Autore: Vivien Shotwell
Casa editrice: Rizzoli
Pag.: 333
Costo: 18,00
Trama
Giovane, bella e dotata di una voce purissima: Anna ha tutte le carte in regola per diventare una soprano acclamata sulla scena operistica di fine Settecento. Dopo un lungo apprendistato con un misterioso castrato in esilio a Londra, la cantante parte per l'Italia dove a soli sedici anni si trova catapultata nell'intossicante mondo dei teatri, della nobiltà e della mondanità. La fama e il successo non tardano ad arrivare tanto che viene invitata dallo stesso imperatore a esibirsi a Vienna, la città della musica. Proprio durante una festa a corte la ragazza incontra Mozart, un giovane pianista virtuoso e un compositore dall'incredibile genio. Fin da subito tra i due nasce un rapporto speciale, entrambi sono brillanti e talentuosi, ma entrambi sono anche sposati. Man mano che la fama di Anna cresce la sua vita personale si disfa, pezzo dopo pezzo, e proprio quando lei crede di non essere più in grado di rialzarsi, Mozart corre in suo aiuto. La travolgente storia d'amore che li cattura infiammerà anche la loro arte. Lei diventa la sua musa ispiratrice, e lui scrive per lei alcune delle sue arie più belle. La loro sarà una passione destinata a vivere per sempre tra le note di alcune delle più belle composizioni del grande Maestro.
Il commento di Iaia
Il libro è un pezzo di vita del grande musicista, gli ultimi
dieci anni, ma è anche principalmente la storia della soprano Anna Storace,
detta Nancy, da quando aveva circa 10 anni fino ai 30.
Anna aveva una voce che incantava qualsiasi persona che
potesse ascoltarla e lo stesso Mozart ne era ammaliato. Nel libro si racconta
che tra i due ci sia stato un grande amore, ma non c'è alcuna prova, di sicuro
c'era un grande affetto e altissima stima reciproca per il lavoro che
svolgevano.
L'esistenza della cantante nonostante la giovane età è stata
molto difficile, ma per fortuna la musica è sempre riuscita a farle superare i
periodi tragici e tristi.
Leggendo questo romanzo mi è venuto d'istinto fare un
confronto tra il Mozart della Shotwell e il film Amadeus diretto da Milos
Forman. Il film, per quello che ricordo, presentava un Mozart molto godereccio
mentre nel romanzo questo lato è quasi inesistente. Nel film sembrava che
Amadeus fosse attaccato alla famiglia in modo minimale, mentre nel libro il
Maestro era molto affezionato alla moglie e al figlio. Non so quale sia la
realtà, anche perché parlare di personaggi storici molto importanti a volte si
distorce quello che effettivamente era la loro vita. Comunque vedere anche un
punto di vista diverso può arricchire e far conoscere i grandi che ci hanno
preceduto.
E' stata una buona lettura, e leggendo i ringraziamenti ho
notato che l'autrice ha messo in evidenza la verità provata e quella romanzata.
Se vi piace la biografia, questo è certo un romanzo che
potrà accontentare chi ama questo genere.
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