Buongiorno lettori, oggi sul blog vi presentiamo un nuovo review party, protagonista il nuovo romanzo di Laura Gay, Tutto per te, pubblicato da Newton Compton Editori.
Come spesso accade è Manuela che sovrintende i vari blogtour e anche questo caso è proprio lei a farci conoscere questo libro.
Titolo: Tutto per te
Autore: Laura Gay
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 317
Costo: 0,99 ebook, 6,90 cartaceo
TRAMA: Il giorno del matrimonio della sua amica Eva, Fiamma finisce a letto con Massimo, un affascinante agente letterario. Nessuno dei due vuole iniziare una storia, tanto più che si tratterebbe di una relazione a distanza: lei a Genova, lui a Milano. Le loro vite prendono quindi strade diverse, finché Fiamma non si presenta nell'ufficio di Massimo per dirgli che è incinta. All'inizio lui la prende male, chi gli assicura che quel figlio sia suo? Ma poi, riflettendoci, pensa di poter sfruttare la situazione a proprio favore: suo zio da tempo lo assilla perché si sposi. Massimo allora propone a Fiamma un accordo: lui la sposerà, riconoscerà il figlio in arrivo, ma lei si accontenterà di un matrimonio di facciata, in cui ciascuno di loro conserverà la propria libertà. Lei accetta e così i due partono alla volta dell'Inghilterra, per raggiungere i parenti di Massimo. Quello che Fiamma non sa è che la famiglia che sta per incontrare ha origini aristocratiche ed è tutt'altro che ben disposta ad accoglierla...
Innanzi tutto ringrazio
la Newton Compton Editori per avermi permesso di leggere questo romanzo in
anteprima per questo Review Party.
Capita a volte di
trovarsi in difficoltà nel redigere una recensione. Questa è una di quelle
volte. Ero “impaziente” di leggere questo romanzo, tanto che quando è stato
proposto il review party ho aderito entusiasticamente. Sabato a Tempo di Libri ho
incontrato l’autrice e ho potuto scambiare con lei due parole… vi lascio
immaginare quanto fossi trepidante...
Di questo romanzo mi incuriosiva la
trama: due persone di due mondi differenti che loro malgrado devono scendere a
un compromesso. Mi aspettavo un romanzo
rosa “classico” (non nella accezione negativa, ma nel senso di struttura
della trama), in realtà mi sono trovata
a leggere un libro più erotico di quanto credessi, con un linguaggio più
forte di quello che mi aspettassi.
La storia di Fiamma
e Massimo mi è piaciuta ed è anche ben costruita e articolata. A volte
esagerata in alcuni episodi, ma ben scritta. Le vicende della coppia si
intrecciano con le mire di potere del cugino di Massimo, Carl, e della moglie.
C’è poi il dramma (non lo svelo per non fare spoiler) che si risolve anche
grazie all’intervento della sorellina di Massimo, Bianca. Infine c’è happy-ending che tutti sognano
quando leggono un romanzo romantico. Peccato che qui di romantico ci sia poco.
O meglio, si subodorano i sentimenti, ma tutti sono ben attenti a non
evidenziarli, tutto si risolve con il sesso puro e semplice. Si litiga? Beh, si
fa pace con del buon sesso e tutto il nervosismo passa. Mi annoio? Che problema
c’è, un po’ di sano divertimento fisico da “una botta e via” (scusatemi ma non
saprei come altro dirlo) e tutto torna in ordine.
«E
tu le hai permesso di andarsene? Non si getta via del buon sesso.»
E il bello è che, è
così fino alla fine, anche quando tutto sembra disperato e in fondo Massimo e
Fiamma soffrono per amore, perché volenti o nolenti si sono innamorati, Max non
pensa ai sentimenti ma al sesso…
Sarebbe tornato tutto come
prima: nessuna complicazione, totale libertà…
avrebbe potuto dedicarsi anima e
corpo al proprio lavoro senza preoccuparsi di una moglie che lo aspettava a
casa.
Ma
tutto ciò significava anche niente più sesso con Fiamma.
Anche quando, alla
fine, Fiamma e Massimo cedono ai loro sentimenti il pensiero è al buon sesso
che faranno da lì in avanti dopo le discussioni…
Questo romanzo
poteva essere qualcosa di molto buono, perché ci sono tanti spunti lasciati in
sospeso che se più approfonditi avrebbero sicuramente reso la storia più
empatica e soprattutto più coinvolgente. Tutti i personaggi hanno una
caratteristica che li rende veri e sulla quale poteva far leva l’autrice. Fiamma è una ragazza orgogliosa, non ha
una famiglia amorevole dietro, ha dovuto lottare per tutto…
Non
era abituata ad appoggiarsi a qualcuno nei momenti di difficoltà.
Deve sempre
combattere con i pregiudizi…
«Già,
quello che vedono tutti è un bel viso e un bel corpo.
A nessuno interessa
scoprire davvero chi io sia, come sono fatta dentro.»
Sono proprio i
pregiudizi degli altri che le spezzeranno il cuore quasi in modo definitivo.
Stentava
a crederci. Era la stessa identica scena vissuta mille volte […].
Era stata
condannata a priori.
Max
ha invece una famiglia aristocratica alle spalle, una famiglia che tiene
all’etichetta e che gli sta sempre con il fiato sul collo affinché lui assolva
ai suoi oneri, mentre lui vorrebbe solo interessarsi ai sui libri.
Fin
da piccolo i libri erano stati il suo rifugio segreto.
Carl
(odioso come pochi) vuole il potere, sicuramente non ha le qualità di Massimo,
ma vuole primeggiare, è invidioso ed egoista e trova che la soluzione a tutto
sia il sesso. Non pone attenzione ai sentimenti, tutto è solo una trattativa
per raggiungere lo scopo e la moneta è il sesso. Chiaramente è legato ad una
donna che credo sia la peggior specie di essere, Denise. Su di lei c’è poco da dire, ma le due/tre occasioni in cui
compare nel romanzo fa sempre una pessima figura.
Sean
è un altro personaggio di infima qualità morale. È l’autista del conte De la
Warr (lo zio di Massimo) ma è un arrivista. Non gli interessano i soldi, ma
solo portarsi a letto e screditare le donne della famiglia, solo per il gusto
di possederle. Ha una sorta di esaltazione quando Bianca, la principessina di
casa si offre a lui… e lui non tiene minimamente in considerazione che la
ragazzina, perché è una ragazzina, sia infatuata di lui, sia inesperta, sia
ancora per certi versi immatura.
Bianca
è forse la mia preferita… è innamorata persa dell’autista, ma non sa come
muoversi e crede che buttarla su una storia di sesso sia l’unica soluzione,
peccato che finirà solo per rimanere ferita. Però è l’unica che ha visto Fiamma
per quello che realmente è, l’unica che sappia o almeno intuisca quanto sia
speciale quella bella ragazza. È anche l’unica in grado di far ragionare il
fratello, che sappia fargli aprire gli occhi.
Nel racconto della
storia tra Fiamma e Massimo si pone molto l’accento sui pregiudizi, sia quelli
di ceto sociale sia quelli a carattere morale, a farne le spese è quasi
esclusivamente Fiamma, che non è ben accettata nella famiglia dell’alta
aristocrazia inglese di Massimo.
Il romanzo è scritto
in terza persona. È scorrevole e corretto,
ben strutturato nello svolgimento della storia. Mi è piaciuto l’intreccio
tra i personaggi e anche il fatto che oltre alla storia principale si avesse
modo di conoscere gli altri protagonisti.
Non conoscevo questa
scrittrice, questo è il suo primo romanzo che leggo, sicuramente ne leggerò
altri perché mi piace come scrive e la storia era molto “intrigante”. In questa
occasione non mi ha coinvolta del tutto emotivamente, ma
di sicuro le darò una seconda possibilità.
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