Autore: Miriam Tocci
Casa editrice: Amazon Publishing
Pag.: 370
Costo: 9,99 cartaceo
L’incontro tra due anime sensibili, innamorate dell’arte e dei piaceri semplici della vita, è una scintilla che può accendere il fuoco di un sentimento travolgente. Ma se su questo destino pendesse il peso di un segreto e della menzogna? Mia Galanti e Jerome Chevallier sono intrappolati in questa delicata situazione. Lei, giovane architetto di grande talento, sta iniziando a convincersi anche delle proprie qualità umane, dopo tanti anni trascorsi a negare le emozioni. Lui, presidente della multinazionale per cui Mia lavora, vive ai margini di se stesso, appartato in una baita sulle Alpi francesi, schiacciato dal passato e dalla mancanza di affetto in una famiglia dove l’unico interesse è la ricchezza. Ma il rifugio di montagna deve essere ristrutturato, e il delicato incarico viene affidato a Mia. Jerome, che nessuno dei suoi dipendenti ha mai visto, continua a soffocare il proprio male interiore indossando la maschera di Jerry, il burbero custode. La passione che inevitabilmente si accende, e che rischia di trasformarsi in un’eccezionale storia d’amore, dovrà sconfiggere il dolore della menzogna con la gioia luminosa della verità.
Mia Galanti era una ritrattista troppo brava per far sorgere dubbi.
Aveva colto l'essenza della natura che li circondava, complicata e generosa.
E aveva descritto lui stesso con una precisione quasi fastidiosa:
Jerome si sentiva immerso in quell'angolo di mondo, fra gli elementi.
Terra, così verde, profumata.
Aria, con il volo maestoso del suo amico alato.
Acqua, quella del fiume che li teneva uniti,
segnando quasi una linea di demarcazione fra loro e il resto dell'universo.
Fuoco.
La scintilla che aveva fatto divampare la passione che li aveva sorpresi e fatti arrendere l'uno all'altra.
E' il primo romanzo che leggo di Miriam, ed è stata per me una piacevole sorpresa. Sei la mia verità ha una trama accattivante perché sin dalla sinossi mi ha incuriosita la figura di Jerome, di quest'uomo che non si lascia scoprire, chiuso in un mondo tutto suo...
Non ho avuto dubbi che pagina dopo pagina ne sarei stata catturata, non solo dalla figura maschile, ma anche da Mia. Una donna che si è costruita da sola, senza mai scendere a compromessi, anche se proprio la sua bravura, il suo essere altera, silenziosa, l'ha portata a critiche da molti dei suoi colleghi. Un bravo architetto, che ha meritato di essere scelta per ricostruire in toto lo chalet di montagna del suo datore di lavoro, Jerome Chevallier.
Ma sarà solo questo?
In questo romanzo mi è piaciuto molto Jerome, anche se il suo alter ego, Jerry, lo avrei strozzato con molto piacere, ma le paure, i timori, il suo legame con il passato che lo porta a nascondere parte della sua vita, le sue riflessioni mi hanno coinvolta molto.
La storia poi tra Mia e Jerome è una di quelle storie che ti lasciano sognare a occhi aperti, chi non vorrebbe trovarsi in uno sperduto chalet, con un uomo affascinante, ammirarlo e mirare anche il paesaggio?
Devo dirvi che ho sognato parecchio in questa estate calda e afosa, ho desiderato molto essere al posto di Mia.
Infatti, altra cosa che ho molto apprezzato è stata la scrittura descrittiva dell'autrice, i paesaggi, le montagne, il lago, ma anche il calore interno della casa, o quando vengono descritti tutti gli arredi che andranno a comporre l'arredo. Forse un po' in me ogni tanto fuori esce quella natura artistica che mi porto dietro oramai sopita, ma quando trovo protagonisti che hanno a che fare con l'architettura e soprattutto il design d'interni beh, sono una vera divoratrice del libro che sto leggendo.
Lo so di non essere stata molto esaustiva nel raccontarvi dei due protagonisti, ma credo che vedano scoperti direttamente, anche perché credo di avervi fatto intendere che il libro mi è piaciuto molto.
Ringrazio la CE, Amazon Publishing, per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo!!!
Floriana
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