Autore: K.A. Tucker
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 129
Costo. 0,99 ebook
Trama
Il prequel del bestseller Dieci piccoli respiri
Cole Reynolds è un ragazzo che ha tutto.
Finché una notte prende una singola, tragica decisione sbagliata… e perde ogni cosa
Un bicchiere di troppo e il rientro dopo una festa al college si trasforma in tragedia. Muoiono sei persone e da un momento all’altro la vita di Cole Reynolds, uno dei superstiti, cambia irreversibilmente. Non è facile per lui fare i conti con le proprie responsabilità nell’accaduto. In passato avrebbe chiesto aiuto ai suoi amici di sempre, quelli che sono cresciuti con lui e gli sono stati accanto da quando ha mosso i primi passi, ma non ci sono più. E a causa sua ora c’è una ragazza di soli sedici anni che lotta per la vita in un ospedale, un’esistenza distrutta a causa di una birra e di un mazzo di chiavi. Tutti gli dicono che non è colpa sua, che non avrebbe potuto prevedere ciò che poi è successo, ma Cole non può fingere di non notare quegli sguardi su di sé, quei sussurri alle sue spalle. Né può ignorare il devastante senso di colpa nei confronti di quella ragazza nel suo letto d’ospedale. Vorrebbe incontrarla per chiederle scusa, ma non gli è concesso. Con il passare dei mesi, la vergogna e la solitudine prendono il sopravvento, e Cole perde interesse in tutto ciò che prima reputava importante: il college, la sua ragazza, il suo futuro. La sua vita. Finché non arriva a toccare il fondo, ed è allora che intravede una via d’uscita dal suo inferno personale: il perdono. Ma c’è solo una persona al mondo che può concederglielo…
Un bicchiere di troppo e il rientro dopo una festa al college si trasforma in tragedia. Muoiono sei persone e da un momento all’altro la vita di Cole Reynolds, uno dei superstiti, cambia irreversibilmente. Non è facile per lui fare i conti con le proprie responsabilità nell’accaduto. In passato avrebbe chiesto aiuto ai suoi amici di sempre, quelli che sono cresciuti con lui e gli sono stati accanto da quando ha mosso i primi passi, ma non ci sono più. E a causa sua ora c’è una ragazza di soli sedici anni che lotta per la vita in un ospedale, un’esistenza distrutta a causa di una birra e di un mazzo di chiavi. Tutti gli dicono che non è colpa sua, che non avrebbe potuto prevedere ciò che poi è successo, ma Cole non può fingere di non notare quegli sguardi su di sé, quei sussurri alle sue spalle. Né può ignorare il devastante senso di colpa nei confronti di quella ragazza nel suo letto d’ospedale. Vorrebbe incontrarla per chiederle scusa, ma non gli è concesso. Con il passare dei mesi, la vergogna e la solitudine prendono il sopravvento, e Cole perde interesse in tutto ciò che prima reputava importante: il college, la sua ragazza, il suo futuro. La sua vita. Finché non arriva a toccare il fondo, ed è allora che intravede una via d’uscita dal suo inferno personale: il perdono. Ma c’è solo una persona al mondo che può concederglielo…
Il commento di Manuela
Mentre leggevo
questa splendida novella pensavo a quanto fosse “triste”... è talmente carica
di dolore che ti fa male il cuore. Immaginatevi dunque la mia sorpresa quando
nei Ringraziamenti dell’autrice ho
letto questo
“Questa
è una storia talmente triste che per molto tempo non mi sono sentita di
scriverla. Ma sono contenta di averlo fatto. Dà a Trent la possibilità di
spiegarsi: cosa aveva passato e il perché dei suoi comportamenti, a volte
assurdi.”
Devo dire che è riuscita
in pieno nel su intento. Questa breve storia ti fa sentire il dolore... il vuoto
di Trent.
Il
vuoto con cui sto convivendo – e che mi divora completamente – è ciò che resta
di una persona quando muore ma ancora respira, affrontando ogni giorno senza uno
scopo. Quando esiste, ma non sente niente oltre la propria infelicità.
Ti perdi anche tu
nei suoi pensieri e ti trovi come lui...
sommerso
da un mare di “se solo”
Vivi con lui la sofferenza, il senso di colpa, che non vuole lasciarti, che non ti permette di andare
avanti. Proprio per questo vivi l’incontro con il dottor Stayner, come fosse una
boccata d’ossigeno. E le parole del medico sono talmente tanto vere che ti
toccano il cuore, le senti tue, come fossi tu a volerle suggerire a questo
splendido ragazzo angosciato.
“Che
ti piaccia o no,
viviamo e moriamo grazie a un’infinita serie di scelte che
influenzano ogni nostro passo.”
E accompagni Trent
fino al giorno in cui affronta a volto scoperto, si fa per dire, perché chi tra
di voi ha letto Dieci piccoli respiri
capirà che non è proprio così, la ribelle e tormentata Kacey.
Mi è piaciuto
tantissimo questa novella, sicuramente l’ho apprezzato visto che avevo letto
già il resto della serie, infatti sono contenta che sia stato pubblicato
dopo... riesci a capire meglio ciò che ha mosso sia Trent che Kacey, ma
soprattutto mi è piaciuto il racconto dell’amicizia tra Cole Trent, Sasha e
Derek, un’amicizia che era nata da tre bambini di sette anni che stringono un
patto:
“Amici
e fratelli.
Non
ci diremo mai bugie.
Quello
che è tuo è mio e quello che è mio è tuo.
Non
abbandoneremo mai nessuno.”
E’ proprio questa
grande amicizia che fa soffrire Trent, ma che lo rende al tempo stesso tanto
speciale.
E poi mi piace anche
la morale sul non bere, soprattutto quando si deve guidare. Una morale non
presentata in modo pedante, ma con delicatezza, quasi come un dolce rimprovero.
Ti fa vedere il dolore che può provocare questa scelta irresponsabile, perché
non coinvolge solo te, ma ha conseguenze anche su altre persone, persone che
non c’entrano niente.
Ultima cosa, mi è
piaciuto il ruolo della famiglia. Quel 26 aprile 2008 cambia tutto... la vita
di Cole (Trent), e non solo, va in frantumi... ma lui non è mai stato solo. Ha
potuto sempre contare sulla sua famiglia, su due genitori che lo anno
sostenuto, incoraggiato, spronato, gli sono stati vicini con amore. Non è mai
stato solo, mai è stato abbandonato, anche se forse lui non se ne rendeva
conto.
Libro veramente
bello e ben scritto. Racconta la storia dal punto di vista di Trent. Percepisci
i suoi pensieri, respiri il suo dolore, vivi con lui la sua depressione e ti
trovi anche tu nel profondo del pozzo, con la paura di non saper risalire.
Assolutamente da leggere.
La serie chiamata in America Ten tiny breath, Dieci piccoli respiri in Italia, è al momento costituita da quattro romanzi più un racconto su Trent
#1 Ten tiny breath - Dieci piccoli respiri-Recensione
#0,5 In her wake - Prima di incontrarti
#2 One tiny lie - Una piccola bugia-Recensione
#3 Four seconds to lose - Quattro secondi per perderti-Recensione
#4 Five ways to fall - Cinque ragioni per odiarti - Recensione
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Mi piacciono queste storie sofferte *w*
RispondiEliminae qui di sofferenza ce ne è tanta tanta
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