domenica 3 luglio 2016

Trame e opinioni: La moglie bugiarda di Susan Crawford

Titolo: La moglie bugiarda
Autore: Susan Crawford
Casa editrice: Piemme Eidtore
Pag.: 309
Costo: 18,50














Trama
Dana Catrell pensava di sapere tutto della sua vicina Celia: nel quartiere elegante dove vivono, nella sonnolenta provincia americana, sembrano non esserci segreti e tutti conoscono tutti. Fino al giorno in cui Celia viene trovata morta in casa sua, uccisa con un vaso molto pesante. Lo stesso giorno in cui Dana ha passato l'intero pomeriggio a casa della povera Celia, bevendo decisamente un po' troppo. Celia doveva confidarle un segreto, per questo l'aveva chiamata. Un segreto che ora Dana, per colpa dell'alcol e degli psicofarmaci di cui spesso fa uso per tenere a bada l'ansia, non riesce a ricordare. Ma quando il detective Jack Moss comincia a indagare, quella memoria che non torna diventerà la cosa più importante, se Dana non vuole essere la sospettata numero uno. Peccato che suo marito Peter non l'aiuti affatto: specie quando Dana trova nel suo telefono un numero registrato come "C.", che risponde alla segreteria telefonica di Celia... Incerta se credere alla propria, inaffidabile mente, al suo istinto, o ai sospetti che si fanno strada dentro di lei, Dana cercherà di ritrovare la verità di quel pomeriggio, e quel segreto che Celia doveva confidarle: sapendo che ciò che scoprirà potrebbe rovinare per sempre la sua vita. E il suo matrimonio.


Il commento di Iaia

Dana, sposata con Peter, è una donna che ha dei problemi comportamentali. 
E' affetta da bipolarismo e, quando attraversa una fase critica questa malattia si fa più forte. Una sua vicina di casa, Celia, è stata uccisa e quindi si stanno svolgendo le indagini. Queste sono molto complesse e l'ispettore di polizia, Jack Moss, a cui è affidato il caso si trova a dover sbrogliare una matassa parecchio aggrovigliata. Dana stessa, pensa di essere l'assassina, perché del pomeriggio trascorso con Celia non ricorda nulla, primo perché, la sua malattia sta facendo capolino e poi perché, quel pomeriggio si era ubriacata con l'amica.
Comunque tutti i tasselli vanno a posto e, devo dire la verità, non ho sospettato di lui/lei se non verso la fine, quando sono cominciati a sorgermi i primi dubbi e anche perché il/la assassino/a mi era antipatico/a.
Scusatemi se uso questo modo di esprimermi, ma la barra è necessaria in quanto non vorrei mai influenzare la vostra scoperta nel caso leggiate questo thriller.
Sono sicura che registi come Alfred Hitchcok o George Cukor ne avrebbero fatto un ottimo film.
In alcuni momenti mi è venuto in mente il giallo, Angoscia, con Ingrid Bergman, Charles Boyer e Joseph Cotten, solo perché alcune cose del libro me lo hanno ricordato.
Scritto bene, si legge con facilità ed essendo un giallo è chiaro che si vuol conoscere la fine velocemente. Durante la lettura ci sono indizi che ti portano a pensare a chi può essere il/la colpevole e Jack Moss si muove tenendo i vari personaggi sempre sulla corda. Poi con la sua caparbietà ed esperienza individua chi ha compiuto il delitto.
Lo consiglio, se vi piace il genere, perché è un buon thriller. Non ho dato il massimo punteggio perché avrei gradito conoscere più a fondo alcuni attori.

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