martedì 10 aprile 2018

Trame e opinioni: Stronze si nasce di Felicia Kingsley

Titolo: Stronze si nasce
Autore: Felicia Kingsley
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 433
Costo: 3,99 ebook, 10,00 cartaceo
















Trama
Allegra Hill è brillante, onesta altruista. Ma anche un'eterna seconda. Fin dagli anni della scuola c'è sempre qualcuno che la precede. Sempre. E senza dimenticarsi di umiliarla anche un po'. Chi è costei? Ma la classica stronza! Quella di Allegra si chiama Sparkl Jones. Non solo la vita di Sparkle perfetta, ma la biondissima e splendente ragazza riesce a ottenere sempre tutto ciò che vuole. Ma il tempo passa e a ventisei anni Allegra ha finalmente una casa tutte per sé e un lavoro nell'agenzia immobiliare più prestigiosa di Londra. Il passato, però, non sembra volerla dimenticare e mette di nuovo Sparkle Jones sulla sua strada. Questa volta le cose sembrano andare diversamente e la nemica di una vita le appare sotto un'altra luce. E tutto questo proprio quando l'incontro con un bellissimo imprevisto dagli occhi verdi come smeraldi sembra in grado di sparigliare le carte. Tra feste, intrighi e cene non proprio a lume di candela, in corsa tra le strade di una Londra magnifica, forse, per Allegra è arrivato il momento di scoprire se davvero quello che vuole è la felicità. Questa volta non può lasciare l'ultima mano alla sua adorabile, odiata stronza numero uno!


All’incontro con l’editore in dicembre ci era stato presentato questo libro e da subito sia il titolo che la copertina mi avevano catturata. Non è un mistero infatti che io amo molto le copertine disegnate e soprattutto semplici, quasi essenziali, e questa lo è. Il titolo poi mi dava l’idea di qualcosa di divertente. Non sono affatto rimasta delusa. 
Il romanzo si è dimostrato proprio quello che cercavo, una lettura piacevole e divertente.
Questo romanzo racconta la storia di Allegra Hill, una ragazza in gamba, intelligente e sensibile, sempre disponibile ad aiutare gli altri. Allegra ha però un problema, è l’eterna seconda. Prima di lei c’è sempre Sparkle. Sin dai tempi della scuola Sparkle riesce a ottenere tutto quello per cui Allegra lavora duramente. Anche ora che sono adulte, Sparkle riesce sempre a essere un passo avanti a tutti. Fino a quando Allegra decide di cambiare e ripagare la sua rivale con la stessa moneta… ma il cambiamento di Allegra è solo una maschera, lei rimane sempre la ragazza sensibile piena di buoni propositi.
Sin da subito abbiamo un quadro preciso degli attori protagonisti di questa avventura. Ci si palesa subito tanto l’indole di Allegra quanto quella di Sparkle. Diventa quasi immediato l’odio per la “stronza” di turno. Ci vengono presentate anche figure in secondo piano, ma non meno importanti del romanzo: l’amica che ti aspetta sempre e ti sostiene, Dots, e la famiglia di Allegra.
Sul posto di lavoro che doveva essere il punto di inizio della sua nuova vita, Allegra si trova a dover fare i conti, ancora una volta, con la Sparliness… questa volta però per una sorta di “colpo di fortuna” è dall’altra parte del cerchio, è nell’aura benevola di Sparkle.

Essere amica di Sparkle vuol dire partecipare a un interessante susseguirsi di eventi.

Chiaramente si trova a dover rivedere un po’ delle sue idee, ma piano piano si trasforma anche lei. Un po’ perché ha capito che, se non tira fuori le unghie, non otterrà nulla e un po’ perché vuole vendicarsi. Tutto perché sulla scena compare Tristan. Ogni scelta però porta con sé una rinuncia. Presto Allegra si troverà contro tutte le persone che fino a quel momento l’hanno sostenuta, vale a dire Dots e i suoi familiari. Tutto questo fino a che realmente Allegra non apre gli occhi e vede chiara la sua situazione.
Ancora una volta Felicia Kingsley ha scritto un bel romanzo, divertente e godibile. Una storia che veramente ti fa venire in mente persone che conosci e/o con le quali ti sei trovata a fare i conti. I personaggi, tutti nessuno escluso, sono ben tratteggiati. Certamente sono messi in piena luce i personaggi principali, ma devo dire che ho trovato ben delineato anche il “capo”, Januar.
Parlando di personaggi, vorrei soffermarmi su Allegra. Per questa ragazza ho provato subito una grande simpatia, ma… sì, c’è un grande ma. Non mi è piaciuta quando comincia ad intrattenere un legame con Tristan, specie dopo che quest’ultimo si è sposato. Qui un pochino mi “è calata”. Ho sempre considerato Allegra come la ragazza con dei valori, quindi vedere che cerca di fare di tutto per portare via il marito ad un’altra donna mi ha rovinato il personaggio, come pure quando inizia una storia con Duke, anche lui impegnato con un’altra donna. Insomma non si comporta come la “brava ragazza” che all’inizio del racconto tutto lasciava presupporre. Non voglio fare la moralista, ma, se tu consideri Sparkle una stronza che ti soffia via il ragazzo, come mai poi ti comporti allo stesso modo se non peggio?

E quello che ho letto nei suoi occhi è stato lo stesso smacco che per anni ho provato io, ogni volta che lei si è messa tra me e i miei traguardi. “Ciao, Sparkle. Non te l’hanno detto? Adesso sono io la stronza”.

Questo comportamento di Allegra ad un certo punto mi ha portata a provare pena per Sparkle, che davvero non è il massimo della simpatia, così come non è per nulla simpatico Tristan.

Lui e Sparkle sono della stessa pasta, abituati a trarre il loro massimo vantaggio da ogni situazione, anche a costo di calpestare la vita altrui. Non importa il prezzo, ottengono sempre quello che vogliono.

Di Duke che dire… ce ne fossero uomini così! Come pure Stu, il fratello di Allegra… Sono due esempi di uomini positivi, uomini che ti sostengono, ma ti fanno notare anche se e quando stai sbagliando. Sicuramente un posto speciale lo ha Dots. Lei è l’amica che c’è sempre, che non ti abbandona. Tu magari ti allontani da lei, ma lei non perde la speranza e quando tu hai di nuovo bisogno lei, c’è. Certo fa la sostenuta, ma in fin dei conti un’amica come lei perdona tutto.

Dots si prende il muffin, lo divide in due e me ne passa una metà.

Anche l’ambientazione è ben dettagliata e curata. Parlando di case, le descrizioni sono precise e riesci ad immaginarti queste mega-ville.
I capitoli non sono lunghi, sono ben legati tra loro. L’autrice mantiene sempre uno stile fluido e scorrevole e questo rende il racconto ancor più piacevole. Sinceramente ho trovato difficile interrompere la lettura della storia, volevo sempre continuare per sapere come andasse avanti. È però anche vero che in alcune occasioni la scena si “prolunga” per un paio di capitoli e questo rallenta un po’ il ritmo della vicenda. Certamente non ha inficiato sulla piacevolezza della lettura.
Bella l’idea del finale che riprende l’inizio, anche con le stesse parole… La storia prende il via con queste parole…

Aspettiamo tutti il giorno zero della nostra vita, quello in cui mettiamo un punto davanti a tutto e andiamo a capo, quello in cui prendiamo la strada che ci siamo scelti, e posso dire, senza esitazione, che questo è il mio. Casa nuova, lavoro nuovo.

Un inizio che lascia presagire cambiamenti, anche se dopo poche pagine sembra di essere tornati al liceo…

Doveva essere il primo giorno della mia nuova vita e invece sono ancora nella mia vecchia vita, solo con vestiti più austeri.

Però dopo tante vicissitudini il racconto termina come è iniziato… solo con delle aspettative più alte…

Aspettiamo tutti il giorno zero della nostra vita, quello in cui mettiamo un punto davanti a tutto e andiamo a capo, quello in cui prendiamo la strada che ci siamo scelti e posso dire, senza esitazione, che questo è il mio.
È il nostro.
Sì. È il nostro momento.

Nel complesso il racconto è divertente, una ventata di freschezza, con la sua bella sfumatura rosa…un rosa a volte pieno di disincanto e ironia, ma pur sempre ricco di sentimenti. In questo romanzo ci sono diversi episodi che mi sono piaciuti, specie quelli in cui esce fuori il lato sensibile di Allegra. Bellissima a mio avviso è la scena dell’arrivo a New York, quando a far crollare le certezze di questa donna in carriera, che si ritiene soddisfatta, ci pensa un bambino di cinque anni con una domanda molto semplice:

«Ma allora cosa sei venuta a fare a New York?», chiede ancora lui con il broncio.

E poi c’è la mia frase preferita, devo dire che qui ho fatto un bell’applauso ad Allegra:

«Dots, la verità è che stronza o lo sei o non ci diventi. […] Io non sono stronza, non lo sono mai stata, mi sono imposta di diventarlo, con l’unico risultato che sono riuscita a ferire le persone che amo: te, mio fratello, i miei e Duke. E ora ne sto pagando il prezzo.»

Un buon libro, una lettura che ti fa sorridere e ti fa passare delle ore in modo leggero e spensierato. Una buona compagnia.





Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...