Autore: Clara Sanchez
Casa editrice: Garzanti
Pag.: 160
Costo: 17,60
Trama
All'improvviso il silenzio della casa sembra avvolgere ogni cosa. Natalia ha appena accompagnato le figlie all'aeroporto e non le resta che aspettare il ritorno del marito dal lavoro. Non è questa la vita che aveva immaginato. Non era così che si vedeva dopo i quarant'anni. Per questo quando le arriva l'invito a un aperitivo nell'elegante casa di un'amica decide di accettare. Ma quello che doveva essere un tranquillo pomeriggio di chiacchiere diventa qualcosa di più. Perché quella sera Natalia incontra l'affascinante Raúl Montenegro. L'ombroso avventuriero la conquista con i suoi racconti e, accanto a lui, Natalia ritrova una voglia di vivere che credeva perduta. Perché a volte le parole hanno un potere inaspettato e la loro forza può essere imprevedibile. Dal giorno seguente, però, Natalia comincia a ricevere strani biglietti, che la riempiono di dubbi. Non riesce a spiegarsi questo comportamento di Raúl: nulla durante il loro primo incontro le aveva lasciato presagire di non potersi fidare di lui. Finché l'uomo le propone un incontro al quale poi non si presenta. Al suo posto c'è un suo caro amico che le rivela che Raúl è fuori città. Natalia non riesce a credergli: capisce che l'incontro di quella sera forse non è stato casuale; capisce che c'è qualcosa che le viene nascosto. Ma non può immaginare che quel qualcosa sia il centro di un fitto intrico di inganni e di bugie. E Natalia si scopre suo malgrado pedina di una partita che può vincere solo trovando dentro di sé tutta la forza di cui è capace.
Il commento di Iaia
La sinossi ha una visione del libro che mi ha fatto pensare
che questo romanzo sarebbe stato piacevole da leggere. É vero che le vicende si
sono sviluppate nel modo descritto, ma ci sono molti personaggi, che fanno da
sfondo a questa storia, di cui non ho capito granché. Il mio giudizio non è
favorevole per niente, perché all'interno c'è anche del mistero che non è per nulla
chiarito e che lascia tutto in sospeso. Ogni protagonista, tutti sono tali, ha
un alone un po' oscuro e tutto è ambiguo.
Forse il mio parere negativo è causato dalla mia
inadeguatezza di capire cosa abbia voluto far intendere l'autrice, resta il
fatto che per me la storia è senza capo né coda e lo stesso titolo non l'ho
digerito.
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