giovedì 26 febbraio 2015

Uscite: Garzanti

Titolo: La ruga del cretino
Autore: Andrea Vitali e Massimo Picozzi
Casa editrice: Garzanti
Pag.: 368
Costo: 16,40













TRAMA
Un famoso criminologo, 
una medium,
una giovane contadina un po' strana,
e un assassino misterioso,
come Jack lo squartatore
La terza figlia di Serpe e Arcadio si chiama Birce, ed è nata storta. 
Ha una macchia sulla guancia sinistra e ogni tanto si perde via e dice e fa cose strane. 
Chi la vuole una così? 
Chi la prende anche solo come servetta di casa? 
È l'agosto del 1893 e per i due coniugi, lavoranti presso il rettorato del santuario di Lezzeno, poco sopra Bellano, è arrivata l'occasione giusta. Perché una devota, Giuditta Carvasana, venuta ad abitare da poco a villa Alba, è intenzionata a fare del bene, per esempio aiutare una giovane senza futuro. Per Birce non sarebbe cosa da poco, perché la vita non pare riservarle un destino felice. Come a quella povera fioraia di Torino massacrata per strada. A dire il vero, in quell'estate lontana, non è la prima vittima. I loro corpi sono a disposizione della sala anatomica dell'università torinese, dove il dottor Ottolenghi, assistente del noto alienista Cesare Lombroso, li analizza con cura, convinto che dalla medicina possa venire un aiuto alle indagini. Oltretutto, dalle tasche delle sventurate, salta fuori un biglietto con incomprensibili segni matematici. Indicano un collegamento tra quelle morti? E nel mirino dell'omicida può esserci finito lo stesso Lombroso, che già aveva ricevuto un analogo foglietto insidiosamente anonimo? Trovare la soluzione non è cosa per cui possa bastare il rigore della scienza. Forse, fantastica il Lombroso, lo spiritismo potrebbe dare un contributo. Per quanto a praticarlo siano persone fuori dall'ordinario. Un po' come la Birce, con quella sua macchia e che ogni tanto si perde via e dice e fa cose strane…

Nella Ruga del cretino, il mondo di Andrea Vitali, esilarante e pittoresco, si colora con le tinte del giallo, portando le lancette del tempo all'epoca degli albori della psichiatria e della nascente criminologia moderna. Una prova letteraria che alla felicità narrativa unisce un desiderio di esplorazione che avvince il lettore.

Titolo: Il sapore sconosciuto dell'amore
Autore: Sarah Vaughan
Casa editrice: Garzanti
Pag.: 384
Costo: 16,40













TRAMA
Una sola passione in comune.
Cucinare per amore.


«Ci sono molte ragioni per cucinare: per nutrirci; 
per regalare un'emozione; 
per definire noi stessi, e a volte, bisogna ammetterlo, per perfezionare la tecnica. 
Ma spesso cuciniamo per amare ed essere amati.»

«Amicizie, amori e segreti. 
La Vaughan ha talento da vendere.»
«Elle»

«Un romanzo delizioso e avvolgente. 
È già un caso editoriale.»
«The Bookseller»
Impastare, mescolare, montare. 
Un'onda di cioccolato, un pizzico di cannella, una spolverata di zucchero. 
Apparentemente sembra facile preparare una torta. Eppure un dolce non è solo un dolce: è soprattutto una dimostrazione d'amore. Come una fetta di pane fatto in casa è un gesto che fa sentire importante chi si ama. È così per Jennifer, per cui una tavola imbandita è un modo per tenere unita la famiglia, anche se ora si sente più sola che mai, e per Vicki che sforna deliziosi e soffici pan di spagna per rendere finalmente fiera sua madre. Mike nella perfezione di un dolce cerca la conferma ai suoi sforzi di essere un buon padre; mentre Claire ha dovuto accantonare la sua passione culinaria per crescere da sola il suo bambino. E proprio per provare a comunicare di nuovo con suo figlio, Karen prepara squisiti pasticcini.
Il destino li fa incontrare in un affascinante tenuta di campagna dove l'odore delle spezie e dei profumi si diffonde nelle ampie sale e nel giardino. Sono tutti in gara per diventare il degno erede di Kathleen Eaden, denominata «La regina della cucina», autrice di un famosissimo ricettario che dagli anni Sessanta ha ispirato intere generazioni. Sono tutti convinti sostenitori della sua idea secondo la quale cucinare riesce a ridare colore a una giornata grigia. Ed è una fonte inesauribile di felicità. Ma non hanno ancora trovato la ricetta giusta per raggiungerla. 
E quando si trovano fianco a fianco, concentrati sul creare il pudding perfetto e la gelatina di frutta più morbida, scoprono che a volte l'ingrediente speciale non è altro che un sorriso, una nuova opportunità che si affaccia all'orizzonte, una decisione sofferta che può cambiare la vita. Perché ci sono molte ragioni per cucinare: per nutrirsi; per regalare un'emozione; per ritrovare sé stessi. Eppure spesso si cucina per amare ed essere amati.

Sarah Vaughan ha scritto un romanzo squisito. Venduto in tutto il mondo, ha conquistato i lettori con una storia dolce e intensa. Una storia dove la cucina incontra i desideri e le speranze. Dove il potere magico del cibo di dare nuovo sapore alla vita diventa realtà. Dove l'amore ha il gusto dell'imprevedibile. 

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