Autore: Claudio Vastano
Casa editrice: Dunwich Edizioni
Pag.: 200
Costo: 2,99
Trama
Casper
A. Pestalozzi è un investigatore privato un po’ particolare. Odia i ricchi,
veste esclusivamente un trasandato impermeabile nocciola, coltiva marijuana in
garage e vive in uno scalcinato appartamento nella periferia di Lucca. È anche
in grado di prevedere i cambiamenti del tempo e il suo solo amico è un ex
psicologo che ha come unica prospettiva di vita il suicidio. La sua ragazza,
poi, non perde occasione per coprirlo di vergogna.
Casper Pestalozzi, insomma, è
un relitto alla deriva. Ma quando l’altolocato avvocato Nardi viene ucciso
durante un ricevimento e la polizia inizia a brancolare nel buio, toccherà
proprio a Casper fare luce sull’identità dell’inafferrabile assassino. Come ha
fatto il killer a dileguarsi nel nulla un attimo dopo l’omicidio? Da dove viene
la terra nera ritrovata accanto al corpo della vittima? Di quale atroce segreto
è a conoscenza il gatto che si nasconde nella minestra?
Avvalendosi delle sue conoscenze
scientifiche e della logica deduttiva, fra situazioni comiche e drammatiche
memorie, l’investigatore Pestalozzi giungerà a un’inaspettata verità.
Il commento di Manuela
Ho scelto di leggere
questo libro perché attirata dalla copertina che mi sembrava spiritosa e anche
per il titolo che rendeva l’idea di un mistero. Beh, devo dire che questi due
elementi li ho trovati nel racconto.
Un indagine
poliziesca in chiave comica, mi sono divertita a leggerla, anche perché
raccontata con un linguaggio molto scorrevole e colloquiale, spesso con
elementi dialettali. La storia è ambientata a Lucca e il clima toscano lo si
avverte nelle descrizioni e nelle parole stesse, c’è proprio il gusto per la
battuta.
Ora, fermo restando
che mi sono divertita a leggerlo, perché molto esilarante, devo dire che però
non ha nulla di più. Scritto bene, gli indizi si seguono molto chiaramente e
anche il colpo di scena quando già pensi di aver capito chi è il colpevole è
ben costruito, ma forse il fatto che è troppo in chiave carnascialesca gli fa
perdere un po’.
Ci sono poi anche
degli elementi della storia che non ho molto apprezzato, come il rapporto del
detective con la fidanzata. Per tutto il romanzo lei lo tratta malissimo e lui
quasi la deride e prende in giro, tanto che spesso mi sono chiesta come
facessero a stare ancora insieme, sembra un rapporto inverosimile. Questo ha
rovinato il finale quando lui tenta di essere gentile e premuroso, lei prima lo
respinge e poi fa “la gatta morta” tanto che gli dice che vuole rimanere a
dormire da lui. Beh, devo dire che mi ha lasciato un po’ perplessa, quasi fosse
ridicolo questo atteggiamento dolce e romantico in una coppia che fino a
qualche pagina prima si sbeffeggiava su tutto.
Il racconto è diviso
in capitoli, che a loro volta sono suddivisi in paragrafi numerati. All’inizio
del capitolo c’è una sorta di titolo e a volte c’è una data di riferimento,
forse per rimarcare la descrizione temporale, visto che è ambientato nel
periodo natalizio, ma non ha l’atmosfera del Natale. È raccontato in prima
persona dal detective Casper Pestalozzi chiamato ad investigare su questo caso,
che inizialmente sembra molto surreale, dal suo amico il commissario
Spaccalano.
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