Titolo: La ruggine del tempo
Autore: Dario Galimberti
Casa editrice: libro/mania
Pag.: 288
Costo: 12,90 cartaceo, 4,99 ebook
Data di pubblicazione: 11 maggio 2021
Lugano, 1881.
Una banda di ladri penetra nel castello di Trevano e fa razzia di preziosi. Poco dopo Vera von Derwies, figlia del barone proprietario del castello, muore in seguito a una caduta da cavallo. E nei giorni seguenti la tragedia torna ad abbattersi sul castello: vengono trovati senza vita lo stesso barone e un giovane inserviente, Nuto. Cinquant'anni dopo, l'anziana Liside chiama al proprio capezzale il figlioccio Ezechiele Beretta, massima autorità della polizia cittadina, e gli chiede di indagare sulla morte di Vera. Ormai prossima alla fine, la donna – all'epoca dei fatti in servizio al castello – non riesce a darsi pace: è convinta che quella caduta da cavallo non sia stata accidentale. Nonostante le circostanze della richiesta e le prove inconsistenti, Beretta si interessa al caso: assistito dall'appuntato Bernasconi appura che le teorie di Liside sono più plausibili del previsto, e qualcosa non quadra neanche nella morte del povero Nuto. L'indagine storica si sovrappone a quella su una morte più recente e altrettanto misteriosa, che porta il Beretta a scontrarsi con personaggi in vista della Lugano che conta e tinge di sangue le acque blu del lago che bagna la città.
Lugano 1931
Il delegato Ezechiele Beretta fa una promessa a Liside, una signora anziana che sta morendo, di cercare il colpevole della morte di Vera, figlia del barone e proprietario del Castello in Lugano, dove la stessa lavorava cinquant'anni prima come cameriera.
Il padre della ragazza, a causa della sconvolgente notizia, si uccide gettandosi nel lago e nello stesso giorno trovano un giovane sguattero, Nuto, impiccato nello stesso castello. Tutto ciò è avvenuto nel lontano 1881.
Ora Beretta si ritrova a onorare la promessa fatta e con
molte difficoltà cerca di portare alla luce il mistero lontano, ma deve anche
indagare su un nuovo tragico avvenimento. La morte di Emma Bader, avvenuta
nella notte di Capodanno del 1931.
Un buon giallo, ricco di vicende che tra passato e presente si annodano e che crea nel lettore una certa aspettativa per la risoluzione del thriller. Non voglio addentrarmi troppo nella storia in sé, per timore di svelare avvenimenti che potrebbero far affiorare soluzioni che sono solo dedicate a chi legge e che devono essere scoperte man mano che si prosegue nella lettura di questo caso intricato.
C'è una circostanza che, ritengo, non sia stata ben chiarita, ma non inficia assolutamente nella soluzione della storia. Ripeto è un buon giallo che consiglio a chi ama questo genere di lettura.
Iaia
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