Autore: Linda Bertasi
Casa editrice: La Caravella Editrice
Pag.: 366
Costo: 13,60 cartaceo, 1,99 ebook
Trama
Può l'amore decidere di condurci per strade impervie, dove la ciclicità degli errori commessi altro non alimenta che il desiderio di autenticità dell'amare? Senza poi per nulla sminuire la dignità di quanti, come Francesca, la protagonista di questo viaggio, anche dopo salti e giri nel vuoto, recuperano ancora più efficacemente il senso profondo di ogni cosa.
e mezzo
Il commento di Iaia
Le prime 80 pagine di questo romanzo, descrivono di un amore così intenso che fa
quasi male. Un amore travolgente, un bisogno dei due personaggi di stare
insieme, di unirsi, in cui provano una felicità profonda mentre chiacchierano,
si guardano negli occhi estraniandosi da tutto ciò che li circonda. Poi accade
qualcosa che spezza questo incanto ed è chiaramente doloroso.
Si fa un salto di 20 anni e ritroviamo i protagonisti che
hanno una nuova famiglia e il nuovo incontro tra i due è fortuito. Scatta di
nuovo quel sentimento che una volta li aveva uniti e tradiscono i propri
coniugi per rivivere le emozioni che un tempo li ha tenuti insieme. Philippe e
Francesca dovranno affrontare un enorme problema. Non voglio entrare nello
specifico per timore di fare spoiler, ma questo accadimento li allontanerà di
nuovo e li farà tornare con i piedi per terra. Li ritroviamo dopo 30 anni
e...
Devo dire che la protagonista non si è comportata bene. Non
mi è molto piaciuta. E' una donna che è sempre stata amata e che ha sempre
trovato comprensione in chi la circonda e forse, forte di questo, non ha saputo
mai affrontare la realtà.
C'è un tema molto forte: l'incesto inconsapevole tra due
fratellastri. Nonostante l'argomento sia importante, secondo me, è stato
trattato con superficialità.
Un approfondimento sulla natura di questo amore tra i due
ragazzi andava affrontato con più psicologia, invece è stato marginale.
Non so se la storia infine mi sia piaciuta. Certo non poteva
continuare come era iniziata. L'esaltazione dei sentimenti quando è molto
elevata porta sofferenza, non si può vivere sempre con questo turbinio, si
potrebbe impazzire.
Ho avuto l'impressione che il romanzo dovesse avere una
trama diversa, ma che poi l'autrice abbia scelto di seguire la traccia o il
canovaccio che ne è uscito. Sono troppo diverse le prime pagine da tutto il
resto, c'è talmente tanto dolore, specialmente in Philippe, che avrei gradito
un momento di tregua per il suo animo. E invece chi se l'è cavata meglio è
Francesca che in fondo è la persona che con le sue decisioni ha scatenato un
putiferio tale da sconvolgere la vita a chi l'ha amata. Per quanto lei abbia
sofferto, la sua vita in qualche modo è stata più facile da sopportare.
In questo romanzo ho trovato molto dramma e, unicamente per
i miei gusti, quando ho letto la parola fine non mi sono sentita soddisfatta.
Mi è mancato quel senso di "giustizia" che ti fa perdonare il
comportamento di alcuni personaggi e di far pendere la bilancia un po' di più
verso coloro che invece in tutta la vicenda sono stati più sfortunati.
Grazie mille che bella sorpresa, questo è il mio romanzo d'esordio e Francesca la mia protagonista più combattuta e dibattuta.
RispondiEliminaDevo fare un plauso a Iaia per la recensione e soprattutto per le osservazioni perchè è proprio vero, all'inizio dovevo raccontare di un amore adolescienziale, di un sentimento puro e genuino, ma poi i personaggi fanno sempre di testa propria in tutti i miei libri.
Grazie ancora :)