Autore: Charlie N. Holmberg
Casa editrice: Fanucci Editore
Pag.: 256
Costo: 14,90
Trama
Durante il suo lungo apprendistato, Ceony Twill ha tenuto nascosto un segreto al suo stesso mentore, Emery Thane: ha scoperto di poter praticare forme di magia diverse dalla propria, un’abilità da sempre ritenuta impossibile da acquisire. Ormai è giunta al termine del suo percorso e sta per affrontare l’esame finale, ma proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto ecco che gli imprevisti si mettono sulla sua strada, complicandole un bel po’ la vita. Per allontanare da sé i sospetti di favoritismo, Emery fa testare le qualità di Ceony da un tale Prit, un piegatore che, come tutti sanno, odia il maestro e a cui non importa nulla della sua apprendista. Proprio nel momento in cui un efferato criminale con cui la ragazza ha avuto un tempo a che fare è scappato di prigione e ora è pronto a regolare i conti con il passato. Ceony sa che se vuole evitare la sua vendetta dovrà trovarlo prima che sia troppo tardi, perché colui che ha di fronte è il peggiore dei suoi incubi, il solo in grado di padroneggiare l’unica forma di magia che lei non riesce a dominare...
Il terzo stravagante capitolo di una trilogia avvincente che ha animato la fantasia dei lettori di ogni età. L’ultima tappa di un viaggio magico, insieme a un’eroina straordinaria.
Il terzo stravagante capitolo di una trilogia avvincente che ha animato la fantasia dei lettori di ogni età. L’ultima tappa di un viaggio magico, insieme a un’eroina straordinaria.
Il commento di Chiara
Siamo arrivati all’ultimo (purtroppo) libro che narra le
avventure di Ceony e il suo mentore, Mg Emery Thane. Dopo un viaggio nel suo
cuore e dopo aver scoperto qualcosa di assolutamente straordinario e
pericoloso, Ceony è sempre più legata a Emery, i suoi sentimenti sono ancora
più forti. Il loro rapporto però è frenato dalle convenzioni sociali, siamo nella Londra dell’Ottocento, e
decidono di aspettare che lei si diplomi, che diventi una maga a tutti gli
effetti. In teoria quindi lei dovrebbe solo pensare a studiare, ma i guai, e la
sua accentuata curiosità, la porteranno a vivere nuove e pericolose avventure.
Ceony sorrise. “Quando uno crede in sé stesso, anche l’impossibile
diventa possibile.”
Quanto ho amato questi personaggi. Di libro in libro
crescono e si evolvono e non deludono mai. Ceony è testarda e anticonformista,
caparbia oltre che curiosa fino all’estremo. Emery è riservato, un po’ strano
ma con un cuore eccezionale, capace di conquistare tutti.
Per quel che ne sapeva, l’esame da mago non era itinerante…
tuttavia,
sapeva che nulla era prevedibile quando si trattava di maghi,
specialmente i
piegatori.
Emery gliel’aveva insegnato nel suo primo giorno da apprendista.
Ho amato molto la trama, sia di questo libro che di tutta la
serie. C’è qualcosa di originale che me l’ha fatta amare da subito. La parte
romantica fa da contorno, non è la cosa più importante, bensì lo è la magia. Ma
anche questa non è così esagerata, c’è ma viene trattata in maniera quasi
scientifica. Ha qualche accenno steampunk, ma anche qui senza esagerare. E poi le
avventure non mancano mai, fa stare col fiato sospeso per tutta la lettura.
Di solito non amo questa ambientazione, ma l’autrice è
riuscita a conquistarmi anche in questo aspetto, ho apprezzato i limiti della Londra vittoriana e sono riuscita persino ad apprezzare
qualche particolare.
Sbattè la punta della matita sul tavolo, rompendola. Aveva battuto
Lira. Aveva battuto Grath. E nonostante tutto nessuno si fidava ancora di lei!
Nessuno l’avrebbe lasciata rendersi utile.
Lo stile dell’autrice è curato e scorrevole, ho divorato
questo ultimo libro. Mi dispiace che sia finita, perché leggerei ancora molte
pagine su Ceony e Emery, su questo mondo inventato e così perfettamente
plausibile. Continuerò a sperarci, magari in qualche spin off, e nel frattempo
ogni tanto piegherò qualche foglio ripensando a questa bellissima serie, che
consiglio proprio a tutti.
La serie The paper magician trilogy come dice il titolo da tre libri:
#1 The paper magician - recensione
#2 The glass magician - recensione
#3 The master magician
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