lunedì 4 febbraio 2019

Trame e opinioni: La bellezza e il peccato di Sarah Bower

Titolo: La bellezza e il peccato
Autore: Sarah Bower
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 439
Costo: 
















Inghilterra, 1066. Gytha è giovane, povera e ambiziosa. E ha un grande talento: nelle sue abili mani, l'ago da ricamo vola e come per magia riesce a creare figure di straordinaria bellezza, tanto che il suo nome è ormai famoso in tutto il Paese. Fino a quando la battaglia di Hastings, che segna l'inesorabile conquista dell'Inghilterra da parte dei Normanni, si abbatte su di lei e sul suo popolo, cambiando inesorabilmente ogni cosa. Per Gytha, questo tragico evento significherà però una svolta che mai avrebbe immaginato. Oddone, il potentissimo vescovo di Bayeux, la reclama a corte per affidarle un compito grandioso e difficilissimo: ricamare il maestoso arazzo che dovrà celebrare la vittoria del fratello, Guglielmo di Normandia. E lei, impotente di fronte ai suoi conquistatori, non può che accettare. Eppure Gytha, indomita e coraggiosa, dentro di sé concepisce un piano ben diverso: ha deciso infatti di vendicarsi, e a farne le spese sarà il vescovo, quell'arrogante straniero che insieme con il fratello ha ucciso il suo re e distrutto il suo mondo, condannandola alla schiavitù. È solo questione di aspettare il momento giusto per agire, e Oddone di Bayeux si ritroverà con un coltello piantato nel petto. Ma c'è qualcosa che Gytha non ha messo in conto: l'amore. Un amore violento e proibito. E mentre la ricamatrice più brava del regno e il suo nuovo padrone si abbandonano a un sentimento travolgente e impossibile, intorno a loro prende forma un intreccio di bugie, tradimenti e alleanze...


Salve lettori, come spesso accade mi piace perdermi nei meandri oscuri della storia medievale. Questi romanzi hanno un che di profondo per una come me che ha fatto degli studi storici il suo credo... Ora non esageriamo naturalmente, ma più e più volte ho ribadito di essere particolarmente attratta da questa tipologia di romanzi che mescolano la storia con il romanzo scritto dall'autore. E infatti una cosa che mi piace è anche leggere la parte finale dei romanzi non tanto i ringraziamenti quanto la spiegazione e le ricerche dello scrittore, soprattutto quando scrive ciò che ha preso dal reale e quello che ha inventato per adattare il tutto. Anche qui non è da meno.
Siamo nell'anno Mille, come si vive? Cosa succede? Chi sono i protagonisti di questo perverso e alquanto intenso periodo storico?
Protagonista di questo romanzo è Oddone, vescovo di Bayeux e conte del Kent, nonché fratellastro di Guglielmo di Normandia, primo imperatore d'Inghilterra, definito Guglielmo il Bastardo perché illegittimo, nato da una realzione extraconiugale non riconosciuta dalla Chiesa. Non voglio perdermi nei meandri della storiografia, altrimenti vi annoierei, soprattutto perché oltre Oddone, altra protagonista è Gytha. 
Una vita particolare quella di Gytha, prima moglie devota, poi ancella della moglie di Aroldo II che dopo la dipartita di quest'ultimo da parte di Guglielmo di Normandia è costretta a fuggire e a prostituirsi. Nel romanzo Gytha è intraprendente, è forte, ma il tutto è dovuto anche dalla forza della disperazione, qui le donne non sono nulla, non valgono nulla, il loro destino è già scritto dalla nascita. Ma quello di Gytha forse no, cercata e trovata dalla sorella di Oddone, Adele (che nella realtà è figlia di Guglielmo I il Conquistatore), le viene chiesto di tessere insieme ad altre donne un arazzo che porti le gesta di Guglielmo il Bastardo. E' in questo frangente che Oddone e Gytha si scoprono provare una forte attrazione...
In tutto il libro forte è la presenza della Chiesa, dei riti, delle guerre, dello stile e dei resoconti del tempo. Il Medioevo e in particolare il primo Medioevo o definito Alto Medioevo o ancora periodo buio, lo dice la parola stessa che io stessa vi ho anche detto sopra, è oscuro, è un periodo intenso di guerre, di soprusi, di malvagità, di caccia alle streghe, dove tanta parte ha avuto l'ignoranza...
Ok, ora sto diventanto cattedratica... 
La storia d'amore tra Oddone e Gytha è bella, intensa, passionale, ma anche celata di segreti, paure, di falsità, intrighi, si potrebbero dire tante altre parole ma ho trovato belli i resoconti dell'arazzo, le descrizioni anche se spogli degli ambienti. Un libro che mi ha tenuta attaccata per un bel po' prima di terminarlo perché molte volte sono andata a cercare sui dizionari, dove finisse il vero e cominciasse il falso, il romanzo raccontato con gli occhi dell'autore.




Floriana

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