mercoledì 11 marzo 2020

Trame e opinioni: Il Bardo e la Regina di Paola Zannoner (recensione doppia)

Titolo: Il Bardo e la Regina
Autore: Paola Zannoner
Casa editrice: De A Planeta - De Agostini
Pag.: 425
Costo: 17,00















Stratford-upon-Avon, 1585. È una notte scura, carica di nuvole, quella in cui un giovane attore scompare nel nulla alla fine di uno spettacolo. Si sentono ancora gli applausi e le urla del pubblico, quando il ragazzo viene incappucciato e trascinato via da un manipolo di uomini neri come corvi. Si tratta di William Shakespeare. La testa piena di sogni, il cuore pieno di passione, Will ha poco più di vent'anni quando guadagna una notevole fama con le sue commedie, attirando su di sé le attenzioni sbagliate. Quelle di Lord Walsingham, capo delle spie di Sua Maestà Elisabetta I. È proprio Lord Walsingham, con l'aiuto dell'affascinante e misteriosa Lady Anne, ad assoldare Will tra gli informatori della Regina. Will si trova così catapultato nella grande, caotica, multiforme Londra e impiegato nella compagnia teatrale di James Burbage. La sua vera missione, però, non è sul palco: è tra i vicoli bui, nelle taverne affollate. Sarà gli occhi e le orecchie di Elisabetta, un uomo al servizio del regno. Quello che Will ancora non sa è che, da quel momento in poi, il suo destino sarà legato a doppio filo a quello della Regina. Per sempre.


William Shakespeare vive a Stratford upon Avon, e una sera, dopo uno spettacolo teatrale, viene rapito e portato a Londra affinché possa scrivere le sue opere dietro consiglio di Lord Walsingham e nello stesso tempo dovrà riferire le chiacchiere che si scambiano nelle taverne nei confronti della Corona. E' il periodo di lotta intestina tra chi è favorevole alla regina Elisabetta e i sostenitori di Maria Stuarda. Lo scrittore non è certo adatto a fare la spia, il suo interesse è rivolto solo al teatro, ai suoi scritti e al mondo fantasioso. I primi anni saranno economicamente altalenanti, ma poi si afferma sempre più. La sua famiglia, moglie e tre figli, è rimasta a Stratford a cui manda denaro appena può, ma non ne sente la mancanza. A Londra conosce una grande varietà di persone, ha dei cari amici, si innamora e disinnamora spesso fino a che non conosce una ragazza che prova per lo scrittore un profondo sentimento.

E' la storia di una decennio di vita del grande drammaturgo, in cui viene descritta la vita di William, sia dal punto di vista dei suoi lavori, sia da quello che riguarda la quotidianità. Su quest'uomo nulla è certo e ciò che l'autrice ha scritto può essere vero oppure è stato ammantato da qualcosa che la Zannoner ha voluto raccontare dopo aver, presumo, fatto ricerche. Il libro mi è piaciuto, è scritto bene e ciò che la scrittrice ha messo in evidenza può essere accaduto davvero. C'è un però: non amo molto le vicende di un personaggio importante quando ciò che si legge è più presunto che documentato, ma devo dire che il romanzo è piacevole da sfogliare anche perché si possono leggere dei pezzi tratti dalle opere di Shakespeare.




Iaia



Un nuovo libro mi verrebbe da dire o da scrivere, quando si tratta di libri storici che parlano e raccontano di figure celebri del passato mi ci butto a pesce, sono sempre stata molto curiosa di carpire le notizie che gli autori ci danno e di come poi le storie vengono romanzate, è più forte di me ed ero pronta anche a questa nuova avventura, soprattutto perché tutto ciò che gira intorno a Shakespeare mi affascina.



Il Sogno di una notte di mezza estate fu il successo di un teatro senza pareti e senza palcoscenico, sotto il cielo lunare, sulla terra e non sulle assi di legno, nello spazio selvatico, appena addomesticato dal lavoro agricolo.

Seppur studiato in modo molto farraginoso, ho scoperto Shakespeare proprio attraverso la lettura e la traduzione di Sogno di una notte di mezza estate, un esame di lingua e letteratura inglese che mi è rimasta nel cuore. Questa commedia mi ha aperto un mondo e dato sfogo alla mia curiosità e così oltre questo ho letto tante altre opere dell'autore.
Partendo dall'inizio posso dire che Il bardo e la regina è un bel romanzo, ripercorre un po' le stesure delle varie opere teatrali di Shakespeare, il passaggio dal teatro alla scrittura il prosa con poesie e poemetti, ciò che ho trovato difficile è quanto ci sia di vero e di romanzato.
Anche il rapporto tra la regina Elisabetta, presente come un'ombra in tutto il libro, si è chiarito solo alla fine, tanto da dare un giusto senso al titolo del libro.
Il romanzo fila, all'interno troviamo anche citazioni delle opere più belle, da Romeo e Giulietta a Sogno di una notte di mezza estate per passare alla stesura della Bisbetica domata...
Belle le descrizioni delle scene, di come la mente di William voli cercando le giuste combinazioni, i passaggi dal tragico al comico, lo studio di un verso che risulti meno aulico e più vicino al volgo, gli stati d'animo dell'autore che dalla realtà trae spunto per le sue opere.
Uno storico da tenere in considerazione, un libro che riporta anche scampoli della peste della fine del XVI secolo.

Ringrazio la CE, DeA Planeta per la copia digitale offerta!!!



Floriana








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