martedì 28 settembre 2021

Rubriche: Ci provo con... #22

 

Oggi nella rubrica, Ci provo con... vi parlo del libro La chiave nel latte di Alexandre     Hmine. Il libro mi è stato regalato dalla CE, Gabriele Capelli Editore.

Ci provo con... è una rubrica che dà spazio alle letture di autori che non abbiamo ancora letto, ideata da Chiara, del blog, La lettrice sulle nuvole, con la collaborazione di Dolci, del blog, Le mie ossessioni librose.

Titolo: La chiave nel latte

Autore: Alexandre Hmine

Casa editrice: Gabriele Capelli Editore

Pag.: 208

Costo: 17,00 cartaceo, 6,00 ebook


Data di pubblicazione: 12 gennaio 2018




"La chiave nel latte" racconta la storia di un ragazzo di origini marocchine che cresce in Ticino, nell'Alto Malcantone, dopo che la madre lo ha affidato a un'anziana vedova di nome Elvezia. Il romanzo procede per frammenti, ricordi che la voce narrante riporta alla luce: i giocattoli dell'infanzia, le feste religiose, le partite di hockey sull'asfalto, le infatuazioni; ma ci sono anche le vacanze in Marocco, un paese che il protagonista vede per la prima volta a dieci anni e che immediatamente suscita in lui sentimenti di spaesamento e di rifiuto. Pur sentendo sua la Svizzera, non potrà eludere una messa in discussione della propria identità che lo porterà a interrogarsi e a interrogare i lettori fino alle ultime pagine del libro. Una scrittura essenziale e precisa, che mescola con naturalezza lingue e culture diverse, dal dialetto dell'Alto Malcantone a quello del Marocco, dal gergo sportivo ai classici della letteratura italiana.


Difficile cominciare questa recensione perché il libro non mi è piaciuto per niente, una lettura frammentaria data anche dalla scrittura dello scrittore che attraverso pensieri e balzi temporali ha descritto la vita di questo ragazzo di origini marocchine.
Non conosco l'autore e non ho letto nulla di suo finora ma come primo approccio purtroppo non è andata per niente bene.

Un ragazzo che cresce con Elvezia, una donna che vive in Ticino, per poi tornare dalla madre naturale.
Un racconto per me ostico, troppe volte ho dovuto soffermarmi per l'uso del dialetto, della lingua araba che ha creato molta confusione.
La storia poi devo essere sincera il più delle volte non ha un senso logico, lasciando il lettore interprete dell'evoluzione di questo ragazzino che si trova a dover interagire attraverso due mondi che non conosce, prima le usanze della donna a cui è stato affidato che si prende cura del bambino che cresce, poi è la volta del ritorno della madre che lo porta con sé per fargli conoscere le sue origini, parlandogli e insegnandogli le letture sul Corano.

Cosa non mi è piaciuto di questo libro, la scrittura, il linguaggio, la prima è troppo scarna, le frasi concise, povere di descrizioni, inoltre le pause tra un racconto e un altro, non c'è fluidità, manca proprio la coesione e ci si perde facilmente. Per quanto riguarda il linguaggio invece la difficoltà maggiore è stato l'uso del dialetto e della lingua di origine del ragazzo.
Un altro particolare è il titolo, La chiave nel latte, non ho trovato nessune connessione con la storia,


Floriana

Questi sono i blog che partecipano alla rubrica


12 commenti:

  1. accidenti ma che peccato perchè poteva essere una lettura particolare ed interessante. le pecche che hai riscontrato mi faranno tenere alla larga da questo libro

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  2. Peccato. Mi spiace.
    L'unico aspetto positivo non allungo la lista dei da leggere.

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  3. Ammetto che non mi è piaciuto fin dalla sinossi, quindi non l'avrei comunque letto. Forse c'è stata scarsa cura redazionale o nella creazione del progetto narrativo. Ad ogni modo sono sempre felice di schivare proiettili grazie alle vostre opinioni. :)

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    1. Non credo sia un problema redazionale, la CE ha pubblicato diversi libri che mi sono piaciuti ma alcuni sono ostici proprio da comprendere

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  4. Mi spiace che tu sia incappata in una brutta lettura, ma se a te non è piaciuto (e leggendo le motivazioni ne sono convinta) credo che io faccia bene a tenermene lontana.

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  5. Capitano anche queste letture, dispiace

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    1. Ultimamente però mi capita di leggere libri non molto convincenti

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  6. Un nuovo autore che non ti ha convinta per nulla

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