un presente che gli si para davanti e un passato che non ricorda.
Ogni cosa a cui teniamo - recensione
Le cose da dimenticare
Il cuore di James crolla a terra.
Lo sta uccidendo.
Nel profondo del cuore sa che non potranno mai più stare insieme,
ma sentirlo dalla sua voce lo lascia senza fiato.
Ogni cosa a cui teniamo - recensione
Le cose da dimenticare
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