Autore: Lucinda Riley
Casa editrice: Giunti
Pag.: 614
Costo: 9,90
TRAMA
Da bambina, Julia trascorreva molte ore felice nella incantevole tenuta di Wharton Park, dove suo nonno coltivava con passione le specie più rare ed esotiche di orchidee. Quando per un terribile colpo del destino la sua vita viene sconvolta, Julia - ormai un'affascinante e affermata pianista - torna istintivamente nei luoghi della sua infanzia. Spera con tutto il cuore che Wharton Park la aiuti a capire che direzione prendere, come è avvenuto in passato. Da poco, però, la tenuta è stata rilevata dal carismatico e ribelle Kit Crawford che, durante i lavori di ristrutturazione, ha trovato in villa un diario risalente al 1940, forse appartenuto proprio al nonno di Julia. E, mentre con l'avanzare dell'inverno l'attrazione tra Julia e Kit cresce di ora in ora, Julia sente la necessità di scoprire quale verità si nasconda dietro quelle pagine annotate. Ed è così che un terribile segreto sepolto per anni viene alla luce, un segreto potente, che ha distrutto Wharton Park e che è destinato a cambiare per sempre anche il futuro di Julia.
IL MIO COMMENTO
Non lo so!
Sono arrivata fino alla fine e onestamente non ho ancora deciso se questo libro mi è piaciuto oppure no. Di sicuro l'ha avuta vinta la curiosità, perché ho voluto leggerlo tutto e di solito anche a metà libro riesco ad avere le idee chiare circa una recensione che abbia almeno un senso compiuto. Comunque bando alle ciance, posso dirvi che questo romanzo è strutturato su due livelli, un presente e un passato, legato da un diario e i tanti ricordi che ne vengono fuori. Nel contemporaneo Julia è una pianista di notevole successo, purtroppo però la vita le gioca un brutto scherzo. Kit è l'erede di Wharton Park, la proprietà in eccessivo degrado è in vendita. Quando Julia e Kit s'incontrano sentono sin dall'inizio una certa attrazione ma i demoni del passato non sono semplici da dimenticare. La scoperta di un diario risalente alla seconda guerra mondiale però catapulterà Julia in una nuova dimensione. E' qui che subentra il passato, attraverso i ricordi di nonna Elsie...
In questo romanzo il doppio spazio temporale è ben strutturato, anche se io non amo eccessivamente questa tipologia di racconto, quello che non mi ha fatto particolarmente piacere è forse le troppe storie che s'incastrano benissimo, ma che creano molta confusione con i loro colpi di scena. A un certo punto ho pensato che le storie che si accavallano fra di loro, fossero state create per allungare come si dice dalle mie parti "il brodo"... Di sicuro non sono io l'autrice, ma al suo posto io avrei focalizzato di più sulle coppie che tra presente e passato inesorabilmente si incrociano.
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