giovedì 18 aprile 2019

Review Party: La congiura dei fratelli Shakespeare di Bernard Cornwell

Titolo: La congiura dei fratelli Shakespeare
Autore: Bernard Cornwell
Casa editrice: Longanesi
Pag.: 380
Costo: 22,00














Nel cuore dell’Inghilterra elisabettiana, Richard Shakespeare sogna una carriera brillante all’interno del mondo teatrale londinese, mondo dominato da suo fratello maggiore, William. Ma Richard è un attore squattrinato, che sopravvive solamente grazie al suo bel viso, alla lingua tagliente e a piccoli furti. A poco a poco allontanatosi dal fratello, la cui fama cresce sempre di più, Richard è fortemente tentato di abbandonare la fedeltà alla famiglia. Così quando un manoscritto dal valore inestimabile sparisce, i sospetti ricadono su di lui. Costretto in un doppio gioco ad alto rischio che minaccia di rovinare non solo la sua carriera e l’eventuale ricchezza futura, ma anche quella dei suoi colleghi, Richard deve affidarsi a tutto ciò che ha imparato sugli spalti dei teatri più frequentati e nei vicoli meno battuti della città. Per evitare il patibolo, dovrà ricorrere a tutta la sua astuzia...



Buongiorno lettori, eccomi qui oggi a presentarvi un nuovo romanzo, in uscita proprio oggi. 
La congiura dei fratelli Shakespeare di Bernard Cornwell edito Longanesi.
Un review party che vede coinvolti diversi blog che oggi pubblicheranno la loro opinione.
In tutto ciò prima di presentarvi il libro e la mia opinione, mi sembra giusto ringraziare la casa editrice, Longanesi, per la copia, nonchè la possibilità di leggere questo romanzo.



Per chi segue il mio blog o chi si accinge a farlo per la prima volta, sa o scoprirà quanto io ami questo genere di romanzi, da quelli prettamente storici, nel senso stretto della parola a quelli con venature più romantiche. Gli scrittori naturalmente devono anche metterci il loro come è giusto che sia altrimenti diventerebbero degli storiografi e non più degli scrittori. Detto questo partiamo dal libro in sé, un romanzo corposo, lungo e molto dettagliato. L'autore non lesina nel descrivere ogni cosa dalle scene alle strutture dei teatri, dalle strade fatiscenti alle facciate dei palazzi nobili ma il suo dettaglio si sofferma soprattutto sugli arredi e sull'abbigliamento di scena e non. 
Già dal titolo comprendiamo che i protagonisti saranno i fratelli Shakespeare, William e Richard, e il mondo del teatro. 
Durante i miei studi mi sono spesso ritrovata a studiare le opere di Shakespeare e non per ultima proprio Sogno di una notte di mezza estate che ho amato e adorato, un po' meno la versione cinematografica, ma comunque piacente nel suo insieme. 
In una Londra particolarmente esaltata dalle continue razzie verso i puritani, nascono e fioriscono uno dietro l'altro i primi teatri stabili, finalmente gli attori hanno un luogo dove esibirsi, che non sia solo per strada come saltimbanco o nei palazzi di Signori che pur di elevarsi intellettualmente ospitano compagnie in cerca di fama e successo che poi, così intellettuali non lo sono, cercano solo un momento di convivialità per poter ridere, bere, come direbbe il mio vecchio professore di Letteratura teatrale, "cercano sollazzo e amano gozzovigliare".
Una vita non facile e non semplice. 
Il Theatre è il teatro dove la compagnia di William Shakespeare si esibisce, alternandosi anche nei saloni di nobili Signori, all'interno di essa troviamo suo fratello Richard, voce narrante di tutto il romanzo, attraverso le sue parole conosciamo il suo mondo, il continuo adattarsi alle necessità del tempo, e soprattutto conosciamo gli aspetti veri e propri della rappresentazione e dei lavori messi in opera e scritti da William.
"Come posso approvare la finzione?
La falsità? No, signore, non l'approvo.
L'adulazione e le menzogne mi ripugnano.
E la blasfemia?
La licenziosità?
Aborro tutto questo, signore, ne sono disgustato, ma un uomo deve pur tirare a campare"

...però pur di sopravvivere si accetta di tutto, perché gli attori...

Noi siamo gli attori di Lord Ciambellano.
Rccantiamo storie.
Mettiamo in scena la magia.
Trasformiamo i sogni in realtà.
Siamo commedianti.

E' uno spaccato di realtà che lo scrittore Cornwell attraverso diverse vicende trasforma in un vero e proprio giallo, chi ha rubato le opere di Shakespeare?
Di sicuro non vi dirò cosa succede, chi sia il fautore, come si risolve il tutto, ma posso garantirvi che, anche se, il libro è un bel volume molto articolato e forse più vivacizzato dal 50% in poi, ha una capacità di catturarti perché sono le avventure del piccolo, giovane e poi adulto Richard che fanno da sfondo a tutta la trama, compresa la sua storia con la bella Silvia.
C'è una citazione che mi è piaciuta tanto, declamata da padre Laurence, un sacerdote che abita nella stessa palazzina dove si trova Richard, un personaggio sapiente e interessante.

San Paolo ha scritto:
"Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino, ma, divenuto adulto, ciò che era da bambino l'ho abbandonato"


Floriana

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