Autore: Garth Stein
Casa editrice: Piemme
Pag.: 433
Costo: 18,50
Trama
È un pomeriggio d'estate e Trevor
Riddell è in viaggio verso Seattle con suo padre. Viaggiano in silenzio:
Trevor, quattordicenne, pensa ai genitori che si stanno separando, e gli sembra
una cosa impossibile. Suo padre Jones guida, e intanto pensa al proprio
fallimento economico, a sua moglie che si è allontanata, e alla grande casa di
famiglia, dove ora è diretto con il figlio per un motivo che conosce soltanto
lui. Lì, tra le mura di Riddell House, una immensa magione nei boschi, ormai
mangiata dall'edera, fatta di mille stanze, sale da ballo e salotti un tempo
sempre illuminati, si è svolta la storia dei suoi avi - piena di luci e
bagliori, ma anche di ombre e oscurità. Una storia che comincia con il bis-bis
nonno Elijah, barone del legname, colpevole di aver sventrato le foreste
americane, ai primi del '900, accumulando una fortuna immensa. E continua con i
suoi figli e i figli dei suoi figli, vite splendide o spezzate, avvolte nel
mistero del tempo, consumate tra errori, amori sbagliati, sogni troppo grandi.
Spetterà al giovane Trevor, nella lunga, magica estate che lo aspetta, gettare
luce sui misteri di Riddell House, e aiutare suo padre a riconciliarsi con il
passato della sua famiglia, scoprendo che cosa ha avvelenato a poco a poco i
suoi membri, per generazioni, come una maledizione.
Il commento di Patrizia
"Tutto è oscurità
finché non impara a vedere.
Tutto è silenzio finché non impara a sentire.
Tutto
è quiete finché non impara a muoversi."
Una
luce improvvisa è un romanzo dalle mille sfaccettature, con una trama intrigante
che mescola elementi tipici dei romanzi gialli, thriller e paranormal.
La
storia è ben strutturata, i personaggi ben delineati.
La
trama non contiene cedimenti, scorre perfettamente in equilibrio tra le vicende
attuali dei protagonisti e il lento svelarsi del passato, senza scadere mai nel
banale, i capitoli brevi
scorrono velocemente e si riesce a portare a compimento la lettura in
pochissimo tempo.
L'intera narrazione è ricca di descrizioni
particolareggiate della foresta, trasudanti di sentimenti, tanto che sembrano
far vivere
gli alberi tramite le parole ed è un qualcosa di incantevole.
I personaggi sono delle figure complesse, caratterizzate dalla presenza di un'indole e un carattere piuttosto
elaborato, il che li rende ancora più reali. In questo modo l'interesse nella
lettura rimane sempre più acceso, in un crescendo di curiosità,
perché ad un certo punto il mistero deve essere scoperto.
Il
vero protagonista dell'intera vicenda, chi da sempre muove le fila è Ben, che
in realtà non è fisicamente presente, in quanto fantasma. Sono i suoi ricordi
che permettono alla storia di avere un senso. La
voce narrante è Trevor, 14 anni, che racconta dell'estate che passa insieme al padre nella proprietà di famiglia: Riddell House.
La
storia di una famiglia attraverso generazioni intere che viene ripercorsa
attraverso le indagini del giovane Trevor alla ricerca della verità su quella
casa e delle sue origini tenute nascoste a lungo da questo debole padre. Trevor
è un ragazzino intelligente, perspicace, divoratore di libri (per cui non può che piacerci), vittima delle
circostanze, un allontanamento tra i genitori, forse preludio di un divorzio, a
causa dei problemi economici del padre Jones.
Anche
gli altri personaggi sono ben caratterizzati, adorerete lo strambo nonno
Samuel, con le sue t-shirt anticonvenzionali, resterete affascinati dalla zia
giovane e carina, resterete delusi e amareggiati dal comportamento di questo
padre/figlio privo di midollo.
Trevor,
indagando nel passato della famiglia conoscerà finalmente nel profondo suo padre e la pesante
eredità che grava su di lui e sulla proprietà, e riuscirà così a comprenderne
le paure e debolezze (un passaggio singolare all'età adulta), scoprirà le verità che hanno lacerato gli animi dei
suoi cari e dovrà lottare con forza e determinazione per capire ciò che è giusto
fare per salvare se stesso e i suoi cari.
"Non
vediamo le cose per come sono, ma per come siamo."
Faremo
un ripasso della storia dei primi del ‘900. Troverete bellissime descrizioni, la foresta
vive attraverso le parole dell'autore creando una forte empatia. Riddell House,
una grande magione costruita interamente con i tronchi di alberi secolari
strappati alla foresta è il seme di una maledizione, è il castigo che colpisce
la potente famiglia fino all'estinzione del debito. Quando si distrugge la
natura, si annienta la bellezza e purezza della natura stessa si viene puniti … anzi maledetti.
"A
volte è meglio ricominciare tutto daccapo. Ogni giorno come se fosse il primo.
Vivendo sempre nel presente, sgravati dal peso doloroso del passato. Alcuni di
noi si trascinano dietro i propri misfatti come enormi uccelli morti appesi al
collo; condanniamo noi stessi a raccontare a ogni sconosciuto che incontriamo
la storia dei nostri tormenti e delle nostre manchevolezze, nella speranza di
essere un giorno perdonati, fingendo di trovare una sola persona capace di
guardarci fingendo di ignorare i patetici uccelli morti che pendono dal nostro
collo."
Vi lascio alla lettura di questa meraviglia con questo
pensiero del giovane Trevor:
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