Buongiorno lettori, oggi sul blog torna la rubrica, Lo scaffale degli incanti, a parlarvi di un nuovo romanzo è Manuela che divide con me questo spazio dedicato ai più piccoli o adolescenti.
Il libro in questione è Le sette chiavi di Balabad, di Paul Haven, pubblicato nel 2011 da Piemme per la collana Battello a Vapore.
Titolo: Le sette chiavi di Balabad
Autore: Paul Haven
Casa editrice: Piemme
Collana: Battello a Vapore
Pag.: 306
Costo: 16,00 - 8,80 cartaceo
Benvenuti a Balabad, terra di spezie e misteri. Luogo affascinante e difficile, flagellato da una guerra dolorosa le cui conseguenze sono ancora drammaticamente visibili, ma dove si dice si nasconda un favoloso tesoro. Sarà proprio nella caccia a questa leggendaria fortuna che si troverà coinvolto il giovane Oliver Finch, un dodicenne catapultato a Balabad da New York, unico ragazzo occidentale in una città dove si beve té verde e dove, nel suk, echeggiano le voci dei venditori di dolciumi, gioielli e, naturalmente, tappeti. Oliver, il suo migliore amico Zee e la coraggiosa Alamai dovranno salvare il tesoro e l'orgoglio di Balabad dalle grinfie di un pericoloso e avido antiquario. Età di lettura: da 10 anni.
Le
sette chiavi di Balabad è un bel racconto per giovani lettori.
In questo racconto i ragazzi possono trovare mistero e avventura.
Mi è piaciuto leggere
dell’amicizia tra Oliver Finch, Zee e Alamai, amicizia che supera la diversità
di cultura. È un legame che parla di integrazione.
Questi tre bambini,
ragazzini di dodici anni, danno un bell’esempio di quello che è lo scambio tra
culture. Zee e Alamai non vedono Oliver come altro da loro come estraneo, ma lo
accolgono nel loro mondo, gli fanno scoprire la bellezza esotica del loro
Paese. Oliver porta a loro tutto quello che era il suo vissuto occidentale. Da
qui nasce un legame forte. Proprio questo loro modo diverso di aver vissuto e
quindi di esperienze variegate che sarà il punto di forza per lottare contro il
“cattivo” della storia.
In questa storia i tre
ragazzi vogliono proteggere un oggetto antico da un avido antiquario. Per loro
l’oggetto antico è un tesoro che va protetto, l’antiquario lo vede solo come
merce. Per i ragazzi è importante la storia e il mistero che avvolge il tutto,
è la scoperta di storie passate. L’oggetto stesso è un’avventura da vivere
insieme.
Bellissime le descrizioni
dei luoghi, si respirano le atmosfere del mondo orientale, la vita nel bazar.
In alcuni momenti li trovi persi nei vicoli polverosi della cittadina di
Balabad.
È un bel romanzo da
regalare ai ragazzi che vogliono vivere avventure affascinati sullo stile di
Indiana Jones. Rivolto soprattutto a ragazzi di 9-10 anni, è un libro
impegnativo perché la storia è lunga e molto articolata. È affasciante e il
linguaggio è semplice, ma è bene essere pronti a fare collegamenti perché le
informazioni presenti sono tante e spesso “ingarbugliate”.
Manuela
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