sabato 29 luglio 2017

Trame e opinioni: L'ultima sonata di Cristina Rava

Titolo: L'ultima sonata
Autore: Cristina Rava
Casa editrice: Garzanti
Pag.: 283
Costo: 16,90
















Trama
Il sentiero della chiesetta di San Marco, nell'entroterra di Albenga, è la meta ideale per le gite degli innamorati. Ma i due corpi sdraiati sul prato, in quel pomeriggio di settembre, sono senza vita. La coppia, uccisa a colpi d'arma da fuoco, è disposta in una macabra messinscena, vestita di tutto punto con abiti d'epoca come in una stravagante cerimonia. A eseguire l'autopsia è il medico legale Ardelia Spinola. Anche se non vuole ammetterlo, quello che ha per le mani è un caso singolare, e fatica a non lasciarsi coinvolgere nelle indagini. Eppure l'ha promesso a sé stessa: questa volta deve starne fuori, costi quel che costi. Del resto, ha ben altre faccende di cui occuparsi. Prima di tutto i suoi amati gatti che hanno sempre bisogno di lei, e poi c'è Arturo, l'affascinante apicultore piemontese con cui da qualche tempo condivide gioie e dolori, che è sempre più sfuggente e, come se non bastasse, continua a pungolarla a proposito di un vecchio amore. Ma basta l'incontro inaspettato con una donna a un tempo magnetica e glaciale, che mostra un morboso interesse per l'omicidio della coppia, a far sgretolare tutti i buoni propositi di Ardelia di restare fuori dal caso. E se il loro non fosse stato un incontro fortuito? Il suo proverbiale intuito le dice di non fermarsi alle apparenze, di scavare fino in fondo per scoprire cosa si cela dietro quell'impenetrabile freddezza. Perché spesso la verità si nasconde nei piccoli dettagli che tradiscono anche il più esperto dissimulatore. E Ardelia vuole arrivare alla verità, anche se questo significa mettere in pericolo la sua stessa vita. Con i suoi romanzi Cristina Rava ha saputo conquistare migliaia di lettori. Ora ritorna con un'altra avventura dell'amatissimo medico legale Ardelia Spinola, che dovrà confrontarsi con una donna intrigante dalla mentre acuta, proprio come lei. "L'ultima sonata" è un romanzo in cui le ragioni del presente hanno il loro seme nel passato, perché è da li che veniamo e da lì inizia la nostra storia.

Doppia recensione


Iaia

Ardelia Spinola è un medico legale di circa 50 anni che deve effettuare un'autopsia sul corpo di due ragazzi, uccisi con un colpo di pistola.
Le indagini non portano a nulla e Ardelia cerca di venire a capo di qualche indizio.
Tutto verrà chiarito, senza lasciare dubbi.
Oltre a essere un giallo c'è la parte psicologica che ha un certo peso e il tutto è ben orchestrato.
Si racconta anche della sfera personale della protagonista, ma è marginale anche se lascia una buona dose di curiosità.
Il romanzo è molto scorrevole, non ci sono tempi "morti" e i pensieri della dottoressa e di un altro personaggio chiave sono coinvolgenti. Viene evidenziata la natura di Ardelia, sempre molto attenta, curiosa, che vive da sola con 4 gatti, e il rapporto che ha con Arturo, un uomo solo che abita a un'ora da casa sua. La protagonista è una persona semplice, determinata, capace nel suo lavoro, priva di fronzoli e con il suo modo di fare avvince il lettore.
Un giallo che mi è piaciuto e che consiglio di leggere a chi predilige questo genere di libri. Spero di poter avere ancora la possibilità di sfogliare altre storie in cui la protagonista sia Ardelia Spinola.



Manuela

Una indagine della dottoressa Ardelia Spinola. La quarta indagine, personalmente ho letto solo questa. Bene, parto da qui per dire che benché la serie sia iniziata già da molto (questo è il quarto episodio) non ho trovato difficoltà a seguire tutto il racconto. Gli ambienti e i personaggi sono ben delineati e anche i vari elementi sono concatenati in modo fluido e ben costruito.
In una via secondaria, nei pressi di Albenga, vengono trovati due cadaveri, messi in “posa”, come in una scenografia. Il medico legale Ardelia Spinola è chiamata a fare l’autopsia, vorrebbe tenersi fuori dal caso, non lasciarsi coinvolgere, ma quei due cadaveri sono sempre nei suoi pensieri. Per un caso entra in contatto con Norma Picolit, una donna particolare. Un donna tormentata. Qualcosa le lega, forse la musica, forse il loro rapporto tormentato con gli uomini, forse la loro stessa solitudine. Sono due donne diverse eppure molto simili.
Tutta la storia si svolge in Liguria, che viene descritta con precisione. Ci sono i riferimenti alla città di Genova con i suoi carruggi, la via Aurelia, la vicinanza con il Piemonte e con la Francia. Tutto ben calato nella narrazione dei fatti. Il tutto ben intrecciato con il tempo della storia. Tutta la narrazione è reale, viva e vivida.
I personaggi principali sono ben descritti, i secondari sono ben delineati, ma a loro viene dedicato molto meno tempo, anche nelle descrizioni. C’è spazio per la descrizione fisica di tutti i personaggi, ma mentre nei personaggi principali di Ardelia e Norma vengono evidenziati anche gli stati d’animo e le sensazioni, per i secondari non c’è spazio e vengono accennati, appena appena buttati lì nelle loro caratteristiche principali. Però se devo dire la verità mi sono affezionata in modo particolare allo zio Gabriel.
Tutta la storia è raccontata in modo scorrevole e piacevole, si legge con interesse. I collegamenti sono chiari e lineari, insomma si legge facilmente e ci si lascia trasportare in un ambiente poliziesco… sarà che io amo i polizieschi anche nei telefilm, ma in alcuni momenti mi immaginavo le scene proprio come se stessi vedendo un telefilm di TopCrime!!!
Lo stile della narrazione è molto particolare. È a due livelli che si alternano. C’è una parte raccontata in prima persona, vissuta dal dentro. Questo è il racconto fatto da Ardelia, che racconta le sue indagini sui due cadaveri e la sua storia tormentata con il bell’Arturo, ma anche con l’ex fidanzato. A questa si alterna la storia dal punto di vista dell’assassino, raccontata in terza persona. Più distaccata, ma mai fredda. Queste due storie ad un certo punto si intrecciano e camminano insieme, sempre però distinte con questa caratteristica di vista soggettiva e narratore esterno. Bellissimi sono gli inserimenti dei flashback che ogni tanto entrano in scena nella narrazione dell’assassino. Poetiche sono le descrizioni. Tutte le descrizioni presenti sono qualcosa di meraviglioso, sia quando vengono descritti luoghi, ma soprattutto quando l’autrice vuole rendere vivo un sentimento o una sensazione.
Un buon libro giallo che mi ha fatto piacere leggere. 

La serie come accennata ora è composta da quattro libri:
#1 Un mare di silenzio
#2 Dopo il nero della notte
#3 Quando finiscono le ombre
#4 L'ultima sonata


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