lunedì 21 giugno 2021

Rubriche: Tu leggi? Io scelgo! #29

 

Buonasera lettori, pronti per una nuova lettura nella rubrica, Tu leggi? Io scelgo?, ideata da Chiara del blog, La lettrice sulle nuvole, e Rosaria del blog, Niente di personalema da un po' si è anche aggiunta Maria Rosaria del blog Librintavola.

In cosa consiste questa rubrica che naturalmente è aperta a tutti, se volete partecipare fate un fischio, saremo ben liete di organizzare il tutto, ma torniamo a noi, la scelta avviene attraverso un sorteggio, dove dal blog assegnatoci scegliamo un libro per poterlo leggere e recensire. Il romanzo scelto questa volta è Circe scelto dalle letture di Ludovica.

Titolo: Circe
Autore: Madeline Miller
Casa editrice: Sonzogno
Pag.: 419
Costo: 19,00 cartaceo vecchia edizione, 14,40 nuova edizione.

Data prima pubblicazione: 14 febbraio 2019











Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare. Poggiando su una solida conoscenza delle fonti e su una profonda comprensione dello spirito greco, Madeline Miller fa rivivere una delle figure più conturbanti del mito e ci regala uno sguardo originale sulle grandi storie dell'antichità.


Lasciate che vi dica cosa non è la magia: non è un potere divino che sgorga con un pensiero e un batter d'occhio. La magia dev'essere creata e plasmata, pianificata e investigata, estratta, essiccata, sminuzzata e macinata, bollita, evocata con parole recitate e cantate. E ancora, può fallire, come agli dei non succede...
...La magia invece non è altro che un lavoro ingrato. Ogni erba dev'essere trovata nel suo ricettacolo, raccolta nel momento giusto, liberata dalla terra, selezionata e mondata, lavata e preparata...

Di Circe si è scritto e letto tanto, ed io amo questo genere di romanzi. 
La Miller torna con un nuovo libro diverso dal precedente, intenso e profondo più di Achille, direi anche a tratti disperato.

Non dovrei scrivere torna visto che il libro è datato 2019, ma per me è come se fosse uscito ieri, e quindi mi appresto a leggerlo come una novità.

Ma chi è Circe? Una maga, una dea, una donna? Cosa sappiamo di lei prima e dopo?
Ecco l'autrice ci introduce in un mondo tutto nuovo, Circe è figlia, è donna, è madre. Il suo mondo si costruisce intorno a lei attraverso la sua forza, la sua tenacia.
Figlia di Elios (Titano) e Perseide (ninfa), sin dall'inizio combatte per avere un posto tra quella gente ma lei è diversa, diversa dai suoi fratelli, diversa da tutti coloro che le girano intorno.
E' derisa, maltrattata ma come una fenice rinasce dalle proprie ceneri tutte le volte che cercano di abbatterla.

La Miller narra di una donna che nonostante sia immortale agisce, pensa come una mortale, anche la sua voce, il suo modo di comportarsi trae in inganno tutti e così dietro di lei si costruisce un mito fitto di intricati filamenti.

Leggere questo romanzo corposo ha nutrito la mia sete di conoscenza.

La magia è viva, è parte preponderante, tutto le gira intorno, ne trae vita, si alimenta.

Le descrizioni affascinano, rendono vivo tutto ciò che leggi, e Circe è la degna protagonista di questa storia, la sua forza riesce ad abbattere i tanti ostacoli che la lunga vita le pone davanti, i tanti amori, le illusioni, le bugie e gli intrghi di una corte dedita solo al proprio piacere.
Una maga che nasce da sola, che diventa grande grazie al suo ingegno, alla sua intelligenza, alla sua arguzia, riesce a tenere testa anche ad Athena.
Scritto dal punto di vista di Circe, è solo lei che narra, è solo lei che ci mette a conoscenza del grande sapere, e la Miller le dà con le sue parole una potenza indescrivibile, rendendola il mito che è.

Sapevo che questo libro sarebbe stato una lettura particolare, memore del giovane Achille ero pronta a calarmi in una storia che l'autrice riesce a narrare creando aspettative tutte soddisfatte, una penna e una scrittura accattivante, ha dato il giusto spazio anche a personaggi che difficilmente si conoscono, a meno che non si sia letta l'Odissea, e così anche io ho scoperto nomi, luoghi e me sconosciuti.


Floriana

Questi sono i blog che partecipano alla rubrica:




  



12 commenti:

  1. Bellissima recensione. Ho avuto conferma una volta di più quanto questo libro piaccia.

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    1. Avendo letto Achille avevo grandi prospettiva anche su Circe e sono stata premiata

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  2. Ho amato anche io tantissimo questo libro, contenta che sia piaciuto anche a te

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  3. Sono contenta di averti ispirato la lettura, ma ancor di più che sia piaciuto così tanto!

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  4. Che bella recensione! Dell'autrice ho acquistato "Il canto di Achille" da leggere ora segno anche questo, come non farlo.

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    1. Il canto di Achille lo ricordo benissimo e mi piacque tanto. Leggere Circe è stata una conferma della penna dell'autrice

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  5. Ho letto e amato La canzone di Achille e vorrei tanto leggere anche questo

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