Buongiorono e buon inzio settimana. Sul blog cominciamo con un bel Review Tour. Il libro protagonista di oggi è Arte, amore e altri guai, dell'autrice Alessandra Redaelli, pubblicato da Newton Compton. La recensione è stata scritta dalla nostra Manuela!!!
Titolo: Arte, amore e altri guai
Autore: Alessandra Redaelli
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 297
Costo: 0,99 ebook
Trama
Martina ha 42 anni, un marito bello e affascinante e due figli gemelli e adolescenti, Ananda e Nirvana. Hippy in gioventù, più tranquilla da mamma, si barcamena fra paste al pesto dell’ultimo secondo, articoli per un magazine, interviste a pittoreschi personaggi del mondo dell’arte, una rubrica per cuori spezzati, vernissage e la routine familiare. Fino a quando Martina inizia a sospettare che il marito abbia una doppia vita…
Fra equivoci, ospiti inattesi e insperati colpi di fortuna, Martina sconvolgerà completamente la sua vita. Accanto a lei, le preziose amiche e una giostra di personaggi originali che daranno colore anche alle giornate più difficili.
Fra equivoci, ospiti inattesi e insperati colpi di fortuna, Martina sconvolgerà completamente la sua vita. Accanto a lei, le preziose amiche e una giostra di personaggi originali che daranno colore anche alle giornate più difficili.
Il commento di Manuela
Prima di tutto
permettetemi di ringraziare l’autrice Alessandra Redaelli per avermi “onorata” alla lettura del suo libro. Sicuramente per un autore il
“giudizio-commento” sul proprio lavoro è cercato, amato e anche temuto.
Quando ho letto la
sinossi ero rimasta incuriosita dal fatto che la protagonista fosse una donna
di 42 anni (quasi una mia coetanea, benché io sia un filino più grande) e
questo mi aveva attratto, di solito le protagoniste sono ragazze con meno di 30
anni. Ho letto il romanzo con curiosità e sono rimasta da subito stupita,
perché non mi aspettavo questo tipo di scrittura, questo stile così divertente,
frizzante e allegro. L’autrice infatti parla di temi importanti come la
scoperta di un tradimento da parte del marito, la quotidianità di un rapporto
coniugale che si “trascina” e la separazione in chiave ironica, quasi a voler
sdrammatizzare la difficoltà che si vive… e quante donne di quell’età sono come
lei? Personalmente in alcuni brani mi ci sono ritrovata in pieno.
Martina è una donna
che lavora presso un giornale di arte, le affidano sempre articoli su artisti
quanto meno stravaganti, ma questo la introduce in un mondo glamour, fatto di
artisti più o meno quotati, interviste, gossip. È sposata con Cesare da
vent’anni con il quale ha due figli (gemelli) adolescenti, con tutti i problemi
che due adolescenti danno… e anche qui ne so qualcosa… Apparentemente la sua
vita è serena felice e soddisfacente, ma all’interno delle mura domestiche ci
sono giornate fatte di silenzi, di discorsi non affrontati, di difficoltà di
gestione e organizzazione dei tempi e soprattutto di cene da preparare. In
questo quadro arrivano tanti piccoli avvenimenti che scuotono le basi… Martina
sospetta una relazione del marito con la propria stagista, poi scoprirà che
Cesare è invece legato ad un altro tipo di donna. La figlia Ananda (non ho
scritto male, il nome della figlia è con la n) vuole fare la modella, ma ha il
coraggio di dire no quando le chiedono di dimagrire perché non le si allacciano
dei jeans. Il figlio Nirvana diventa anche lui un modello, ma è anche un
dongiovanni che cambia fidanzata come fosse una camicia, soprattutto dopo che
il padre lascia la casa. In questo momento critico viene chiesto alla famiglia Corradi
di accogliere in casa uno studente straniero Enhard, per almeno tre mesi. Viene
scelta la sua famiglia perché i figli a scuola sono ragazzi sereni e questo fa
presupporre che la famiglia sia equilibrata, pronta ad accogliere e aiutare
questo ragazzo tedesco che in famiglia vive una situazione di disagio. Sarà
proprio la presenza di Enhard che scalda la vita a Martina. Il ragazzo tedesco
diventa una specie di terzo figlio. Inoltre in tutto questo c’è il contorno
fatto di amici e parenti che sono una costellazione di altri piccoli terremoti,
come quando il padre chiede il divorzio alla madre per sposare la badante. E
non è finita…
Martina mi è stata
da subito simpatica, forse perché racconta di una vita familiare fatta ormai di
consuetudini.
Stiamo
insieme da vent’anni,
ormai riusciamo a percepire chiaramente il pensiero
dell’altro.
Eppure questa
capacità di leggersi nel pensiero non l’aiuta ad aprirsi veramente con il
marito, il sospetto si insinua nella loro vita, fin quando il silenzio rivela
anche di più di quello che c’è sotto...
…significa
che lo strappo si è fatto ancora più ampio e profondo.
Che forse non si ricucirà
mai più.
E benché ormai lei
non si senta più felice, cerca di andare avanti, cerca comunque di mettersi in
gioco nel lavoro, con questo suo grande progetto di scrivere un libro. Continua
ad essere una mamma amorevole e presente, una mamma che fa di tutto perché i
propri figli non pensino male del loro padre. Una mamma che mette i figli e il
loro bene come una priorità, senza però trascurarsi, perché comunque ha deciso
di volersi bene.
Forse
funziona così.
Forse a un certo punto tocca a loro essere felici e noi dobbiamo
solo cercare di restare vivi, sani e autonomi il più a lungo possibile.
Lo stile
dell’autrice è molto piacevole, la scrittura corre veloce e ti ritrovi alla
fine del romanzo in un batter d’occhio. Ti cattura con l’ironia e spesso ti trovi
a ridere da sola. Il linguaggio è attuale, semplice ma al tempo stesso con
riferimenti al linguaggio specifico del giornalismo, capita raramente ma ho
dovuto andare a cercare un paio di parole e questo per me è un punto positivo
perché vuol dire che il libro non è piatto, ma mi ha lasciato qualcosa in più.
Il racconto è
scritto in prima persona da Martina e questo ci fa apprezzare tutti i lati del
carattere e della personalità di Martina stessa, è una donna complessa, come
tutte noi. Presa da mille dubbi, da perplessità e da tante preoccupazioni della
vita quotidiana… e con tante aspettative.
Tutta la storia è
ambientata a Milano, una Milano descritta benissimo. Sembra di viverci,
compresa la descrizione dei mezzi pubblici… una delle descrizioni più divertenti
perché così reale e puntuale (soprattutto per chi conosce le linee che
l’autrice descrive).
Libro assolutamente
consigliato, ho apprezzato l’ironia e la capacità di descrivere un periodo così
difficile per una donna con delicatezza, Martina trova il lato allegro e
divertente anche nei momenti in cui ha solo voglia di piangere. Solo una cosa…
sono sicura che sia autoconclusivo, ma sinceramente spero in un seguito perché
la fine mi ha lasciata con un interrogativo, che del resto è giusto… capiamoci
la fine del romanzo è azzeccatissima, ma…
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