Autore: Cristina Rava
Casa editrice: Garzanti
Pag.: 283
Costo: 16,90
Trama
Il sentiero della chiesetta di San Marco, nell'entroterra di Albenga, è la meta ideale per le gite degli innamorati. Ma i due corpi sdraiati sul prato, in quel pomeriggio di settembre, sono senza vita. La coppia, uccisa a colpi d'arma da fuoco, è disposta in una macabra messinscena, vestita di tutto punto con abiti d'epoca come in una stravagante cerimonia. A eseguire l'autopsia è il medico legale Ardelia Spinola. Anche se non vuole ammetterlo, quello che ha per le mani è un caso singolare, e fatica a non lasciarsi coinvolgere nelle indagini. Eppure l'ha promesso a sé stessa: questa volta deve starne fuori, costi quel che costi. Del resto, ha ben altre faccende di cui occuparsi. Prima di tutto i suoi amati gatti che hanno sempre bisogno di lei, e poi c'è Arturo, l'affascinante apicultore piemontese con cui da qualche tempo condivide gioie e dolori, che è sempre più sfuggente e, come se non bastasse, continua a pungolarla a proposito di un vecchio amore. Ma basta l'incontro inaspettato con una donna a un tempo magnetica e glaciale, che mostra un morboso interesse per l'omicidio della coppia, a far sgretolare tutti i buoni propositi di Ardelia di restare fuori dal caso. E se il loro non fosse stato un incontro fortuito? Il suo proverbiale intuito le dice di non fermarsi alle apparenze, di scavare fino in fondo per scoprire cosa si cela dietro quell'impenetrabile freddezza. Perché spesso la verità si nasconde nei piccoli dettagli che tradiscono anche il più esperto dissimulatore. E Ardelia vuole arrivare alla verità, anche se questo significa mettere in pericolo la sua stessa vita. Con i suoi romanzi Cristina Rava ha saputo conquistare migliaia di lettori. Ora ritorna con un'altra avventura dell'amatissimo medico legale Ardelia Spinola, che dovrà confrontarsi con una donna intrigante dalla mentre acuta, proprio come lei. "L'ultima sonata" è un romanzo in cui le ragioni del presente hanno il loro seme nel passato, perché è da li che veniamo e da lì inizia la nostra storia.
Doppia recensione
Iaia
Ardelia Spinola è un medico legale di circa 50 anni che deve
effettuare un'autopsia sul corpo di due ragazzi, uccisi con un colpo di
pistola.
Le indagini non portano a nulla e Ardelia cerca di venire a
capo di qualche indizio.
Tutto verrà chiarito, senza lasciare dubbi.
Oltre a essere un giallo c'è la parte psicologica che ha un
certo peso e il tutto è ben orchestrato.
Si racconta anche della sfera personale della protagonista,
ma è marginale anche se lascia una buona dose di curiosità.
Il romanzo è molto scorrevole, non ci sono tempi
"morti" e i pensieri della dottoressa e di un altro personaggio
chiave sono coinvolgenti. Viene evidenziata la natura di Ardelia, sempre molto
attenta, curiosa, che vive da sola con 4 gatti, e il rapporto che ha con
Arturo, un uomo solo che abita a un'ora da casa sua. La protagonista è una
persona semplice, determinata, capace nel suo lavoro, priva di fronzoli e con
il suo modo di fare avvince il lettore.
Un giallo che mi è piaciuto e che consiglio di leggere a chi
predilige questo genere di libri. Spero di poter avere ancora la possibilità di
sfogliare altre storie in cui la protagonista sia Ardelia Spinola.
Manuela
Una indagine della
dottoressa Ardelia Spinola. La quarta indagine, personalmente ho letto solo
questa. Bene, parto da qui per dire che benché la serie sia iniziata già da
molto (questo è il quarto episodio) non ho trovato difficoltà a seguire tutto
il racconto. Gli ambienti e i personaggi sono ben delineati e anche i vari
elementi sono concatenati in modo fluido e ben costruito.
In una via
secondaria, nei pressi di Albenga, vengono trovati due cadaveri, messi in
“posa”, come in una scenografia. Il medico legale Ardelia Spinola è chiamata a
fare l’autopsia, vorrebbe tenersi fuori dal caso, non lasciarsi coinvolgere, ma
quei due cadaveri sono sempre nei suoi pensieri. Per un caso entra in contatto
con Norma Picolit, una donna particolare. Un donna tormentata. Qualcosa le
lega, forse la musica, forse il loro rapporto tormentato con gli uomini, forse
la loro stessa solitudine. Sono due donne diverse eppure molto simili.
Tutta la storia si
svolge in Liguria, che viene descritta con precisione. Ci sono i riferimenti
alla città di Genova con i suoi carruggi, la via Aurelia, la vicinanza con il
Piemonte e con la Francia. Tutto ben calato nella narrazione dei fatti. Il
tutto ben intrecciato con il tempo della storia. Tutta la narrazione è reale,
viva e vivida.
I personaggi
principali sono ben descritti, i secondari sono ben delineati, ma a loro viene
dedicato molto meno tempo, anche nelle descrizioni. C’è spazio per la
descrizione fisica di tutti i personaggi, ma mentre nei personaggi principali
di Ardelia e Norma vengono evidenziati anche gli stati d’animo e le sensazioni,
per i secondari non c’è spazio e vengono accennati, appena appena buttati lì
nelle loro caratteristiche principali. Però se devo dire la verità mi sono
affezionata in modo particolare allo zio Gabriel.
Tutta la storia è
raccontata in modo scorrevole e piacevole, si legge con interesse. I
collegamenti sono chiari e lineari, insomma si legge facilmente e ci si lascia
trasportare in un ambiente poliziesco… sarà che io amo i polizieschi anche nei
telefilm, ma in alcuni momenti mi immaginavo le scene proprio come se stessi
vedendo un telefilm di TopCrime!!!
Lo stile della
narrazione è molto particolare. È a due livelli che si alternano. C’è una parte
raccontata in prima persona, vissuta dal dentro. Questo è il racconto fatto da
Ardelia, che racconta le sue indagini sui due cadaveri e la sua storia
tormentata con il bell’Arturo, ma anche con l’ex fidanzato. A questa si alterna
la storia dal punto di vista dell’assassino, raccontata in terza persona. Più
distaccata, ma mai fredda. Queste due storie ad un certo punto si intrecciano e
camminano insieme, sempre però distinte con questa caratteristica di vista
soggettiva e narratore esterno. Bellissimi sono gli inserimenti dei flashback
che ogni tanto entrano in scena nella narrazione dell’assassino. Poetiche sono
le descrizioni. Tutte le descrizioni presenti sono qualcosa di meraviglioso,
sia quando vengono descritti luoghi, ma soprattutto quando l’autrice vuole
rendere vivo un sentimento o una sensazione.
La serie come accennata ora è composta da quattro libri:
#1 Un mare di silenzio
#2 Dopo il nero della notte
#3 Quando finiscono le ombre
#4 L'ultima sonata
Nessun commento:
Posta un commento