Autore: Susan Elizabeth Phillips
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: 400
Costo: 4,99 ebook, 14,90 cartaceo (in uscita, giovedì 26 novembre)
Trama
Isabel Favor, guru americana dell'auto-aiuto, ha costruito un impero... finché un commercialista senza scrupoli non lo fa crollare. In un attimo Isabel perde reputazione, ricchezza e fidanzato: lei che ha sempre risolto i problemi degli altri, scopre di non avere soluzioni per sé. Così, con l'animo a pezzi, parte per l'Italia alla ricerca di un po' di serenità. Lorenzo Gage si guadagna da vivere uccidendo la gente... sul set! Bello e talentuoso, è il sogno proibito di ogni donna, ma quando decide di fare un viaggio in Italia sente che nella sua vita manca qualcosa. Finché non vede Isabel sorseggiare un bicchiere di vino al tavolino di un bar. A un bravo ragazzo forse non verrebbe in mente di sedurre una donna dall'aspetto tanto composto... ma per Lorenzo diventa una sfida. Isabel però ha altro a cui pensare: deve rimettere insieme i pezzi della sua vita, e le sembra difficile anche al riparo tra le mura di pietra di un casale toscano... soprattutto se quell'uomo che ha rifiutato non la lascerà in pace!
e mezzo
Commento di Chiara
Io adoro quest’autrice, per questo avevo aspettative
veramente alte e, per questo motivo forse sono stata delusa da questo libro, che
non è brutto, ma non è nemmeno all’altezza degli altri.
Relazioni sane.
Realizzazione professionale.
Responsabilità finanziaria.
Devozione spirituale.
Tutti i Quattro Pilastri di una vita appagante le erano crollati
addosso.
Isabel è una donna programmata. Ha avuto un’infanzia
difficile e per questo ha costruito la sua vita secondo regole precise, i suoi
quattro pilastri, e ne ha fatto anche una professione. Infatti è una famosa
scrittrice di libri di auto-aiuto, nonché psicologa affermata e vive per
aiutare le persone. Fa liste per tutto, non lascia nulla al caso, è precisa
fino all’ossessione, finché l’imprevisto piomba nella sua vita, che si
trasforma senza poterci far nulla in un disastro.
Grazie a un perfetto taglio a caschetto e a un assortimento di costosi
prodotti di bellezza, di solito era in grado di addomesticare i ricci
indisciplinati a cui tendevano i suoi capelli.
Non era bellissima, ma i suoi occhi castano chiaro erano esattamente
dove dovevano essere, a una giusta distanza l’uno dall’altro, e la fronte si
ergeva in modo proporzionato rispetto al viso. Le sue labbra avevano una
tonalità un po’ troppo accesa, che lei camuffava con un rossetto color carne,
inoltre si tamponava il naso con il fondotinta per nascondere uno spruzzo
ribelle di lentiggini.
Lorenzo, Ren per gli amici, è un famosissimo attore che
ricopre unicamente ruoli da cattivo, da killer, sempre pronto a far del male.
Ha avuto anche lui un’infanzia disfunzionale e ha cominciato a combinare guai
prestissimo. Ormai si sente bloccato nel suo ruolo di ribelle però comincia a
non provare più gusto per questa vita così disordinata. Dopo l’ennesimo
scandalo decide di rifugiarsi in Toscana, nella villa di famiglia, per scampare
ai media e riposarsi prima delle riprese del nuovo film, ma non ha fatto i
conti con l’affittuaria del suo casolare vicino alla villa.
Lorenzo Gage era di una bellezza perfida. I capelli folti e scuri come
il merlot Velvet Devil mettevano in risalto gli occhi di un blu argentato, così
freddi e penetranti da sembrare malvagi. Le sottili sopracciglia nere si
piegavano in modo inquietante, e la fronte denotava la discendenza da un’antica
famiglia aristocratica che si era macchiata di corruzione. Le labbra erano di
una sensualità crudele, mentre gli zigomi avrebbero potuto essere intagliati
dal coltello che teneva in mano.
Isabel affitta il casolare per riprendersi dalle sue recenti
disgrazie ma non ha previsto che il suo padrone di casa sia proprio Ren, che
lei ha già avuto modo di conoscere e non ne porta un bel ricordo. Due persone
così diverse generano per forza scontri, continui battibecchi. Mi sono piaciuti
molto i loro litigi, hanno reso il libro più frizzante. L’inizio però l’ho
trovato lento, ci ha fatto conoscere i protagonisti in maniera dettagliata, ma
sono stata meno partecipe, di solito la Phillips mi appassiona, questa
volta, soprattutto per Isabel, mi sono annoiata.
“Santo cielo, com’è difficile essere te”.
“Stai per dire qualcosa di viscido, vero?”
“Sto solo notando quando debba essere duro percorrere la via della
perfezione”.
L’ambientazione è meravigliosa, le colline toscane con
le viti me le figuravo benissimo nella mente. Anche qui fin troppo descrittiva.
E poi, come molti stranieri che scrivono dell’Italia e degli italiani, è caduta
negli stereotipi, di come noi siamo percepiti all’estero: parliamo
gesticolando, siamo troppo dipendenti dalla famiglia, dedichiamo al cibo
un’attenzione morbosa, pizza, mafia, mandolino insomma. Infastidisce molto. Poi
verso la fine ha inserito alcune scene che ho trovato esagerate. Non posso dire
il motivo perché non voglio svelare nulla, ma ho trovato questo libro sottotono
rispetto alle altre sue pubblicazioni.
Resta comunque una storia gradevole, che si legge d’un
fiato, Ren è veramente un bel personaggio. Anche quelli secondari, che questa
volta mi sono piaciuti perfino più dei protagonisti. Un libro che non ha soddisfatto le mie
aspettative, ma che comunque rimane una buona lettura, molto scorrevole, con
un’ambientazione che fa sognare.
Ok ok, cercherò di mantenere le aspettative basse allora ;)
RispondiEliminasi, perché comunque è un bel libro, ma non come quelli della serie dei Chigago stars, secondo me
EliminaConcordo su tutto, il finale poi...bo, io non sono riuscita a capire tutto. E poi queste etichette sugli italiani sono snervanti!
RispondiEliminavero! Poi da lei ti aspetti qualcosa di migliore, il problema per me è lì.
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