mercoledì 16 dicembre 2020

Trame e opinioni: La piccola bottega del cioccolato di Jan Moran

 

Titolo: La piccola bottega del cioccolato

Autore: Jan Moran

Casa editrice: Newton Compton Editori

Pag.: 416

Costo: 9,90 cartaceo, 5,99 ebook






1953. Con il cuore spezzato per la misteriosa morte del marito, Celina Savoia decide di lasciare la sua città, San Francisco, e attraversare l'oceano per dare al figlio l'opportunità di conoscere la famiglia del padre, in Italia. La "Cioccolata Savoia" è famosa in tutto il mondo e Celina è sicura che, nella cornice meravigliosa della costiera amalfitana, lei e il piccolo Marco riusciranno finalmente a lasciarsi il doloroso passato alle spalle. Ma proprio quando la speranza di una nuova vita sembra accendersi nel cuore di Celina, emergono delle verità sconvolgenti che riguardano suo marito. Segreti che mettono in discussione tutte le certezze di Celina. Chi era davvero Tony Savoia? Nel tentativo di fare luce sulla vita dell'uomo che credeva di conoscere, Celina parte insieme al cognato alla ricerca di un raro seme di cacao che potrebbe rappresentare la risposta a tutte le domande che la assediano...

Celina abita a San Francisco con il suo bimbo, Marco. Decide di telefonare ai suoi suoceri, ad Amalfi, per comunicare loro la morte del marito Tony. Quando li raggiunge fa conoscenza con la famiglia di cui non ha mai sentito parlare e di cui il marito non voleva nemmeno menzionarli in modo assoluto. Si sente bene accolta anche se da parte del cognato, Lauro, sente una certa diffidenza. Man mano che il tempo passa Celina scopre che ci sono segreti che vorrebbe dipanare e capire cosa si possa fare per arrivare alla verità che sarà piuttosto sconvolgente. Lei e Lauro partono per il Perù, dove finalmente il futuro sarà reso limpido da ciò che scopriranno.

La prima e l'ultima parte del romanzo sono coinvolgenti, ma ho trovato quella centrale abbastanza piatta e ripetitiva. Molte vicende, secondo me, sono state superficiali e certe spiegazioni, all'interno della famiglia, non sono state approfondite come avrebbero dovuto. I personaggi di contorno non sono stati ben sviluppati, tranne Sara, la suocera di Celina, come se non avessero un loro peso, mentre il loro comportamento era fondamentale nei rapporti interpersonali con i protagonisti.

Insomma non ne sono entusiasta anche se la trama è buona.


Iaia



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