lunedì 21 dicembre 2015

Recensione: Natale sotto la neve di Karen Swan

Titolo: Natale sotto la neve
Autore: Karen Swan
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 383
Costo: 2,99 ebook, 9,90 cartaceo


Trama: La neve cade copiosa su Londra e il Natale è alle porte, eppure Allegra Fisher quasi non se ne accorge: sta cercando di chiudere il più grande affare della sua vita e non può permettersi alcun tipo di distrazione. Sul volo per Zurigo, dove ha in programma un importante appuntamento d'affari, incontra Sam Kemp, un affascinante sconosciuto, ma nemmeno allora perde di vista il suo obiettivo primario: concludere un accordo da centinaia di migliaia di sterline. Quando però se lo ritrova davanti come concorrente all'incontro di lavoro, la faccenda si complica notevolmente... Allegra, tuttavia, è abituata a nascondere le emozioni, e solo sua sorella Isobel sa il perché: c'è un oscuro segreto nel suo passato... E nella splendida cornice di Zermatt, sulle Alpi svizzere, le due sorelle saranno improvvisamente costrette a fare i conti con i misteri custoditi dalla loro famiglia e rimasti sepolti sotto la neve per molti anni.

Doppia recensione

Chiara


Allegra è una donna che vive unicamente per il lavoro. In un campo prevalentemente maschile, la finanza, vuole dimostrare al mondo che anche una donna può riuscirci. E per farlo usa ogni energia allo scopo. Sacrificando tutto, famiglia, affetti, amore, amicizie. L’arrivo di Sam e una telefonata dalla Svizzera mineranno le sue basi e le sue convinzioni.

Quella era l’unica via che conosceva, l’unica case, l’unico amante che aveva. 
Si staccò dalla finestra e tornò alla scrivania, volgendo la schiena al resto del mondo.

Questo libro ha una trama molto carina, adatta a questo periodo dell’anno. Circondati dalle montagne svizzere, avvolti in questa atmosfera natalizia, ricorda ciò che è veramente importante per tutti, la famiglia, gli affetti, le persone che ci vogliono bene nonostante tutti i nostri difetti. Ha poi nel suo interno un “giallo” da risolvere che rende più viva la storia.
Nonostante questo ho faticato molto a leggerlo e alla fine non sono rimasta soddisfatta.
La ragione principale è proprio la protagonista, Allegra...


...con due incredibili occhi a mandorla scuri come cioccolato che nascondevano provvidenzialmente i suoi sentimenti, e zigomi alti e marcati che non erano mai stati segnati da fossette o da rossore. 
Il taglio di Allegra era corto e adeguato, come lei. Di lunghezza a malapena sufficiente per definirlo un caschetto, si piegava appena sotto i lobi delle orecchie, mettendo in mostra un collo snello che Allegra non si era mai fermata a notare e una linea decisa del mento che viene solo dopo anni di riunioni stressanti e di denti arrotati nel sonno.






L’autrice ha definito bene questo personaggio, ma come tutti quelli che aspirano alla perfezione, io non riesco a farmeli piacere. Quando anche i difetti sono visti come virtù mi viene il prurito, non li sopporto. E’ troppo esigente, giustifica troppo alcuni e per niente invece altri, giudica tutti dall’alto in basso. Ho avuto l’impressione di una persona fragile che compensa le sue mancanze criticando tutti gli altri.

Sorridere significava non essere presa sul serio. 
Perciò Allegra non sorrideva spesso.

Anche l’altro protagonista non mi ha conquistata, anche se non mi è stato così insopportabile.



L’uomo era persino più attraente di quanto facesse supporre il suo profilo 
– occhi azzurri e penetranti, la mandibola squadrata a indicare fierezza e determinazione – 
e, con suo grande orrore, Allegra si trovò a lisciare pieghe inesistenti dai suoi pantaloni stretti blu navy.










Ho trovato questo personaggio troppo piatto, troppo buono. Il fatto poi che è bellissimo e che questo viene ripetuto molte volte non ha migliorato il mio giudizio. Poteva essere sviluppato meglio, è stato messo in ombra da Allegra.
Nel libro ci sono molti personaggi secondari, tutti ben descritti. Quello che mi è piaciuto di più è Isobel, la sorella di Allegra, che porta un po’ di brio nel racconto.
L’ambientazione mi è piaciuta moltissimo, Zermatt deve essere un posto da sogno, adattissimo a questi giorni di festa. Mi sembrava di essere sulla neve con loro.



Per i miei gusti però le descrizioni sono state eccessive, io dopo un po’ mi annoio, ma credo sia proprio lo stile dell’autrice, perché si è dilungata molto anche per l’abbigliamento, le case ecc. Troppe descrizioni hanno appesantito la lettura.
E’ il libro ideale per immergersi nell’atmosfera natalizia, io mi aspettavo che la storia d’amore fosse più accentuata, non sono riuscita ad apprezzare in pieno il modo di scrivere dell’autrice.

Iaia



La trama mi ha attirato molto e posso dire che rispecchia bene la vicenda... ma...
Vorrei soffermarmi un momento sul carattere della protagonista, Allegra Fischer.
Sin dall'inizio questa donna appare come una persona che dedica le sue giornate agli affari. E' ambiziosa, preparata, sa tenere testa agli uomini che la circondano. Non è facile, ma sa dimostrare, con le sue capacità, che non è necessario essere un uomo per lavorare in quell'ambiente. E' una dirigente di una importante società finanziaria riconosciuta a livello internazionale e per una questione di principio si licenzia per non cedere a una sollecitazione proveniente dal suo capo che l'ha umiliata e che l'ha messa in diretta concorrenza con un altro dirigente, Sam Kemp, appena entrato nella grande ditta.
Ora, da donna così efficiente, conosciamo l'Allegra familiare, ha un rapporto con la sorella Isobelle molto profondo e sembra un'altra persona, anche se conserva sempre i suoi tratti pragmatici.
Sembrano due realtà opposte, ma la donna che lavora e la donna che ama la sua famiglia si alternano lasciando il lettore incerto sulla diversità così evidente.
In questa storia c'è un mistero che riguarda la famiglia Fischer, e per una serie di circostanze Allegra e Isobelle scaveranno nel passato e porteranno alla luce le verità che sconvolgeranno un po' le loro esistenze. Poi c'è anche da risolvere un nodo nell'ambiente di lavoro della protagonista visto che il suo ex capo ha cercato di coinvolgerla, in una faccenda finanziaria e lucrosa in maniera subdola e molto pericolosa. In tutto questo si muovono altri personaggi, che consapevolmente o meno, ruotano intorno ad Allegra e Sam.
I due protagonisti si amano, ma lei non si fida e non si abbandona, anzi... 
A questo punto si potrebbe pensare che questo romanzo abbia tante peculiarità che potrebbero avvincere chi ama il romanticismo, ma ce n'è ben poco: il mistero, ma non è ben raccontato, l'accenno all'amore tra due gay osteggiato al massimo dai genitori di uno dei due, ma non è approfondito e così via. Sono stati toccati molti argomenti importanti, ma le spiegazioni trovate, anche se in parte hanno ben collocato i pezzetti del puzzle, non mi hanno pienamente soddisfatta. Alcune vicende sono state scritte con dovizia di particolari non necessari, si è dato molto peso ad alcune cose che io ho considerato non indispensabili e a volte avrei girato una pagina senza leggerla. Forse questo mio non entusiasmo nasce dal fatto che quando c'è un po' di "arcano", desidero una spiegazione dettagliata e se non la trovo resto un po' delusa. Ma questo è un mio "difetto" e questa è solo la mia opinione.



2 commenti:

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