lunedì 23 maggio 2022

Rubriche: Tu leggi? Io scelgo! #36

 


Buongiorno lettori, pronti per una nuova lettura nella rubrica, Tu leggi? Io scelgo?, ideata da Chiara del blog, La lettrice sulle nuvole.

In cosa consiste questa rubrica che naturalmente è aperta a tutti, se volete partecipare fate un fischio, saremo ben liete di organizzare il tutto, ma torniamo a noi, la scelta avviene attraverso un sorteggio, dove dal blog assegnatoci scegliamo un libro per poterlo leggere e recensire. Il romanzo scelto questa volta è Il priorato dell'albero delle arance dal blog di Francesca - Punto di lettura

Titolo: Il priorato dell'albero delle arance
Autore: Samantha Shannon
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Fantastica
Pag.: 800
Costo: 27,00 cartaceo, 10,99 ebook

Data di pubblicazione: 30 novembre 2019









La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.


Non so quanto sia stata giusta la mia scelta questa volta e non perché il libro non mi sia piaciuto, ma perché mi sarà difficile dargli onore, per le difficoltà che ho riscontrato nel leggerlo.
Non è un periodo roseo, la scuola assorbe molte delle mie giornate e se prima provavo sollievo nell'immergermi nella lettura, in questo romanzo ho toppato.
Il priorato dell'albero delle arance è un mastodontico volume di ben ottocento pagine, intriso di storie, nomi, eventi che si susseguono secondo una linearità che solo leggendolo costantemente sarei riuscita a capirci qualcosa, purtroppo non è stato così e alla fine ho lasciato che la mia curiosità vincesse sulle altre storie, per seguirne una sola, quella di Sabran, Regina di Inys, ultima erede della casata Berethnet ed Ead Duryan, giovane donna misteriosa, con segreto molto importante da nascondere.

La storia potremmo dire che si divede in due parti, come due sono i versanti, quello Occidentale e quello Orientale, entrambi però temono l'arrivo del Senza Nome che con il suo potere ha portato il caos mille anni prima.
Ma il tempo sta per scadere ed entrambi i versanti devono trovare una soluzione, un accordo che difficilmente sarà portato avanti.

In un mondo fantasy così ben congeniato ho apprezzato le descrizioni fastose e lugubri dei luoghi, la giovane Ead che mandata a Inys per sorvegliare e proteggere la regina è costretta a rivedere i piani del Priorato, a cambiare la carte in tavola già stabilite e soprattutto a mettersi in gioco con i sentimenti che mai avrebbe immaginato di provare.
Il credo che stringe il mondo del reginato, le Sei Virtù che vegliano affinché ci sia una erede sono solo alcune delle storie che si narrano in questo volume, se mi soffermassi su tutto ciò che gira intorno, credo che resterei impigliata anche io in una tela che però è stata orchestrata divinamente.
Naturalmente è vero che è la regina Sabran che mi ha attirato, rispetto alla storia di Tané e Niclays, ma credo che sia proprio la prima a dare un'abbraccio a tutto, pagina dopo pagina si scoprono le trame di una storia che risale a secoli prima, che di generazione in generazione si è tramandata un sapere anche distorto.

In queste ottocento pagine è narrato un sapere che solo chi abita nel Priorato conosce, il sapere però non sempre è sinonimo di verità e anche qui sono molte le interpretazioni e tutte parlano di una stirpe, della figura del Santo, del Senza Nome, della Strega dei Boschi, di magia, incantesimi.

Il nucleo del libro è proprio la magia, di coloro che possono praticarla per fini propri o benefici. La magia dell'albero delle arance, il fuoco sacro è parte integrante e una presenza costante. 

Nel Priorato dell'albero delle arance non mancano però gli intrighi di corte, i sussurri, gli incantesimi e la maledizioni, insomma, in questo romanzo c'è un concentrato di avvenimenti che lo rendono avvincente e avviluppante, le difficoltà riscontrate sono state le miriadi di nomi, dai Cavalieri delle Virtù, alle Ancelle del Baldacchino che sovrintendono sulle cure personali della regina, e ancora, i draghi che tanto sono parte integrante della storia ma ben presenti nella vita di Tané.

Che dirvi, leggetelo, è un fantasy molto particolare, che mescola la storia di un tempo, quella delle corti con il loro seguito e la magia, con quel velo di realtà e fantasia che immerge il lettore in un altro mondo, costruito su grandi Torri, su vulcani in parte estinti, su roccaforti di pietra lavica nera e deserti dove strani animali sono protettori di un sapere molto antico.



Floriana





15 commenti:

  1. Ce l'ho sulla libreria da un po' ma ho sempre pensato che ci vuole molta attenzione per questa lettura. Sopo la tua recensione ne sono ancora più convinta quindi per ora resterà ancora in stand by in attesa che io abbia un po' più di tempo da dedicargli

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  2. ho questo libro in wish list da tempo ma ho tanta paura che questo non sia il momento adatto per leggerlo.

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  3. Letto appena uscito, io sono stata tra le più critiche, anche se nell'insieme non mi è dispiaciuto

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    1. Ci sono molte cose, molti "fatti" non sono scesa troppo nei particolari ma è un romanzo che va letto con molta attenzione

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  4. Come hai scritto tu va letto di seguito per i tanti personaggi e storie affiancate, io ho avuto la fortuna di leggerlo durante un periodo di vacanza finendolo in breve tempo, avendo a mente tutta la storia. Sono contenta che hai apprezzato le descrizioni delle atmosfere anche a me sono piaciute tanto.

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    1. Sì quelle sono state molto importanti nella lettura d'insieme del romanzo

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  5. Non amo i fantasy, eppure a me questo libro ha sempre detto qualcosa. Alla fine mi sa che devo fare come Caraval e convincermi a leggerlo xD.

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    1. Caraval è stata una sorpresa non lo avrei letto se non me lo avessero regalato

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  6. Il cartaceo è tra i miei altri libri fantasy, ma mi spaventa

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  7. A me attira ma al tempo stesso ho paura sia pesante per i miei gusti, devo trovare il momento giusto per dargli una possibilità

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    1. Ebbene sì, è molto lungo e devi trovare il momento giusto per leggerlo

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