Autore: Patricia Bracewell
Casa editrice: Sonzogno
Pag.: 461
Costo: 18,00
Trama
Siamo attorno all'anno Mille. Emma di Normandia ha quindici anni quando attraversa la Manica per andare in sposa al vecchio re Etelredo d'Inghilterra, che non ha mai incontrato prima. Circondata da cortigiani ostili e intriganti, con un marito che non le dà fiducia, figliastri gonfi di risentimento e un'ammaliante rivale che aspira alla sua corona, Emma deve difendersi contro minacce di ogni genere. Per far ciò, intesserà alleanza con uomini influenti e conquisterà l'affetto del popolo inglese. Ma il crescente amore per un uomo che non è suo marito e il pericolo di un'invasione vichinga metteranno a rischio la sua vita e la sua posizione. Al centro del desiderio di quattro uomini potenti, Emma dovrà saper trovare la via che cambierà il sorso della Storia.
Il mio commento
A volte mi domando quanta ricerca sia necessaria per scrivere un buon romanzo. Soprattutto se questo romanzo è uno storico che esige uno scartabellare non indifferente per non cadere negli equivoci, e quello che mi preme anche sapere qual è il limite tra fantasia e ricerca storica, forse dovrei domandarlo realmente a qualche autore o scrittore che decide di inforcare la via del romanzo storico.
Ma a parte questo, è risaputa la mia passione per questa tipologia di letteratura e quindi non mi sottraggo mai a un buon libro, soprattutto se questo libro parla di periodi bui dimenticati nei meandri dei testi scolastici. Siamo nell'anno Mille del Signore, l'odierna Europa allora, era un insieme di terre suddivise tra re e possidenti, costretti a difendere i propri territori dalle scorribande di mercenari, assetati più che di potere, di voglia di sconfiggere coloro che governavano. La storia ci insegna che il potere era in mano ai più forti, ai più astuti e soprattutto a coloro che erano capaci di ordire vere e proprie trame pur di sconfiggere gli usurpatori, c'erano poi i matrimoni, veri e propri suggelli di potere, di eredità, di progenie.
In Inghilterra la corona è posata sul capo di Etelredo, che insieme con la sua prima moglie ha concepito undici figli, fra questi i primi tre erano tutti maschi, e come ben sappiamo, solo gli eredi maschi potevano salire sul trono, ma cosa succede quando nelle varie dinamiche dinastiche subentra un nuovo matrimonio?
Emma non sappiamo con certezza quanti anni abbia, forse quindici (lo dice la stessa scrittrice al termine del romanzo), ma sin da piccola mostra uno spiccato senso per le lingue, le lettere e la cultura in generale e pur essendo la secondogenita delle figlie femmine che Gunnora, la duchessa madre di Normandia, ha dato alla luce, spetterà a lei salire sul trono più alto "dell'Europa".
Diventare regina d'Inghilterra è cosa ambita per molte giovani, ma non per lei, ma deve sottostare alle decisioni di suo fratello Riccardo, e così comincia per Emma una vita diversa da come se l'era immaginata...
Sposare re Etelredo, in seconde nozze, giungere presso terre a lei sconosciute, sarà un'impresa non facile, essere al centro dell'attenzione di gente che la giudica come "la regina straniera", guardata, osservata, spiata faranno crescere in lei una nuova forza che le darà modo di sostenere tutte le brutture che le accadranno.
Essendo un romanzo storico sarebbe semplice continuare a raccontarvi, ma non ci sarebbe sorpresa, perché questa storia, questo libro è avvincente, intrigante, passionale, brusco, buio, intenso, e andrebbe letto senza conoscerne più di quanto io non vi abbia detto.
La scrittrice è riuscita a ricostruire un periodo che per molti resta sconosciuto, a volte neanche citato nei libri di storia, perché troppo frammentario, siamo davanti a un re e una regina che affrontarono grosse difficoltà, una descrizione dei personaggi che girano intorno ben dettagliata, gli addobbi, i vestiti sono ampiamente tratteggiati, ma è la storia di Emma che è interessante, la sua crescita, le sue paure sono esposte in modo magistrale, arrivi davvero in alcuni momenti a calarti in quelle atmosfere fosche, di un Inghilterra rappresentata come paludosa, cupa...
Unico piccolo neo, il fatto che questo romanzo non sia autoconclusivo, ma faccia parte di una trilogia, The Emma of Normandy trilogy, di cui in Italia siamo solo a questo romanzo mentre l'autrice ne ha scritti al momento due:
#1 Shadow the crow - L'ombra sulla corona
#2 The price of blood
oooooh che bello! Mi piacciono i romance con protagoniste belle toste! Ed Emma mi sembra proprio una di queste da quanto mi dici tu, floriana!
RispondiEliminaxoxo
vale
Valentina non è un romance, è uno storico puro, con una piccola storia d'amore, ci tengo a precisarlo perché c'è differenza tra un romance-storico e uno storico...
Eliminaah ok! ho capito male io! grazie floriana :)
Eliminaxoxo
Ma no, è solo che molte volte si confondono i generi, quando si parla comunque di una storia d'amore si parla subito di romance, ma questo non è il caso!
EliminaAllora diciamo che mi sono un po' confusa XD
Eliminacomunque grazie veramente flo (posso chiamarti così? :)) per questa precisazione, perchè altrimenti una parte con l'intenzione di leggere un genere e poi se ne ritrova davanti un altro...almeno così so come devo classificarlo e me lo segno proprio tra le letture storiche che più STORICHE non si può ;)
baciii
vale
Certo che puoi chiamarmi flo!!! ^___^
EliminaAllora affare fatto! ahahaha XD
Elimina