lunedì 11 maggio 2020

Robriche: Lo scaffale degli incanti


Buongiorno lettori, oggi nella rubrica Lo scaffale degli incanti vi parlo di un libro che ho acquistato diverso tempo fa al Salone del libro di Torino. Ripensando a quei giorni, oggi sono un po' giù di morale, perché mancando da un po', quest'anno avevo già prenotato e acquistato i biglietti, ma il COVID 19 che ci constringe a casa da più di due mesi, ha annullato tutti gli eventi in programmazione. Pazienza ci rifaremo appena sarà possibile tornare alla normalità.
Tornando al romanzo in questione, Bambini nel bosco è stato scritto da un'autrice italiana, Beatrice Masini, scrittrice di molti libri dedicati agli adolescenti, quindi ben adatta alla mia rubrica.

Titolo: Bambini nel bosco
Autore: Beatrice Masini
Casa editrice: Fanucci Editore
Pag.: 200
Costo: 7,50 cartaceo















C'è un campo, la Base, dove crescono i bambini senza ricordi o memoria. Tra loro c'è un gruppo più vivace, composto da Hana, capo del Guscio, dura e metodica, Dudu, sempre attento e guardingo, Glor, grande e goffo, Cranach, il più lento di tutti, Orla, la più piccola, e infine ZeroSette, l'ultimo arrivato. C'è anche Tom, ma lui appare diverso: si perde in mille pensieri e a volte sente riaffiorare un Coccio, un frammento di vita passata. Un giorno convince i ragazzi a spingersi nel bosco per esplorare il mondo di fuori. Porta con sé un libro di fiabe appena ritrovato, che comincia a leggere ad alta voce suscitando emozioni e curiosità. Ma ben presto nel gruppo si alterneranno rivalità e gelosie, scoperte e amori: tutto seguito da lontano da Jonas, addetto al sistema di controllo del campo, che in realtà ha programmato una fuga. Così, quasi per incanto, quel libro e quella lettura doneranno a ognuno di loro un filo di speranza e gioia. Una storia sospesa in un limbo spaziale e temporale, poetica, dolente, che scava negli animi dei ragazzi, esplorandone i sentimenti. Età di lettura: da 12 anni.



In un epoca non ben capibile, ma quasi sicuramente post al nostro millennio e lontanta dal nostro mondo, c'è un luogo dove vengono raccolti diversi bambini che hanno subito il cambiamento avvenuto al di fuori della Base. Qui i nostri protagonisti vivono alla giornata, senza regole, devono procurarsi da mangiare, devono vivere cercando di sopravvivere, dove vige la legge il più forte va avanti, una sola regola devono seguire, al suono della sirena tutti devono allinearsi per prendere la medicina.
A cosa serve quella pillola?
Tom è uno dei bambini che fa parte del Guscio 13, luogo dove si viene inseriti quando si giunge al campo base, ce ne sono diversi, ma questo è particolare.
Il piccolo Tom ha un segreto che custodisce gelosamente, una scoperta che se venisse alla luce potrebbe portare guai, ma se nascosta bene potrebbe portarlo in un luogo lontano dall'odierno.
Nel Guscio con lui ci sono altri ragazzini, c'è Hana, il capo, ZeroSette, un bimbo taciturno e tanti altri con le loro caratteristiche.
Tom è da diverso tempo che riesce a nascondere agli adulti che la pillola che riceve la sputa, questo sta cominciando a provocare in lui dei cambiamenti, infatti il ragazzino pensa molto e comincia ad associare diverse situazioni che sono i suoi ricordi, Cocci di vita che pian pian lo aiutano a capire che è necessario allontanarsi da quel luogo.
Bambini nel bosco è un libro adatto ai ragazzini di una fascia d'età compresa tra i dieci e i dodici, a me sinceramente questo libro non è piaicuto per nulla, l'ho trovato ostico, confusionario e poco adatto, non ho capito nulla di quello che c'è dietro ai ragazzini, non ho capito cosa sia successo perché questi venissero portati in questo campo base per sopravvivere e imparare a essere selvaggi, senza regole solo quelle che potremmo definire il più forte sopravvive al più debole.
La fuga del Guscio 13 l'ho trovata bizzarra ma poco conclusiva, non mi ha soddisfatta per nulla, anche la conclusione mi ha lasciata perplessa, per questo non è un romanzo che consiglierei!!!


Floriana

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